Gravidanza e citomegalovirus: sintomi e conseguenze sul feto

Elena Fazio | Web Content Editor

Ultimo aggiornamento – 17 Luglio, 2024

Donna incinta che usa il PC

Il citomegalovirus (CMV) è un virus comune che può causare infezioni in persone di tutte le età. Tuttavia, durante la gravidanza, l'infezione da CMV può rappresentare un rischio significativo per il feto

Ecco un'analisi dettagliata dei rischi e delle conseguenze della contrazione del citomegalovirus da parte della futura mamma, durante la gravidanza

Cos'è il citomegalovirus e come viene trasmesso

Il citomegalovirus è un virus appartenente alla famiglia degli herpesvirus, la stessa che include il virus dell'herpes simplex e il virus della varicella-zoster

La maggior parte delle infezioni da CMV sono asintomatiche o causano solo sintomi lievi, ma possono essere gravi per le persone con un sistema immunitario debole e per i neonati infettati in utero.

Il CMV può essere trasmesso attraverso:

Contatto diretto con fluidi corporei infetti

I fluidi corporei più comuni attraverso i quali si può contrarre il CMV includono:

  • saliva: il contatto diretto con la saliva infetta, ad esempio baciando, può trasmettere il virus;
  • urina: il cambio dei pannolini o il contatto con urine infette può essere una fonte di trasmissione, particolarmente tra i bambini;
  • sangue: trasfusioni di sangue o trapianti di organi da donatori infetti possono trasmettere il virus;
  • lacrime: possono contenere il virus e rappresentare una via di trasmissione;
  • latte materno: l’allattamento al seno può trasmettere il CMV dalla madre al neonato;
  • secrezioni genitali: può essere trasmesso attraverso i rapporti sessuali non protetti.

Trasmissione verticale (da madre a figlio)

La trasmissione verticale si riferisce alla trasmissione del virus dalla madre al feto durante la gravidanza, al parto o durante l'allattamento.

  • durante la gravidanza: il CMV può attraversare la placenta e infettare il feto. Questa forma di trasmissione è particolarmente pericolosa, poiché può causare infezioni congenite con gravi conseguenze per il feto;
  • durante il parto: il virus può essere trasmesso al neonato durante il passaggio attraverso il canale del parto se la madre è infetta;
  • durante l'allattamento: come accennato, il CMV può essere trasmesso attraverso il latte materno.

undefined

Trasmissione tramite superfici contaminate

Sebbene meno comune, il CMV può sopravvivere per un breve periodo su superfici contaminate da fluidi corporei infetti. Toccare queste superfici e poi portare le mani alla bocca, al naso o agli occhi può risultare in una trasmissione del virus.

Trasmissione attraverso trapianti e trasfusioni

  • trapianti di organi: i trapianti di organi da donatori infetti possono trasmettere il CMV al ricevente, specialmente se il ricevente ha un sistema immunitario compromesso;
  • trasfusioni di sangue: il sangue infetto può trasmettere il virus al ricevente. Tuttavia, oggi le banche del sangue adottano misure rigorose per testare e ridurre il rischio di trasmissione attraverso trasfusioni.

Sintomi del CMV

La maggior parte delle persone infette dal CMV non mostra sintomi e il virus rimane latente nel corpo per tutta la vita. Tuttavia, il CMV può causare problemi di salute significativi in persone con un sistema immunitario indebolito e nei neonati infettati congenitamente. 

Ecco una panoramica dei sintomi del CMV nelle diverse categorie di persone:

Adulti e bambini sani

Nella maggior parte dei casi, le infezioni da CMV in individui sani sono asintomatiche. 

Quando i sintomi si manifestano, possono essere lievi e simili a quelli di altre infezioni virali, come la mononucleosi:

  • febbre: può durare per settimane.
  • stanchezza: sensazione di stanchezza eccessiva;
  • mal di gola: irritazione e dolore alla gola;
  • gonfiore delle ghiandole linfatiche: soprattutto nel collo e sotto le ascelle;
  • dolori muscolari: dolore nei muscoli e nelle articolazioni. 

Negli adulti e nei bambini sani, il citomegalovirus spesso non causa sintomi gravi e molte persone possono essere infettate senza nemmeno saperlo. 

