Come si prepara il brodo vegetale per neonati?

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 30 Maggio, 2024

bimba beve il brodo sul seggiolone

Quando arriva il momento dello svezzamento, il brodo vegetale è una delle prime ricette che il neonato comincia ad assaggiare. Come utilizzare questa preparazione all'interno delle pappe e quali verdure è preferibile inserire? È vero che ci sono delle specifiche accortezze da rispettare? Andiamo alla scoperta di come si prepara il brodo vegetale per neonati.

Come fare il brodo vegetale per neonati

Intorno al quinto- sesto mese di vita, il pediatra potrà consigliare di introdurre i primi cibi solidi nella dieta del bambino. Molto spesso i primi alimenti sono costituiti dalle cosiddette "pappe", ovvero creme a base di cereali realizzate utilizzando il brodo vegetale.

Quest'ultimo costituisce una preparazione fondamentale della tradizione culinaria, e viene consigliato anche ai bambini in svezzamento in virtù della sua alta digeribilità e della facilità di preparazione. Come si fa, allora, il primo brodo vegetale per neonati e cosa occorre sapere?

La ricetta classica prevede di utilizzare una carota, una patata e una zucchina; gli ortaggi vanno tagliati in pezzi grossolani e poi posti all'interno di una capiente pentola piena d'acqua. Il tutto andrà bollito finché il liquido non si dimezzerà e infine esso andrà filtrato, in modo da eliminare l'eccesso di fibra.

Il brodo vegetale per bambini non va né salato né addizionato con olio o altri ingredienti, e si potrà conservare in frigorifero o in freezer (all'interno di un contenitore ermetico) fino a un mese. Esso potrà essere utilizzato per preparare le pappe a base di cereali, le quali andranno poi condite con dell'olio evo ed eventualmente, se il pediatra lo prescriverà, con gli omogeneizzati a base di carne o di pesce.

Brodo vegetale in svezzamento: quali verdure usare?

Il brodo vegetale rappresenta un elemento fondativo dello svezzamento tradizionale, visto che costituisce la base per la preparazione delle pappe

Vi sono opinioni diverse in merito al tipo di verdura da utilizzare e a partire da quando inserirne di nuove: c'è chi ritiene, ad esempio, che si debba iniziare solo con un ortaggio (in genere la carota), mentre altri suggeriscono di far bollire almeno tre verdure diverse alla volta a seconda della stagione in cui ci si trova.

In estate, ad esempio, si potranno utilizzare la carota, la zucchina e la patata, mentre in inverno si sfrutteranno il sedano, piuttosto che il porro o la zucca. Chi segue le indicazioni dello svezzamento tradizionale di solito introduce un nuovo ortaggio a settimana, in modo da tenere monitorati eventuali reazioni allergiche o preferenze individuali.

Trascorso un certo periodo di tempo, al brodo vegetale potranno essere aggiunte anche altre tipologie di verdura, come ad esempio i fagiolini, la cipolla, il finocchio o la lattuga.

Per quanto riguarda le dosi, sono in molti a domandarsi quanto brodo vegetale in svezzamento si dovrebbe utilizzare nella preparazione della pappa. Solitamente si consiglia di stemperare la crema di cereali in 180 ml di brodo, tuttavia per indicazioni più precise è sempre preferibile fare riferimento al proprio pediatra. 

Ricetta brodo vegetale per svezzamento

Come si prepara il brodo vegetale per la prima pappa del neonato? Ecco la ricetta base da seguire:

Ingredienti:

  • una patata;
  • una carota;
  • una zucchina;
  • un litro d'acqua.

Sbucciare la patata, pelare e spuntare la carota, facendo lo stesso con la zucchina. Lavare molto bene tutte le verdure e inserirle in una pentola. Coprire con un litro d’acqua, mettere la pentola sul fuoco semicoperta e portare ad ebollizione. Abbassare la fiamma e lasciar sobbollire per circa 50 minuti (o fino a che il liquido non si sarà quasi dimezzato).

