Un’ embolia gassosa arteriosa è una bolla d’aria che può formarsi all’interno di un vaso sanguigno. L’ embolia gassosa arteriosa è la causa di morte più diffusa tra chi pratica immersioni, è un'incidente subacqueo di risalita. Un’embolia gassosa arteriosa generalmente si verifica nel caso in cui quando si compiono immersioni subacquee si rimane senza aria o si riemerge troppo velocemente trattenendo il fiato fin quando non risale. Nel momento in cui una bolla d’aria attraversa un’arteria, si muove attraverso un sistema di vasi sanguigni, che gradualmente si restringono. A un certo punto, la bolla d’aria si blocca in una piccola arteria bloccando l’apporto di sangue a una particolare area del corpo.
L’intensità del blocco di apporto di sangue dipende da quale parte del corpo è coinvolta. Se l’embolia blocca il sangue che arriva al cervello, il tessuto cerebrale, che non può fare a meno dell’ossigeno, muore e ciò può causare danni cerebrali permanenti. I sintomi di un’ embolia gassosa arteriosa dipendono dalla zona in cui si verifica il blocco. Un’embolia gassosa arteriosa in un’arteria del cervello, per esempio, causa sintomi simili a quelli di un colpo apoplettico, i quali includono confusione, paralisi parziale, attacchi o perdita di coscienza.
I sintomi di un’embolia gassosa arteriosa dipendono da dove si trova la bolla d’aria. Per esempio:
Un’embolia gassosa arteriosa può verificarsi nel caso in cui un subacqueo rimane senza aria e trattiene il fiato fin quando non riesce a riemergere in superficie. Ciò può causare un danno ai polmoni, chiamato barotrauma polmonare, che permette alle bolle d’aria di entrare nel sangue. Un’embolia gassosa arteriosa può formarsi anche quando un subacqueo riemerge troppo velocemente: ciò è comunemente conosciuto con il nome di malattia da decompressione.
Il barotrauma polmonare è un trauma ai polmoni causato dal cambiamento di pressione. Si verifica quando un subacqueo rimane senza ossigeno e, nel panico, trattiene il fiato nuotando velocemente verso la superficie. Non appena risale e la pressione intorno a lui diminuisce, l’aria nei polmoni si espande. L’espandersi dell’aria causa un eccessivo gonfiore, che causa a sua volta una rottura degli alveoli (piccole sacche d’aria nei polmoni). L’aria riesce a fuoriuscire dai polmoni ed entrare nei nasi sanguigni, provocando un’embolia gassosa arteriosa. L’embolia può estendersi per un solo metro d’acqua, se il subacqueo respira aria compressa e trattiene il fiato mentre riemerge velocemente.
La malattia da decompressione si verifica quando l’azoto che è sciolto nel sangue forma delle bolle d’aria a causa dell’alta pressione nel momento in cui un subacqueo riemerge in superficie. Nei fondali , il subacqueo respira aria compressa che contiene azoto, che si accumula nel sangue e nei tessuti. Quando il subacqueo riemerge e la pressione dell’acqua diminuisce, l’azoto forma delle bolle d’aria nei tessuti e nel sangue che non permettono una sua veloce espulsione. Queste bolle d’aria possono provocare un’embolia. Determinati fattori possono aumentare il rischio di malattia de decompressione e sono:
Un’embolia gassosa arteriosa dovuta ad altre cause è molto rara. Può occasionalmente verificarsi nelle seguenti circostanze:
un’operazione chirurgica che interessa i vasi sanguigni o una grossa trasfusione di sangue, nel caso in cui una rilevante quantità d’aria è erroneamente iniettata nei vasi (sebbene i medici siano preparati a rimuovere l’eccesso di aria da una siringa prima di effettuare un’iniezione)operazioni come il parto cesareo o operazioni a cuore aperto, se l’aria rimane intrappolata all’interno del corpoincidenti in cui il torace può essere compresso, come in un incidente d’auto con schianto,rimozione del catetere (un tubo sottile e flessibile inserito nel corpo)sesso orale durante la gravidanza (ci sono pochi casi registrati di embolia gassosa arteriosa in cui l’aria immessa nella vagina attraversa i vasi sanguigni che circondano la vagina della donna incinta)
L’unico intervento efficace da effettuare nel caso di un’embolia gassosa arteriosa è un immediato trattamento di ricompressione in una camera iperbarica: riduce la dimensione della bolla d’aria all’interno del corpo, ripristina la normale circolazione sanguigna e l’ossigeno nei tessuti.