Come tutti gli ormoni steroidei, il precursore degli estrogeni è il colesterolo, che viene trasformato da una serie di enzimi in diverse molecole steroidee.
Rispetto agli uomini, le donne hanno più estrogeni nel corpo: essi, infatti, sono ormonisessuali, cioè caratterizzanti un sesso: ciò significa che inducono lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari femminili.
la distribuzione dell’adipe su fianchi, natiche, cosce e basso ventre;
la chiusura delle cartilagini delle ossa lunghe, durante la pubertà;
il ciclo mestruale, in particolare la prima metà del ciclo mestruale, mentre nella seconda metà agisce il progesterone;
stimolano la produzione di muco cervicale fertile e l’accumulo di sostanze nutritive nella parete uterina, per favorire, rispettivamente, la fecondazione e l’impianto dell’embrione;
evitano l’atrofizzazione della mucosa genitale, mantenendone la vascolarizzazione e la produzione di collagene;
promuovono la sintesi di trigliceridi e delle lipoproteine ad alta densità (HDL), costituendo un agente protettivo verso aterosclerosi e malattie cardiovascolari;
stimolano le funzioni cerebrali;
favoriscono:
il processo di coagulazione sanguigna, incrementandolo;
L’estrogeno più noto è l’estradiolo (17-β estradiolo), l’ormone femminile che caratterizza tutta la vita fertile della donna. Esso è prodotto dalle ovaie a partire dal testosterone e ha un’attività circa trenta volte maggiore rispetto agli altri estrogeni.
Gli estrogeni, la cui secrezione nell’ovaio dipende dagli ormoni ipofisari FSH (l’ormone follicolo stimolante) e LH (l’ormone luteinizzante), permettono all’ovocita di maturare e all’endometrio di prepararsi all’impianto dell’eventuale embrione, qualora avvenga la fecondazione.
Il follicolo dominante, sotto lo stimolo dell’FSH, produce prevalentemente gli estrogeni (e poco progesterone). Questo picco di estrogeni determina poi il picco di LH, il quale induce l’ovulazione e la formazione del corpo luteo. Quest’ultimo, poi, produce prevalentemente progesterone, invece degli estrogeni.
Altri estrogeni sono:
l’estriolo, che aumenta in gravidanza poiché è prodotto dalla placenta;
l’estrone, che aumenta durante la menopausa e viene prodotto per trasformazione dell’androstenedione nel tessuto adiposo.
Esistono poi degli estrogeni naturali, cioè presenti nel mondo vegetale.
Alimenti ricchi di estrogeni
Gli estrogeni naturali, intesi come fitoestrogeni, sono estrogeni di origine vegetale. La loro struttura chimica è simile a quella degli estrogeni animali ed esercitano, quindi, funzioni analoghe. Gli alimenti con fitoestrogeni sono:
soia;
cereali;
noci;
leguminose;
crucifere.
Un eccessivo consumo di fitoestrogeni determina la comparsa della sintomatologia da iperestrogenismo (estrogeni alti).
Valori di riferimento
I valori normali degli estrogeni variano in base al sesso, ovviamente, e nelle donne si modificano anche in base alla fase del ciclo e all’epoca della vita.
In fase follicolare, i valori di riferimento sono:
per l’estradiolo sono 10-178 pg/ml;
per l’estrone sono 37-140 pg/ml.
In fase ovulatoria, i valori di riferimento
per l’estradiolo sono 48-388 pg/ml;
per l’estrone sono 60-230 pg/ml.
In fase luteinica, i valori di riferimento
per l’estradiolo sono 31-247 pg/ml;
per l’estrone sono 37-140 pg/ml.
In menopausa, i valori di riferimento
per l’estradiolo sono 0-30 pg/ml;
per l’estrone sono 40-350 pg/ml.
Negli uominii valori normali non subiscono variazioni e
per l’estradiolo sono 10-45 pg/ml;
per l’estrone sono 30-90 pg/ml.
Cause di estrogeni alti
Le alterazioni dei livelli normali possono avere diverse cause.
Gli estrogeni vengono assunti per trattare diverse condizioni causate dall’ipoestrogenismo (estrogeni bassi) e risolvere la riduzione dei livelli alterati di questi ormoni, che provocano:
Inoltre, gli estrogeni possono essere assunti come contraccettivo e per indurre la femminilizzazione negli individui che intraprendono il percorso di cambiamento del sesso da maschile a femminile.
Se e quali sono gli estrogenidaassumere è una decisione che spetta al medico e per alcune delle condizioni sopraelencate sono possibili diverse scelte, tra cui:
estradiolo o l’estriolo o l’etinilestradiolo per le alterazioni del ciclo mestruale;
l’estradiolo o l’etinilestradiolo o un’associazione tra estradiolo e progestinici per la carenza estrogenica;
l’estradiolo, l’estriolo, l’etinestradiol per la menopausa;
il promestriene per l’atrofia urogenitale;
l’etinilestradiolo per l’acne androgenica e l’alopecia adrogenetica;
estradiolo in associazione a progestinici per l’azione anticoncezionale.
Effetti collaterali degli estrogeni
Gli effetti collaterali degli estrogeni sono dovuti all’eccesso di questi ormoni o alla terapia ormonale sostituiva a lungo termine, e comprendono:
L’iperestrogenismo (estrogeni alti) viene trattato in base alla causa scatenante. Ad esempio, se è conseguenza:
di obesità, la terapia per ridurre i livelli di estrogeni consiste nella perdita di peso e nella somministrazione di una dieta che non contiene fitoestrogeni;
di dominanza estrogenica, la terapia consiste nella somministrazione di progesterone;