Dermatite atopica: come scegliere saponi, creme e cosmetici

Tania Catalano | Biologa

Ultimo aggiornamento – 17 Marzo, 2017

dermatite atopica: le cause di un disturbo fastidioso che crea prurito e la differenza con le altre dermatiti

Conosciuta anche come eczema, la dermatite atopica è una comune malattia della pelle dei bambini, soprattutto nel loro primo anno di vita. La cute si presenta secca, squamosa, arrossata e pruriginosa in alcune zone del cuoio capelluto, sulle mani e sul viso, come guance e fronte.

Nei bambini di tutte le età, il prurito può essere così intenso da causare disturbi del sonno, inoltre l’istinto di grattarsi può portare a una infezione della pelle. Dato che la dermatite atopica può essere di lunga durata, è importante imparare a prendersi cura della pelle. Trattamento e buona cura della pelle possono alleviare gran parte del disagio.

Quali sono i sintomi della dermatite atopica?

La dermatite atopica assume un aspetto diverso nei neonati, nei bambini e negli adulti. Di seguito descriviamo segni e sintomi per ogni fascia di età.

Dermatite atopica nei neonati

La dermatite atopica nel neonato può comparire verso i due, tre mesi di vita manifestandosi con una eruzione cutanea che rende la pelle secca, squamosa e pruriginosa. Appare sul cuoio capelluto e sul volto, in particolare sulle guance, sebbene possa interessare altri distretti corporei. Possono formarsi delle bollicine che trasudano fluido.

Il prurito causa disturbi del sonno e induce il bambino a strofinarsi nelle lenzuola, o nella moquette, con il rischio di infettare le zone interessate.

Dermatite atopica nei bambini

La dermatite atopica nei bambini si manifesta tra i due anni di età e la pubertà. Si presenta come una eruzione cutanea, a chiazze squamose, nelle pieghe dei gomiti, nelle gambe, nelle ginocchia, nel collo, nei polsi, nelle caviglie e tra le natiche. Con il tempo la pelle della zona colpita può riempirsi di bollicine tanto da assumere l’aspetto della pelle d’oca. Il prurito è una costante dovuta alla cute molto secca.

Dermatite atopica negli adulti

La dermatite atopica negli adulti può comparire su gran parte del corpo, può essere particolarmente evidente sul collo e sul viso. La pelle si presenta ispessita e molto più secca e squamosa rispetto a quella di neonati e bambini. Tende a cronicizzare e a sviluppare infiammazione delle zone colpite, soggette anche a infezioni dovute al prurito che induce il soggetto a grattarsi continuamente.

Quali sono le cause della dermatite atopica?

La dermatite atopica non è contagiosa. Sono molti i fattori che possono esporre al rischio di dermatite atopica. Sul banco degli imputati troviamo:

  • Esposizione ad allergeni alimentari e ambientali, questi ultimi possono essere inalati, toccati o indossati dal soggetto.
  • Predisposizione genetica, i bambini che hanno genitori allergici hanno maggiore probabilità di sviluppare la dermatite atopica.
  • Pelle facilmente irritabile, il contatto con sudore, creme, indumenti può scatenare la dermatite.
  • Stress, è uno dei fattori che mettono in condizioni di confusione il sistema immunitario che può diventare iper-reattivo.

Come viene diagnosticata la dermatite atopica?

Oltre all’esame obiettivo il dermatologo potrà eseguire un patch test, che consiste nel posizionamento di piccole quantità di allergeni (sostanze che causano allergie ad alcuni soggetti) sulla pelle del bambino. Il dermatologo controllerà, dopo 24-72 ore, le reazioni della pelle a contatto con le sostanze testate. Gli studi suggeriscono che alcuni allergeni possono contribuire al peggioramento delle dermatite atopica. La diagnosi dermatologica è importante per differenziare la dermatite atopica da altre dermatiti.

Dermatiti seborroiche, atopiche o da contatto: che differenze ci sono?

I sintomi che accomunano le dermatiti sono:

  • arrossamento della pelle
  • prurito
  • pelle molto secca
  • ulcere, spesso purulente

Oltre alla dermatite atopica, oggetto di questo articolo, tra le tipologie di dermatite più conosciute ci sono la dermatite seborroica, la dermatite da contatto e la dermatite periorale. Potrebbero sembrare molto simili, ma ci sono delle differenze utili a distinguerle.

