Rimedi e cura per le emorroidi
Il
trattamento delle emorroidi dipende da quanto è grave e fastidioso il disturbo.
In alcuni casi, infatti, cambiamenti nell’alimentazione o un’adeguata igiene intima possono contribuire a risolvere il problema, senza troppe complicazioni.
Alcuni
rimedi da attuare per lenire il disturbo riguardano anche una maggiore idratazione, fare bagni caldi, tamponare e trattare delicatamente la zona con appositi tessuti. A ciò si aggiunge la cura con specifici emollienti delle feci oppure l’uso di antinfiammatori o
FANS.
Se questo tipo di trattamento sintomatico non dovesse risultare efficace, nei casi di
emorroidi di 1° e 2° grado si può intervenire con la
legatura elastica.
Legatura emorroidaria: in cosa consiste l'intervento
Quando le emorroidi si ingrossano, iniziando a far avvertire dolore e fastidio con conseguente sanguinamento, occorre rivolgersi al medico con un procedimento chiamato
legatura elastica.
La
legatura elastica delle emorroidi è un intervento semplice, che viene effettuato in ambulatorio e senza anestesia.
Si utilizza un
proctoscopio, una sonda sottile e rigida che viene introdotta nell’ano mentre il paziente è posizionato su un fianco.
Si ricorre, in genere, alla legatura elastica delle
emorroidi di 2° e 3° grado e all’asportazione negli stadi più avanzati.
Come migliorare la convalescenza dopo il trattamento delle emorroidi (legatura)?
È possibile utilizzare il
paracetamolo e sedersi in una vasca poco profonda con acqua calda per 15 minuti alla volta, per alleviare il disagio. Per ridurre il rischio di
sanguinamento, evitare di prendere l'
Aspirina e altri farmaci
antinfiammatori non steroidei (FANS) per 4 o 5 giorni prima e dopo il trattamento.
Può verificarsi del sanguinamento dia 7 ai 10 giorni dopo l'intervento, quando le emorroidi cadono.
Il sanguinamento è in genere lieve e si ferma da solo. I medici raccomandano di prendere
emollienti delle feci contenenti fibre e bere più liquidi, per garantire movimenti intestinali regolari. Sforzare durante i movimenti intestinali può causare il
ritorno delle emorroidi.
Effetti collaterali post legatura emorroidaria: quali sono
Gli
effetti collaterali sono rari, ma possono comprendere:
- dolore molto forte causato dalle fasce troppo vicine alla zona del canale anale che contiene sensori dolore;
-
sanguinamento dall'ano;
- incapacità di urinare (ritenzione urinaria);
- infezione nella zona anale.
Come scegliere a quale terapia per le emorroidi sottoporsi?
La
legatura con l’elastico è considerata il
trattamento non chirurgico più efficace per le
emorroidi interne nel lungo termine.
Poiché questa terapia può essere fastidiosa e in alcuni soggetti sensibili generare una sensazione di dolore, alcune persone potrebbero non sceglierla.
La rimozione chirurgica delle emorroidi (emorroidectomia) può fornire migliori risultati a lungo termine rispetto alla legatura elastica, ma la chirurgia richiede tempi di recupero più lunghi e ha un maggior rischio di complicanze.
La terapia delle emorroidi può anche comprendere:
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Scleroterapia: utilizzata nei casi di emorroidi interne sanguinanti, è una procedura medica per cui si iniettano particolari agenti chimici nell’ano per fermare il flusso sanguigno.
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Sonda a infrarossi: viene inserita una sonda nel canale rettale, per individuare le emorroidi, col fine di eliminarle.
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Intervento chirurgico: si ricorre a questa opzione per le emorroidi di terzo e quarto grado. Soprattutto nell’ultimo caso, si ritiene necessaria l’emorroidectomia, cioè la rimozione delle emorroidi mediante asportazione. Nonostante sia più dolorosa nel post-operatorio e con tempi di convalescenza maggiori, questa procedura sembra essere la più efficace nei casi gravi e per scongiurare il ripresentarsi del disturbo.
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Sutura: il medico potrà intervenire utilizzando un particolare strumento, la suturatrice meccanica, per asportare il prolasso e mettere piccoli punti in modo più preciso.