Tuttavia, in caso di sintomi simil-influenzali persistenti, è sempre consigliabile consultare un medico per una corretta valutazione e diagnosi. Con una buona igiene e pratiche preventive, è possibile ridurre il rischio di contrarre e trasmettere il virus.

Persone con sistema immunitario compromesso

In individui con un sistema immunitario compromesso (ad esempio, pazienti con HIV/AIDS, riceventi di trapianto d'organo, o persone in trattamento con farmaci immunosoppressori), il CMV può causare sintomi più gravi, come:

  • polmonite: infiammazione dei polmoni che può essere grave; 
  • retinite: infiammazione della retina che può portare alla perdita della vista; 
  • epatite: infiammazione del fegato; 
  • gastroenterite: infiammazione dello stomaco e dell'intestino che causa diarrea e dolore addominale; 
  • encefalite: infiammazione del cervello che può causare confusione, convulsioni e coma.

Il citomegalovirus (CMV) può causare gravi complicazioni nei pazienti immunocompromessi. Riconoscere i sintomi specifici e ricevere una diagnosi tempestiva è cruciale per prevenire danni permanenti e migliorare la prognosi. 

Il trattamento con farmaci antivirali e il supporto immunitario sono essenziali per gestire l'infezione e le sue complicanze.

Neonati (infezione congenita)

I neonati possono essere infettati dal CMV in utero se la madre contrae l'infezione durante la gravidanza. 

I sintomi nei neonati con infezione congenita possono variare da lievi a gravi e includono:

  • itterizia: ingiallimento della pelle e degli occhi; 
  • epatosplenomegalia: ingrossamento del fegato e della milza; 
  • petecchie: piccole macchie rosse sulla pelle causate da sanguinamento sotto la pelle; 
  • microcefalia: testa di dimensioni ridotte; 
  • calcificazioni intracraniche: depositi di calcio nel cervello visibili agli esami di imaging; 
  • sordità: perdita dell'udito, che può essere presente alla nascita o svilupparsi nei primi anni di vita; 
  • problemi di crescita: ritardo nello sviluppo fisico e cognitivo; 
  • convulsioni a causa di attacchi epilettici.

undefined

Il citomegalovirus (CMV) può avere un impatto significativo sui neonati infettati congenitamente. Sebbene alcuni neonati possano nascere asintomatici, altri possono presentare una serie di sintomi gravi che richiedono diagnosi e trattamento tempestivi. 

Monitoraggio regolare e interventi precoci sono fondamentali per gestire le complicanze e migliorare la qualità della vita dei bambini affetti.

Diagnosi e trattamento citomegalovirus

La diagnosi del Citomegalovirus (CMV) durante la gravidanza è essenziale per gestire i rischi associati alla trasmissione congenita del virus. 

Esistono diversi metodi per diagnosticare il citomegalovirus in sicurezza. Primo fra tutti il test degli anticorpi IgM (infezione recente o acuta) e IgG (infezione passata). Un aumento significativo dei livelli di IgG nel tempo può indicare una riattivazione dell'infezione. 

Il dosaggio degli anticorpi IgG e IgM del CMV deve essere eseguito entro i primi 3 mesi di gravidanza, meglio ancora in epoca preconcezionale, e appena si rimane incinta e se negativo (IgG negative) ripetuto ogni mese fino al termine della gravidanza.

Il citomegalovirus può venire identificato anche dal processo di amniocentesi, ovvero il prelievo di un campione di liquido amniotico per rilevare il DNA del virus tramite PCR. 


Potrebbe interessarti anche:


Questo test è di solito effettuato dopo la ventunesima settimana di gestazione e almeno 6 settimane dopo l'infezione materna.

Per ultimo le ecografie fetali vengono utilizzate per monitorare i segni di infezione nel feto, come crescita ridotta, calcificazioni intracraniche, anomalie cerebrali, idrope fetale (accumulo anomalo di liquido nei tessuti fetali), e anomalie epatiche.

Attualmente, non esiste una cura definitiva per l'infezione da CMV. Tuttavia, esistono strategie per gestire l'infezione e ridurre il rischio di trasmissione al feto. 

