Il senso dell’olfatto potrà aiutarci nella diagnosi precoce dell’Alzheimer

Alessandra Lucivero

Ultimo aggiornamento – 15 Luglio, 2014

Riconoscere i rischi di Alzheimer dal senso dell'olfatto? Sembra questa la sfida del futuro.

Secondo una nuova ricerca, presentata durante la Conferenza Internazionale dell'Associazione Alzheimer a Copenhagen di questa settimana, testare il grado di sviluppo del senso dell'olfatto potrà aiutare i medici a valutare la possibilità dei pazienti di essere colpiti dalla patologia neurodegenerativa. 

Gli studi

Grazie a studi separati, gli scienziati hanno evidenziato come i soggetti in grado di identificare certi odori sembrerebbero più propensi ai rischi di un deterioramento cognitivo. I ricercatori ritengono che le cellule cerebrali collegate al senso dell'olfatto siano le prime a non funzionare più nei soggetti agli stadi iniziali di demenza

I ricercatori sostengono, quindi, che queste informazioni potrebbero aiutare i medici nella prevenzione, creando un test dell'olfatto per individuare il morbo di Alzheimer.

Perché è importante la diagnosi precoce?

La diagnosi precoce corrisponde a un intervento immediato e a un valido trattamento per rallentare la progressione della malattia. Oggi i medici possono diagnosticare solo la malattia di Alzheimer, quando ha già causato significativi danni cerebrali. 

Heather Snyder, direttore delle operazioni mediche e scientifiche per l'Associazione Alzheimer, sostiene che "di fronte al numero crescente a livello mondiale di casi di Alzheimer, vi è un urgente bisogno di semplici test poco invasivi che aiutino nella diagnosi per identificare il rischio drl morbo molto prima del processo di malattia".

Più di 35 milioni di persone nel mondo sono colpite da demenza, secondo quanto emerge da un nuovo rapporto. Entro il 2050, questo numero è destinato a triplicarsi in maniera preoccupante. La prevenzione è un dovere e un diritto per tutti.  

Alessandra Lucivero
Scritto da Alessandra Lucivero

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a cura di Dr.ssa Elisabetta Ciccolella
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