Dermatite seborroica, si localizza soprattutto nei distretti soggetti a secrezioni sebacee, come il cuoio capelluto, la parte interna delle orecchie, la porzione toracica e la zona T del viso. Si manifesta con arrossamento, prurito e secchezza, nella maggior parte dei casi, durante l’adolescenza e può trasformarsi in un disturbo cronico. Nel caso in cui sia localizzata nel cuoi capelluto, è utile l’utilizzo di uno shampoo per la dermatite seborroica.

Dermatite da contatto, è una forma di dermatite allergica, ed è la reazione dell’organismo a determinati allergeni (come coloranti o il nickel) che può dar luogo a questa tipologia di dermatite. L’individuazione degli allergeni scatenanti è fondamentale per evitare recidive. Si manifesta con rossore, formazione di croste, desquamazione e pomfi.

Dermatite periorale, si manifesta con maggiore frequenza nelle donne ed è, spesso, riconducibile all’utilizzo di cosmetici e dentifrici al fluoro. È caratteristica perché compare nella zona attorno alla bocca.

Quali sono i trattamenti per la dermatite atopica?

La valutazione dermatologica è fondamentale al fine di escludere le altre forme di dermatite, sopra citate, e formulare diagnosi di dermatite atopica.

Il trattamento mira a controllare la sintomatologia e prevede di:

  • Alleviare il dolore e prurito utilizzando creme emollienti
  • Ridurre lo stress emotivo
  • Prevenire le infezioni anche attraverso una corretta alimentazione ricca di vitamine
  • Ridurre l’infiammazione della pelle, utilizzando cortisonici ad uso topico

Dermatite atopica: i rimedi naturali

Olio di jojoba: un rimedio naturale contro la dermatite atopica

In caso di dermatite atopica è bene evitare il contatto con probabili allergeni come sostanze chimiche, profumi, oli estratti da germe di grano o di mandorle. Sono, invece, consigliati:

  • Olio di jojoba
  • Burro di karitè
  • Olio di borragine
  • Creme a base di Cardiospermum halicacabum

Nell’acqua da bagno si può aggiungere:

  • amido di riso, con proprietà antinfiammatorie e lenitive
  • bicarbonato di sodio, due cucchiai sciolti nell’acqua da bagno possono ridurre le irritazioni cutanee
  • farina di avena colloidale (solo se il soggetto non è allergico all’avena)

Che saponi scegliere in caso di dermatite atopica?

Non andrebbero applicati sulla cute detergenti tensioattivi, ovvero quei saponi che formano molta schiuma e seccano la pelle. Utilizzare detergenti idratanti e non alcalini, saponi non saponi, sapone di Marsiglia, gel lipidizzanti. L’acqua con cui lavare la zona interessata deve avere una temperatura non superiore a 34°C e dovrebbe essere priva di calcare.

Dopo il bagno, si consiglia l’applicazione di soluzioni oleose detergenti a base di oli minerali. Non strofinare la cute lesa attraverso frizione ma tamponare delicatamente.

I cosmetici compatibili con la dermatite atopica

Ricercare “prodotti naturali” non è sempre garanzia di tollerabilità. Infatti, è possibile trovare prodotti naturali contenenti metalli pesanti e conservanti . È buona norma utilizzare cosmetici che non secchino la pelle favorendo la perdita di acqua e che, soprattutto, le consentano di respirare come i trucchi minerali, composti esclusivamente da pigmenti in polvere, senza l’aggiunta di riempitivi, siliconi o allergeni come per esempio il nickel.

Come leggere il codice INCI?

Per capire al meglio come scegliere il prodotto giusto, l’INCI può essere di grande aiuto. Di cosa stiamo parlando? L’INCI dei prodotti cosmetici è il nome che designa, nelle etichette, gli ingredienti contenuti in un prodotto di cosmesi.

La lista degli ingredienti ha lo scopo di permettere all’acquirente un acquisto consapevole sulla base delle proprie esigenze, scegliendo il prodotto con gli ingredienti adatti al proprio tipo di pelle. Un ingrediente innocuo sulla pelle di un individuo, infatti, potrebbe risultare nocivo per un altro.

Tania Catalano | Biologa
Scritto da Tania Catalano | Biologa

Sono laureata in Scienze Biologiche e sto per conseguire la laurea Magistrale in Biologia Sanitaria e Cellulare Molecolare. Nei lavori di stage presso diversi laboratori di analisi biochimico cliniche ho approfondito la diagnostica clinica e immunologica. Mi occupo di giornalismo medico scientifico e approfondisco spesso la relazione tra nutrizione e patologie cronico-degenerative.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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