A cura della dr.ssa Martina Valizzone, specialista in psicologia.
La recente epidemia causata dal virus COVID-19, più comunemente noto come Coronavirus, sta diffondendo ansie e paure molto più rapidamente del contagio virale.
Dove nasce la paura?
La paura è un'emozione primaria, comune sia al genere umano che a quello animale, che nasce da una situazione di pericolo che può essere: reale, anticipata, evocata, prodotta dalla percezione che noi abbiamo di fatti, cose o eventi.
Pur essendo un’emozione utilissima a livello evolutivo e di conservazione della specie, come tutte le emozioni, però, è necessario saperla gestire, altrimenti se incontrollata può facilmente tramutarsi in panico. Quando il panico interessa l’intera collettività parliamo di “psicosi collettiva” o “isteria di massa”, fenomeno che in questi ultimi mesi ha interessato a più fasi il nostro Paese, colpito dall’epidemia di Coronavirus.
Ciò che ha contribuito al rapido diffondersi del panico tra la popolazione è stata la rapidità con cui oggigiorno le notizie circolano a livello globale, oltre alla presenza di svariate fonti di informazione (più o meno attendibili). La paura del contagio e della morte - più in generale - hanno spinto molti ad agire in maniera irrazionale, chi isolandosi volontariamente, chi svuotando gli scaffali di supermercati e di farmacie. Questo accade perché, quando siamo in preda al panico, le nostre capacità critiche e di ragionamento si deteriorano, inducendoci a seguire la massa per non essere lasciati indietro, perdendo ogni capacità di giudizio individuale.
Alla luce di ciò, oggi più che mai, è di fondamentale importanza fermarci a riflettere sulle nostre paure e cercare delle strategie utili e adeguate per poter far fronte a questo stato di emergenza, non soltanto sanitario ma anche e soprattutto psicologico.
Coronavirus: cosa possiamo fare per metterci al riparo dalla paura?
Quando ci troviamo di fronte a un'emozione forte come la paura dobbiamo sapere che il nostro cervello ha davanti due opzioni: contrattaccare e, quindi, agire per debellare il senso di angoscia, oppure rimanere bloccati, paralizzati senza possibilità di movimento alcuna.
Proprio per evitare di rimanere preda della paura o di agire senza discernimento, di seguito, sono elencati alcuni consigli pratici utili a mantenere l'obiettività in riferimento agli eventi ed evitare che la mole di notizie e la paura possano prendere il sopravvento sulla nostra ragione.
1) Attenersi ai dati oggettivi
Farsi prendere dal panico, riduce le nostre capacità di giudizio.
È bene dunque attenersi ai dati e alle raccomandazioni fornite dagli organi competenti. Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si stima che l’80% dei pazienti colpiti dal virus abbia contratto una forma moderata e vada incontro a guarigione. Nel 14% dei casi, invece, il virus provoca malattia severa, con polmonite e respiro corto. Nel 2% dei casi riportati fino ad ora di COVID-19. il virus è risultato fatale, in particolare nel caso di pazienti anziani o con patologie pregresse.
2) Non è un virus mortale
Le cause principali di molti decessi accostati al Coronavirus sono legate a condizioni mediche preesistenti. I decessi legati al Coronavirus a livello globale sono di poco superiori a quelli della comune influenza stagionale, della quale - paradossalmente - non abbiamo alcuna paura.
Di per sé il COVID-19 non è un virus mortale, alcune complicanze in soggetti predisposti possono dare esiti infausti, ma nella maggior parte dei casi registrati l’esito è la guarigione.
3) Scegliere le giuste fonti di informazione
È consigliabile evitare di cercare compulsivamente informazioni circa l’epidemia.
Quando si decide di farlo, però, è bene affidarsi a fonti attendibili e accreditate. Quindi, consultare i siti internet del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità o fare riferimento alle informazioni e dichiarazioni fornite da Protezione Civile e dai vari Enti appartenenti al Sistema sanitario nazionale e regionale.
4) Rispettare le indicazioni e i provvedimenti ufficiali
È imperativo, oltre che doveroso, rispettare in maniera rigorosa e scrupolosa le indicazioni e i provvedimenti suggeriti dagli organi competenti: OMS, Protezione Civile e le Autorità di Sanità.
Seguire questi provvedimenti, a partire dalle indicazioni sulle norme igieniche, aiuta a ridurre in maniera significativa le possibilità di contagio personale e, di conseguenza, il propagarsi incontrollato del contagio.
5) Chiedere aiuto a uno Specialista
Qualora, però, l’ansia e la paura siano eccessive o riducano significativamente e in maniera ingiustificata le vostre attività quotidiane, è opportuno rivolgersi a uno specialista, psicologo o psicoterapeuta, che possa aiutarvi a gestire al meglio in vostro carico emotivo.