L'Unione Europea e l'Autorità Alimentare Americana (FDA: Food and Drug Administration), vista la comprovata azione mutagena e cancerogena (tumori) delle aflatossine nei confronti degli animali testati, hanno stabilito dei valori soglia negli alimenti per bovine da latte (20 µg/kg per FDA e 5 µg/kg per Unione Europea) e nel latte (0.05µg/l per FDA e 0.05µg/Kg per Unione Europea).
Si noti anche che alimenti come il mais, che ne possono contenente più di 20 parti per miliardo, non possono essere utilizzati per alimentare bestiame non ancora maturo e animali da latte, né, tanto meno, per l'alimentazione umana.
Le aflatossine si trovano anche nel latte e nei sui derivati se l'animale è stato nutrito con farine che contenevano aflatossine.
La contaminazione da aflatossine non è manifesta, quindi quello che possiamo fare per difenderci dalle aflatossine è variare il più possibile gli alimenti che mangiamo, consumando sempre quantità equilibrate e controllando periodicamente gli ammonimenti che vengono diffusi dagli Enti di controllo europei dopo le verifiche effettuate sui prodotti.