Le donne in gravidanza e amanti dei prodotti ittici, come pesce, crostacei e frutti di mare, potrebbero non avere completamente le idee chiare su cosa si può mangiare in questa condizione.
Sebbene sia vero che bisogna prestare particolare attenzione all’alimentazione in gravidanza, evitando per esempio determinati tipi di cibi crudi, a causa dei vari rischi generali per il feto, non è tuttavia necessario rinunciare proprio a tutto il pescato per i restanti nove mesi.
I crostacei in gravidanza non sono quindi da stigmatizzare, in quanto fonte di proteine, vitamine e minerali. Vediamo quindi se è possibile mangiare i crostacei e i molluschi in gravidanza e a cosa è obbligatorio rinunciare per la salute di mamma e bambino.
Crostacei in gravidanza: sì o no?
I medici consigliano di non rinunciare mai ai prodotti ittici e di non rinunciare del tutto ai crostacei in gravidanza. Infatti, essi sono un’enorme fonte di:
- proteine;
- vitamina A;
- vitamina D;
- grassi acidi essenziali omega 3, indispensabili per la salute e lo sviluppo del feto - in particolar modo di occhi e cervello.
Inoltre, vi sono numerosi benefici anche per la futura mamma: i frutti di mare sembrano contrastare la depressione, tipica dei primi mesi di gestazione e della fase post partum.
Prima di sdoganare completamente i prodotti di mare e i crostacei in gravidanza, è necessario, comunque, tenere a mente alcune raccomandazioni e in particolar modo seguire sin dall'inizio una specifica dieta in gravidanza.
Innanzitutto, mai mangiare i crostacei crudi o poco cotti, perché possono trasmettere delle malattie al feto e far star male la futura mamma, influendo negativamente sullo sviluppo del bambino.
In secondo luogo, ricordiamo che molti pesci contengono alte dosi di mercurio, che possono risultare dannose per lo sviluppo del sistema nervoso del bambino, se assunte in grandi quantità. La FDA (Food and Drug Administration) ha stilato una lista dei cibi da evitare in gravidanza, anche in riferimento al tanto amato pesce:
- Pesce spada
- Sgombro reale
- Tonno
- Squalo
- Marlin
Infine, per concludere, i tipi di pesce consigliati in gravidanza – perché ricchi di omega 3, essenziali per lo sviluppo del feto e il benessere della mamma – sono:
- Gamberetti
- Salmone
- Pesce gatto
- Sardine
- Polpo
- Trota
- Acciughe
Attenzione anche ai molluschi di mare: evitateli, se possibile; questi, infatti, si nutrono filtrando l’acqua di mare e, per questo motivo, potrebbero trattenere al loro interno sostanze nocive.
Infine, sarebbe meglio non consumare neanche il salmone affumicato in gravidanza. Esso, dal momento che viene affumicato a freddo, e dunque senza una preliminare cottura, potrebbe trattenere un batterio, il Listeria monocytogenes, che può portare allo sviluppo della listeriosi, con annessi problemi al feto.
Rischi e disturbi dei crostacei in gravidanza
Oltre a prestare attenzione a cosa mangiare in gravidanza, è di fondamentale importanza capire come mangiarlo. Infatti, le donne in gravidanza devono assolutamente evitare tutto ciò che è crudo.
Pesce crudo e molluschi hanno più probabilità di contenere parassiti e batteri dannosi, che possono causare malattie di origine alimentare, come:
- Listeriosi
- Toxoplasmosi
- Salmonella
Non solo. Anche l’epatite A potrebbe rappresentare un rischio reale per chi consuma pesce e crostacei in gravidanza senza badare alla cottura. Il motivo è molto semplice: la gravidanza modifica il sistema immunitario, rendendo più difficile all’organismo contrastare la proliferazione dei microorganismi di origine alimentare che causano tali malattie. Inoltre, bisogna considerare che il sistema immunitario del bambino non è sufficientemente sviluppato per difendersi da solo da tali parassiti e batteri.
Insomma, consumare pesce crudo o poco cotto può essere causa di difetti alla nascita o di aborto spontaneo.
Attenzione, però: come già spiegato, le donne amanti del pesce e dei crostacei in gravidanza non devono necessariamente rinunciarvi del tutto, ma semplicemente cucinarli molto bene, per evitare – soprattutto – l’arrivo di malattie gastrointestinali, con sintomi quali:
- Nausea
- Vomito
- Diarrea
- Crampi
- Febbre
Dunque, se si vogliono consumate crostacei in gravidanza e pesce in generale, è opportuno avere un occhio di riguardo alla cottura e a un eventuale accumulo di mercurio. Purtroppo, quindi, le amanti del sushi dovranno rinunciare alla tipica cena giapponese per nove mesi e più. Anche durante allattamento, infatti, l’alimentazione deve seguire alcune regole, incluse quelle che riguardano il consumo di pesce.