Il polline, che ad alcuni di noi provoca parecchi problemi con l’arrivo della primavera, è un elemento fondamentale per la riproduzione delle piante di cui costituisce la parte biologica maschile. Ci sono due tipi di polline, entrambi con una struttura fatta di microscopici granuli:
- il polline entomofilo, cioè trasportato dagli insetti;
- quello anemofilo, cioè trasportato dal vento e responsabile, quando inalato o ingerito, delle allergie umane.
Con allergia o malattia allergica si intende una reazione immunitaria spropositata dell’organismo al contatto con sostanze estranee di per sé innocue. Nel caso dei pollini, l’allargene, cioè la sostanza che provoca la reazione immunitaria, è quasi sempre una proteina. Quando una persona allergica entra in contatto con l’allergene, per esempio inalandolo o ingerendolo, il sistema immunitario scatena una reazione difensiva eccessiva che induce i sintomi allergici.
Questi sintomi sono simili a quelli del raffreddore e includono:
- starnuti
- lacrimazione
- congestione nasale
- prurito o mal di gola
- tosse
- raucedine
Il trattamento terapeutico prevede la somministrazione di antistaminici, sia topici che orali, steroidi e broncodilatatori, ma quello più efficace, se viene individuato l’allergene con gli appositi test, è il vaccino.
Cause di allergia al polline
Le allergie dipendono da fattori genetici, da familiarità ereditaria e da fattori ambientali. Nella stagione del polline, l’aria, ovunque ci siano piante, è percorsa dai pollini anemofili con i quali si entra facilmente in contatto. Chi soffre di malattia allergica, il più delle volte, ha una storia familiare di allergie oppure ha una predisposizione genetica che lo rende sensibile al polline.
La malattia allergica è in aumento, soprattutto nei paesi industrializzati, e in Cina si sono avuti aumenti record, perché l’inquinamento è una delle principali fonti di allergie. Un’altra causa è data dai processi industriali di produzione dei cibi, che vengono spesso trattati con allergeni di varia natura.
Le allergie ai pollini sono le più comuni e sono rilevanti sia nelle aree molto verdi che nelle città, dovunque ci siano parchi e giardini. Chi soffre di allergie ai pollini, all’inizio della primavera, dovrebbe programmare con attenzione le proprie uscite all’aperto per diminuire i rischi.
Come prevenire le allergie ai pollini
La prevenzione si basa, soprattutto, sulla pianificazione delle proprie attività all’aperto, che vanno svolte sia tenendo conto del calendario dei pollini che con molte attenzioni, come:
- Evitare di uscire durante gli orari in cui il caldo è più forte e più secco. In questi giorni e orari, la concentrazione dei pollini è più alta mentre è minima subito dopo un tipico temporale estivo.
- Se si esce in giorni e orari a rischio polline è buona precauzione indossare una mascherina protettiva e occhiali da sole, questi ultimi sempre consigliati.
- Cambiare gli abiti una volta rientrati e lavarsi viso e mani, la parte del corpo che più facilmente entra in contatto con persone e cose che potrebbero aver subito contaminazioni da pollini.
- Fare molta attenzione al ricircolo d’aria in casa, meglio tenere chiuse le finestre e affidarsi all’aria condizionata nei giorni e negli orari a maggior rischio.
- Controllare con cura gli animali domestici che, per loro natura, prediligono spazi verdi e possono facilmente contaminare le persone. Spazzolarli molto bene, una volta rientrati in casa ed evitare che siedano su poltrone e divani o che entrino in camera da letto.
Conoscere i pollini
Per ciascun tipo di pianta esistono specifici calendari, diversi da regione a regione, da tenere in grande considerazione nella prevenzione delle allergie da polline.
Chi vive al sud, ad esempio, ha meno rischi di allergie da polline, fatto salvo l’olivo nei mesi di maggio e giugno o la parietaria, da aprile a giugno.
Al nord, invece, massima attenzione, da marzo a giugno, alle graminacee, la fonte più alta di allergie, e alle betulle, almeno fino ad aprile. Il nocciolo, poi, ha una fase di impollinazione che comincia a gennaio!
Per avere informazioni ed aggiornamenti medici non dimenticate di rivolgervi a un centro specializzato e al vostro allergologo di fiducia!