Capelli radi, che cadono e sfibrati sono molto comuni, soprattutto tra gli uomini che, superati i trenta, spesso si ritrovano a combattere calvizie e diradamento. Allora cosa fare? Si deve correre ai ripari; c’è chi sceglie di usare oli e soluzioni “miracolose”, chi corre dal dermatologo, chi opta in maniera più drastica per il trapianto del capello. Ma potrebbe esserci una soluzione diversa, seppure il condizionale è d’obbligo.
Quale?
Pinzetta alla mano, provate a pinzettarli, come fareste con le sopracciglia di troppo. Ma attenti a rispettare uno schema ben preciso. Secondo un recente studio americano, questo modo anche doloroso di “strapparsi” via i capelli è un buon mezzo per favorirne la crescita. Il team è riuscito a rigenerare 1.300 peli pizzicandone 200, in uno studio sui topi riportato sulla rivista Cell.
L’esperimento
In una serie di esperimenti, gli scienziati hanno rimosso 200 follicoli piliferi da una patch circolare della pelle dei topi. A seconda della densità, media o bassa, di capelli rimossi, altrettanti, e spesso di più, ne sono spuntati. L’importante è seguire un andamento circolare.
La ricrescita dei capelli
I ricercatori hanno dimostrato che il livello di infiammazione della pelle sotto al cuoio capelluto influenza la ricrescita del bulbo. Ed è da qui che bisogna partire. Il Dr. Cheng-Ming Chuong ha affermato che “è un buon esempio di come la ricerca di base possa portare a lavorare con un potenziale valore. Il lavoro porta a nuovi obiettivi per il trattamento dell’alopecia, una forma di perdita di capelli“.
La strada della ricerca è ancora lunga, ma la speranza di mantenere chiome folte e sane non tramonta mai!