Non aggiungere sale né dado. Filtrare il brodo ottenuto e utilizzare subito quello necessario per la preparazione della pappa. Il brodo rimanente potrà essere conservato in frigorifero per 24 ore oppure in freezer per circa un mese.


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Il brodo di verdure per neonati è veramente necessario?

Il brodo per bambini a base vegetale è stato per lungo tempo un cardine dello svezzamento tradizionale. Esso, infatti, viene utilizzato per preparare le creme a base di cereali, considerate un primo approccio più sicuro verso l'alimentazione solida.

Negli ultimi tempi, tuttavia, con la diffusione dell'autosvezzamento e di metodi alimentari più liberi, sono molti i pediatri che hanno messo in dubbio l'effettiva validità di proposte così rigide e schematiche come quelle che caratterizzano lo svezzamento tradizionale.

Alcuni ritengono addirittura che il brodo vegetale, seppur utile, non sia neppure indispensabile. Le motivazioni principali alla base di quest'idea riguardano la povertà di sostanze nutritive contenute nel brodo, le quali tendono a degradarsi facilmente in seguito alla cottura prolungata.

Le verdure, infatti, vengono bollite a lungo e le vitamine e i sali minerali contenuti in esse vengono quasi del tutto eliminati col calore. Dal punto di vista nutrizionale, quindi, questa preparazione non si caratterizza per particolari qualità nutritive, soprattutto se paragonato con la possibilità di offrire al bambino le verdure fresche.

Molti pediatri sconsigliano la somministrazione di un'eccessiva quantità di fibra ai neonati, tuttavia occorre considerare che sono proprio le fibre contenute negli ortaggi che permettono di mantenere le feci del bimbo morbide e di ridurre il rischio di stitichezza.

Sebbene il brodo rimanga una preparazione utile che, se ben tollerata e apprezzata dal neonato, può essere inserita nella sua dieta, esso non si distingue per particolari proprietà nutrizionali, pertanto, e il bambino lo gradisce in accordo col pediatra, è comunque possibile sostituirlo con altre preparazioni che consentano il medesimo apporto di fibre e di sostanze nutritive.

Brodo per neonati di carne: quando proporlo?

Il primo brodo per lo svezzamento è sempre a base vegetale, tuttavia più avanti, ovvero intorno al nono mese, è possibile cominciare a somministrare al bambino il brodo a base di carne. In genere si comincia con le carni bianche, e solo dopo con quelle rosse, visto che queste ultime sono considerate meno digeribili.

Il brodo di carne contiene piccole quantità di grassi e di ferro, nonché molte più proteine rispetto alla versione solamente vegetale, tuttavia esso rimane una preparazione che non apporta una quantitativo di sostanze nutritive particolarmente abbondante.

Brodo vegetale per neonato e autosvezzamento

Il brodo per la prima pappa a base di cereali è una preparazione tipica dello svezzamento di tipo tradizionale, tuttavia può essere utilizzato anche da chi segue un altro tipo di approccio o pratica l'autosvezzamento. Il brodo rappresenta una ricetta che rientra nella tradizione culinaria, tuttavia in genere viene consumato in abbinamento alle verdure (non solamente, quindi, nella sua parte liquida).

Si tratta comunque di una ricetta che, sebbene non sia essenziale per l'alimentazione infantile, può essere proposta al proprio bambino, soprattutto se viene apprezzata. In particolare, durante la stagione invernale, quando si avverte di più l'esigenza di mangiare cibi caldi, il brodo rappresenta un'ottima alternativa, a patto che sia corredato da altri alimenti che ne integrino l'assenza di sostanze nutritive.

Un brodo per svezzamento a base di verdure può quindi essere utilizzato per altre preparazioni, oppure può servire come base per proporre le classiche pappe. In alternativa, è comunque possibile presentare al proprio bambino le verdure cotte al vapore, così che esse non perdano troppe sostanze nutritive in seguito alla cottura prolungata in acqua.

Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Giuseppe Pingitore
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