Curare la fibrosi polmonare idiopatica con una proteina derivante dallo squalo

Stefania Virginio

Ultimo aggiornamento – 31 Gennaio, 2017

fibrosi polmonare idiopatica

Gli scienziati australiani hanno riposto le proprie speranze in un farmaco che imita parte del sistema immunitario dello squalo, farmaco che potrebbe aiutare a curare una malattia polmonare per cui fino ad ora non si è trovata risoluzione: la fibrosi polmonare idiopatica, idiopatica perché non se conoscono ancora le cause.

La fibrosi polmonare idiopatica crea delle cicatrici nel tessuto polmonare, provocando una respirazione progressivamente più difficile. Ogni anno uccide più di 5.000 persone nel solo Regno Unito, questo dato lo riporta la British Lung Foundation.

Cosa è la fibrosi polmonare idiopatica?

La fibrosi polmonare idiopatica è una malattia molto grave, gradualmente porta al progressivo declino della capacità polmonare, causando la morte. All’interno dei polmoni, si formano delle cicatrici che ricoprono il tessuto, causando come prima cosa la mancanza di fiato.

Le persone più colpite hanno un’età media che va dai 50 ai 70 anni, soprattutto se fumatrici e sono più gli uomini che le donne ad esserne affetti. Colpendo l’interstizio polmonare, la fibrosi polmonare idiopatica fa parte di un gruppo di malattie polmonari interstiziali, che è la zona tissutale che si trova tra gli alveoli polmonari.

Per diagnosticare la fibrosi polmonare, bisogna far ricorso alla tomografia computerizzata ad alta risoluzione.

I ricercatori sperano che un nuovo farmaco, ispirato a un anticorpo presente nel sangue degli squali, possa permettere di iniziare la sperimentazione umana già dal prossimo anno. Il farmaco AD-114 è stato sviluppato dai ricercatori della Trobe University di Melbourne e dalla società di biotecnologia AdAlta.

I test iniziali hanno colpito con successo le cellule che causano la fibrosi, grazie alla creazione di una proteina umana che imita l’anticorpo dello squalo. “La fibrosi è il risultato finale di un sacco di diverse ferite e lesioni“, hanno dichiarato alla BBC i ricercatori. “Questa molecola può uccidere le cellule che causano la fibrosi“.

I sintomi debilitanti della fibrosi polmonare

I sintomi della fibrosi polmonare idiopatica includono la mancanza di respiro, in particolare durante l’esercizio fisico, che progressivamente peggiora, e una tosse secca persistente.

Tra gli altri sintomi specifici della fibrosi polmonare possiamo trovare:

  • All’auscultazione, durante la respirazione i polmoni emettono una specie di crepitio.
  • La deformazione della punta delle dita delle mani e dei piedi.

Queste caratterizzate sono dovute al fatto che l’ossigeno non arriva a ossigenare il punto estremo degli arti. Non vi è attualmente alcuna cura, così il trattamento si concentra sul tentativo di alleviare i sintomi e rallentare la sua progressione inevitabile.

La Food and Drug Administration questo mese ha designato l’AD-114 come un “farmaco orfano”, questa mossa permette l’ottenimento di agevolazioni fiscali per le aziende che tentano di trovare trattamenti per le malattie. Le aziende farmaceutiche che intendono utilizzare i soldi per la sperimentazione del farmaco hanno deciso di iniziare l’esperimento sugli umani dal 2018.

Il farmaco AD-114 non comporta l’iniezione di sangue di squalo, che il corpo umano avrebbe sicuramente respinto.

Altri usi potenziali del farmaco AD-114

Nei test di laboratorio, il farmaco ha anche mostrato il potenziale per il trattamento di altre forme di fibrosi. Ciò ha incluso, per esempio, le persone che soffrono di malattie del fegato e altre patologie legate all’età, vista l’inevitabile degenerazione cellulare.

Sarebbe molto bello poter dire un giorno ‘questa persona è viva, grazie a uno squalo’”, ha dichiarato il dottor Foley.

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Scritto da Stefania Virginio

Sono Stefania e sono una friulana doc! Da quando mi hanno dato in mano la prima matita alle elementari non ho mai smesso di scrivere, e nemmeno di leggere tutto quello che mi passa sotto gli occhi.

a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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