Vediamo, di seguito le principali:

Antivirali

Ganciclovir e valganciclovir: questi farmaci antivirali sono utilizzati per trattare le infezioni gravi da CMV in individui immunocompromessi, ma il loro uso in gravidanza è limitato a causa dei potenziali effetti teratogeni. 

L'uso è valutato caso per caso, e generalmente non è raccomandato durante la gravidanza.

Immunoglobuline anti-CMV

Alcuni studi hanno suggerito che l'iniezione di immunoglobuline specifiche contro il CMV può ridurre il rischio di trasmissione congenita e migliorare gli esiti fetali. 

Tuttavia, l'efficacia e la sicurezza di questo trattamento non sono ancora state confermate da studi clinici ampi e definitivi.

Monitoraggio feto-materno

Le donne incinte con infezione da CMV devono essere strettamente monitorate con ecografie periodiche per rilevare eventuali segni di infezione fetale. 

In alcuni casi, può essere raccomandata la risonanza magnetica (MRI) per valutare meglio le anomalie cerebrali.

Parto programmato

Nei casi di infezione congenita da CMV con complicazioni gravi, può essere necessario pianificare il parto in una struttura specializzata per garantire la migliore assistenza neonatale immediata.

Conseguenze a lungo termine del citomegalovirus per il feto

Il Citomegalovirus (CMV) è una delle principali cause di infezione congenita e può avere conseguenze a lungo termine significative per il feto. 

Sebbene molti neonati con infezione congenita da CMV possano sembrare sani alla nascita, alcuni possono sviluppare problemi di salute che emergono durante l'infanzia o più tardi nella vita

Ecco una panoramica delle principali conseguenze a lungo termine del CMV per il feto:

Perdita dell'udito

Circa il 10-15% dei bambini con infezione congenita da CMV sviluppa perdita dell'udito, che è spesso progressiva. La perdita dell'udito può variare da lieve a profonda e può interessare uno o entrambi gli orecchi.

Disturbi dello sviluppo e ritardo cognitivo

I bambini con infezione congenita da CMV possono presentare ritardi nello sviluppo motorio, linguistico e cognitivo

Questi ritardi possono manifestarsi come difficoltà a raggiungere i normali traguardi dello sviluppo. Possono includere difficoltà di apprendimento, problemi di memoria e capacità cognitive ridotte.

Problemi visivi

La corioretinite è una condizione che causa infiammazione della retina e può portare alla perdita della vista. 

Essa può non essere evidente alla nascita ma può svilupparsi nei primi anni di vita. La microftalmia è la riduzione delle dimensioni dell'occhio, che può essere associata a gravi problemi di vista.

Problemi neurologici

  • microcefalia: condizione in cui il bambino nasce con una testa di dimensioni ridotte, spesso associata a un cervello sottosviluppato, che può comportare disabilità cognitive e motorie; 
  • epilessia: i bambini possono sviluppare crisi epilettiche, che richiedono gestione e trattamento a lungo termine; 
  • paralisi cerebrale: un gruppo di disturbi che possono influenzare la coordinazione dei movimenti e il tono muscolare, spesso risultante da danni cerebrali durante lo sviluppo fetale.

Problemi di crescita e nutrizione

I bambini infettati da CMV possono nascere con basso peso alla nascita e possono continuare a crescere a un ritmo più lento rispetto ai loro pari. 

Alcuni bambini possono avere difficoltà a nutrirsi, richiedendo interventi specializzati per garantire una nutrizione adeguata.

Problemi di coordinazione e movimento

I bambini possono presentare problemi di coordinazione e movimento, inclusi disturbi dell'equilibrio e difficoltà nei movimenti fini e grossolani. 

Possono avere ipotonia (tono muscolare ridotto) o ipertonia (tono muscolare aumentato), influenzando la capacità di muoversi e svolgere attività quotidiane.

Problemi comportamentali e psicosociali

Le difficoltà comportamentali possono manifestarsi sotto forma di ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività), problemi di autoregolazione e difficoltà di socializzazione

L'infezione congenita da CMV può anche influenzare il benessere emotivo del bambino, portando a ansia, depressione o problemi di adattamento sociale.

La diagnosi precoce e il monitoraggio continuo sono cruciali per gestire le conseguenze a lungo termine del CMV. 

