Quando si percuote l’osso si sente un suono diverso dall’ordinario e questo deve far pensare ad una possibile carie ossea. Un suono più duro indica una necrosi, un suono più rimbombante indica una carie.
Le cause dipendono da una infiammazione cronica del tessuto osseo, dovuta a infezioni da sifilide o tubercolosi. Tra tutte le ossa, quelle più colpite sono le ossa facciali, in particolare la mandibola. La forma sifilitica colpisce maggiormente le ossa del naso e del palato.
Quando un osso cariato è esposto si percepisce la sua debolezza e non è raro vederlo disintegrarsi. La superficie delle ossa cariate sono granulose e piene di pus.
La terapia consiste nel rimuovere la porzione di osso colpita dalla carie, disinfettare la parte circostante con perossido di idrogeno e successivamente fare un bendaggio con iodoform e 10% di guiacol. Successivamente, è necessario assumere sali minerali e ferro per permettere la formazione dell’osso asportato.