Dr. Riccardo Gazzola, medico specializzato in chirurgia plastica
È inutile negarlo, alcune malattie infiammatorie della pelle sono sempre più comuni. Tra queste, troviamo la vitiligine, la dermatite atopica e la psoriasi. E spesso ci si chiede quale sia la terapia più efficace per queste diffusissime patologie.
Sempre più pazienti, ad oggi, scelgono la fototerapia per la cura della psoriasi e di altre malattie della pelle. È per questo che abbiamo deciso di rivolgere alcune domande al dr. Riccardo Gazzola, per capire per chi è indicata questa cura e quali sono le maggiori controindicazioni.
Cos’è la fototerapia?
Tramite la fototerapia il paziente viene esposto a una sorgente di luce, solare (elioterapia) o artificiale: in ambito dermatologico tale trattamento viene impiegato per il cura di diverse patologie come:
- Dermatiti da contatto
- Psoriasi
- Vitiligine
Durante le sedute di fototerapia il paziente viene posto in prossimità di fonti di luce che possono variare lunghezza d’onda e intensità a seconda del trattamento necessario e specifico per ogni tipo di condizione clinica. In particolare, per questo tipo di trattamento le lunghezze d’onda utilizzate sono quelle dello spettro dei raggi ultravioletti.
Sebbene lo spettro UV sia quello responsabile del fotodanneggiamento (la classica scottatura solare), queste radiazioni, adeguatamente filtrate e selettivamente impiegate nella fototerapia, sono in grado trattare efficacemente malattie come psoriasi e vitiligine minimizzando eventuali danni cutanei. Ad ogni modo, l’area trattata con la fototerapia può essere estesa fino a un terzo della superficie cutanea.
Quali sono i tipi di fototerapia?
Chiaramente, esistono diversi tipi di raggi ultravioletti da poter utilizzare per la fototerapia, e da qui diversi tipi di trattamenti disponibili, con lunghezze d’onda che variano a seconda del disturbo dermatologico di cui si soffre.
I tipi principali di fototerapia sono:
- Terapia fotodinamica PDT: è una tecnica innovativa nella lotta ai problemi cutanei, basata sull’utilizzo di sostanze fotosensibilizzanti e sconsigliata per pazienti fotosensibili.
- Fototerapia UVB a banda stretta (utilizza una porzione dello spettro UV-B).
- Fototerapia UVB a banda larga.
- Fototerapia UVA1
- PUVA terapia o fotochemioterapia: vengono combinate le radiazioni UV-A con un sensibilizzante.
La fototerapia UVB è, come sappiamo, la più comune. Può produrre un arrossamento della cute e, in particolari situazioni, produrre un leggero fastidio: in questi casi potrebbe essere necessario ridurre l’intensità del trattamento.
Qualora la fototerapia venga applicata al volto o al cuoio capelluto è importante ricorrere a protezioni per gli occhi (vi sono degli occhialini specifici) per evitare un danno indotto dai raggi UVB.
Come agisce il trattamento?
Nello specifico, la fototerapia ultravioletta interviene in tre modi sulla pelle:
- Rallentando la moltiplicazione delle cellule della pelle, agendo sulla replicazione del DNA: si tratta del meccanismo che rende questo trattamento efficace contro la psoriasi
- Alterando la funzione delle cellule immunitarie nella pelle senza influire sulla normale immunità sistemica: questo meccanismo è utile per alcuni tipi di eczema
- Provocando l’ispessimento della pelle, in modo tale da limitare la penetrazione della luce solare
Prima di iniziare un ciclo di fototerapia i pazienti vengono sottoposti a un’esposizione preliminare per verificare quanti raggi, inizialmente, possono essere utilizzati.
Si tratta di un modo per evitare danni alla pelle e, contestualmente, permettere un aumento graduale dell’intensità del trattamento, in modo che la pelle si abitui poco a poco a ricevere i benefici della fototerapia.
Ciò che è sicuramente consigliato è di sottoporsi a dei trattamenti regolari e puntuali: sottoporsi a sedute di fototerapia UVB presso uno studio medico con regolarità aumenta le probabilità di successo del trattamento stesso. Questo sarà utile soprattutto nei casi di psoriasi: è stato dimostrato come la fototerapia con radiazioni UV-B e UV-A riduca significativamente i sintomi della malattia.
Per quali malattie della pelle è indicata la fototerapia? Vi è un anche un utilizzo diverso da quello dermatologico?
La fototerapia è un trattamento con molteplici indicazioni in medicina. Ad esempio, è impiegata con successo per il trattamento dell’ittero neonatale.
In dermatologia, invece, la fototerapia e la terapia fotodinamica vengono principalmente impiegate per il trattamento di:
- Vitiligine
- Psoriasi
- Acne
- Precancerosi cutanee (come le cheratosi attiniche)
- Fotoinvecchiamento
La fototerapia viene inoltre utilizzata per il trattamento della depressione stagionale. In seguito all’efficacia nel trattamento di questo tipo di depressione, la fototerapia è stata applicata anche ai casi disturbi del sonno (dall’insonnia al trattamento del jet-lag).
Quali sono le controindicazione e i rischi associati alla fototerapia? A chi non è consigliato tale trattamento?
La cura con fototerapia, sfruttando particolari lunghezze d’onda della radiazione ultravioletta, merita sicuramente un’attenta analisi del paziente candidato a questo trattamento.
Va infatti limitato o controindicato in soggetti che abbiano una pelle sensibile alle radiazioni solari, soggetti con numerosi nevi, pazienti affetti da neoplasie cutanee o ad alto rischio di svilupparne.
La fototerapia è inoltre assolutamente controindicata in quei soggetti affetti da patologie che inducono fotosensibilità, come:
- Lupus Eritematoso Sistemico (LES)
- Xeroderma pigmentoso
Inoltre va prestata grande attenzione alle terapie in corso o ai farmaci assunti anche saltuariamente. Infatti sono numerose le sostanze in grado di indurre fotoallergia o addirittura fototossicità. Esempi di tali sostanze di più comune impiego sono:
- Alcuni contraccettivi orali
- FANS
- Diuretici (come il furosemide)
- Alcuni antibiotici (come le tetraciciline)
- Antifungini
- Isotretionina
Ovviamente, l’indicazione alla fototerapia è sempre di carattere specialistico. Alla luce delle svariate modalità di somministrazione della terapia e dei possibili effetti collaterali, è infatti fondamentale rivolgersi a uno specialista prima di intraprendere qualsiasi trattamento.
Vuoi saperne di più? Ascolta il podcast sulla vitiligine.