I bambini nati con infezione congenita da CMV dovrebbero essere seguiti da un team multidisciplinare di specialisti, inclusi pediatri, audiologi, neurologi, oftalmologi e terapisti dello sviluppo.

Per il benessere dei bambini è fondamentale effettuare test regolari per monitorare e trattare tempestivamente la perdita dell'udito e i problemi visivi e fare controlli periodici per valutare il raggiungimento dei traguardi dello sviluppo e identificare eventuali ritardi.

undefined

Possono essere utili anche programmi di intervento precoce e supporto educativo per aiutare i bambini a sviluppare competenze cognitive e sociali e terapie fisiche e occupazionali con lo scopo di migliorare la coordinazione, il tono muscolare e le abilità motorie.

Le conseguenze a lungo termine del CMV per il feto possono essere gravi e richiedono un'attenta gestione e un supporto continuo.

La prevenzione dell'infezione materna, la diagnosi precoce e l'intervento tempestivo sono fondamentali per ridurre l'impatto del CMV e migliorare la qualità della vita dei bambini affetti

Se si sospetta un'infezione da CMV o se è stata diagnosticata durante la gravidanza, è importante lavorare a stretto contatto con un team medico per pianificare una gestione appropriata e un monitoraggio a lungo termine.

Prevenzione del citomegalovirus in gravidanza

Per ridurre il rischio di contrarre o trasmettere il CMV, è importante adottare alcune misure preventive da parte della donna in gravidanza.

In primo luogo è fondamentale lavarsi frequentemente le mani con acqua e sapone, soprattutto dopo aver cambiato pannolini, toccato fluidi corporei, o essere stati a contatto con superfici potenzialmente contaminate.

Non condividere posate, bicchieri, cibo o altri oggetti che possono essere contaminati dalla saliva di altre persone.

undefined

A maggior ragione, le donne incinte dovrebbero evitare il contatto con fluidi corporei di bambini piccoli, come saliva e urine, e adottare pratiche igieniche rigorose per ridurre il rischio di infezione, ad esempio indossando dei guanti a contatto con fluidi potenzialmente infetti.

La diagnosi e il trattamento del CMV in gravidanza richiedono un approccio multidisciplinare, che coinvolge ginecologi, specialisti in malattie infettive e neonatologi

L'identificazione precoce e il monitoraggio continuo sono fondamentali per gestire i rischi e migliorare gli esiti per la madre e il feto. 

Elena Fazio | Web Content Editor
Scritto da Elena Fazio | Web Content Editor

Laureata in Comunicazione, Media e Pubblicità, con specializzazione in Scienza e Salute. Dopo aver collaborato con associazioni no profit in ambito sanitario e psico-oncologico, al momento sono Junior Web Content Editor presso pazienti.it e mi occupo della redazione e scrittura di articoli in chiave SEO. Profondamente affascinata da temi inerenti il benessere e la salute che mirano a fornire informazioni autorevoli ai lettori, guidandoli nelle scelte per raggiungere uno stato di benessere psico-fisico quotidiano.

a cura di Dr. Marcello Sergio
Le informazioni proposte in questo sito non sono un consulto medico. In nessun caso, queste informazioni sostituiscono un consulto, una visita o una diagnosi formulata dal medico. Non si devono considerare le informazioni disponibili come suggerimenti per la formulazione di una diagnosi, la determinazione di un trattamento o l’assunzione o sospensione di un farmaco senza prima consultare un medico di medicina generale o uno specialista.
Elena Fazio | Web Content Editor
Elena Fazio | Web Content Editor
in Gravidanza

130 articoli pubblicati

a cura di Dr. Marcello Sergio
Contenuti correlati
Ferro in gravidanza: fabbisogno necessario e possibile carenza

Qual è il fabbisogno di ferro in gravidanza e cosa succede se esso è troppo basso? Come fare per aumentarne i valori? Ecco cosa sapere sull'argomento.

donna incinta in visita dal ginecologo
Cosa sapere sulle cellule epiteliali squamose in gravidanza

Tracce di cellule epiteliali squamose in gravidanza nelle urine femminili, sono sempre indice di qualcosa che non va oppure no? Ecco cosa sapere sull'argomento.