È in arrivo una nuova cura per chi soffre di alopecia: una nuova speranza per rafforzare i capelli e recuperare una chioma sana e fluente.
Si chiama “cura del vampiro”, ma a differenza di Dracula, non consuma il sangue: anzi, consiste nella somministrazione di iniezioni di plasma arricchito di piastrine derivato da un prelievo effettuato precedentemente sugli stessi pazienti.
La sperimentazione
Il test, realizzato da un gruppo di ricercatori guidati da Fabio Rinaldi, dermatologo dell’ International Hair Research Foundation (IHRF) di Milano e pubblicato sulla rivista British Journal of Dermatology, è stato condotto su 45 pazienti affetti da alopecia areata.
I volontari sono stati divisi in tre gruppi e trattati su metà della testa rispettivamente con la soluzione di plasma arricchito di piastrine, con triamcinolone (un cortisonico specifico per i problemi della pelle) o con un placebo e monitorati per 12 mesi.
Sono stati analizzati:
- la ricrescita di capelli
- la degenerazione
- il bruciore
- il pulito
- la proliferazione delle cellule staminali (proteina Ki-67)
- la morte cellulare (gene c-kit)
I pazienti del primo gruppo hanno presentato una crescita di capelli di gran lunga più significativa degli altri due gruppi. Rinaldi ha dichiarato che “il cortisone è efficace nel 30% dei casi e ha diversi effetti collaterali, questo trattamento ha un successo del 64% circa”.
Rispetto al trapianto, questo trattamento è privo di rischi, non causa dolore ed è meno costoso.
Nuovo ambito di applicazione
Rinaldi sottolinea inoltre come è da almeno tre anni che questa tecnica viene utilizzata con successo soprattutto nei casi di alopecia androgenetica, ma è stata anche sperimentata sui bambini privi di capelli in seguito a terapie anticancro, dimostrando una grande efficacia.
Un trattamento completo costa tra i 1.500 e i 2.000 euro e prevede 5 o 6 mesi di terapia, con risultati di ricrescita visibili dopo i sei mesi.