Cosa è la dieta chetogenica?
La
dieta chetogenica è un regime alimentare che riduce in modo drastico l’apporto di carboidrati, aumentando, al contrario, le proteine e soprattutto i grassi. Lo scopo principale di questo sbilanciamento delle proporzioni dei macronutrienti nella dieta è
costringere l’organismo ad utilizzare i grassi come fonte di energia.
In presenza di
carboidrati, infatti, tutte le cellule utilizzano questi macronutrienti per ricavarne l’energia necessaria per svolgere le loro attività, ma qualora essi vengano ridotti a un livello sufficientemente basso, le cellule cominciano a catabolizzare i grassi per ricavarne energia. Si attiva, quindi, un processo chiamato
chetosi, perché porta alla formazione di molecole chiamate corpi chetonici utilizzabili anche dalle cellule nervose e dal cervello come fonte energetica al contrario dei grassi.
In genere, la
chetosi si raggiunge dopo un paio di giorni con una quantità giornaliera di carboidrati di circa 20-50 grammi, ma queste quantità possono variare su base individuale.
Le fasi in cui si articola una dieta chetogenica sono tre:
-
fase di attivazione: dura circa 48-72 ore. La riduzione dell’apporto di carboidrati fa sì che il soggetto entri in chetosi;
-
fase di attacco: per avere effetti dimagranti dovrebbe durare un minimo di 14 giorni. E’ il momento in cui avviene il consumo della massa grassa, perché l’organismo, privato del suo combustibile naturale, cioè lo zucchero, inizia ad attingere alle riserve lipidiche;
-
fase mitigata: ossia una lenta transizione verso uno stile alimentare più tradizionale e bilanciato, ma sempre con un occhio attento agli indici glicemici e al consumo di carboidrati, per un mantenimento efficace.
Occorre però fare molta attenzione: questo tipo di alimentazione ha, infatti, un grande impatto sull’organismo, tanto che nasce in origine come dieta consigliata per ridurre le crisi epilettiche nei pazienti che non rispondevano ai farmaci, soprattutto nei bambini e deve essere attuata, solo se necessario, sotto consiglio e stretta sorveglianza medica.
Dieta chetogenica: cosa mangiare?
L'aspetto più importante per raggiungere lo stato di chetosi è mangiare alimenti che non contengono carboidrati, limitare quelli che ne apportano pochi ed evitare i cibi che ne sono ricchi.
Gli alimenti consigliati sono:
- carne, prodotti della pesca e uova;
- formaggi;
- grassi e oli da condimento;
- ortaggi.
In genere, si consiglia di mantenere un'assunzione di carboidrati inferiore o uguale a 50 g/die, organizzata idealmente in 3 porzioni con 20 g ciascuna.
Quali sono gli alimenti vietati dalla dieta chetogenica?
Gli alimenti sconsigliati invece, sono:
- cereali e cibi a base di cereali come pasta, riso, pizza;
- patate, patate americane, carote;
- legumi;
- tutti i tipi di frutta eccetto piccole quantità di frutti rossi o di bosco;
- cibi ricchi di zuccheri come succhi di frutta, smoothie, gelati, caramelle;
- condimenti e salse come maionese, salsa barbecue, mostarda;
- bibite dolci, dolciumi vari, birra.
Quali sono i benefici della dieta chetogenica?
La
dieta chetogenica può avere diversi vantaggi per l’organismo, tra cui:
- facilitare il dimagrimento;
- ridurre le calorie totali;
- mantenere la glicemia e insulinemia costanti;
- aumentare il consumo di grassi a scopo energetico;
- incrementare il dispendio calorico globale per aumento dell'azione dinamico specifica e del lavoro metabolico.
Quali soni le controindicazioni?
Occorre comunque ricordare che la chetosi è una condizione tossica per l’organismo, che provvede allo
smaltimento dei corpi chetonici attraverso la via renale. I soggetti che hanno seguito questa dieta, che in genere viene proposta per periodi brevi di poche settimane, dichiarano di avere una grande energia una volta raggiunto lo stato di chetosi, ma che i giorni che precedono questo evento sono caratterizzati da nausea, stitichezza, stanchezza e difficoltà respiratorie.
Infatti, essa presenta parecchi
svantaggi, la maggior parte dei quali derivanti dai livelli di corpi chetonici presenti nel sangue, tra cui:
- aumento della filtrazione renale e della diuresi (escrezione dei corpi chetonici e delle scorie azotate);
- tendenza alla disidratazione;
- possibile effetto tossico sui reni da parte dei corpi chetonici;
- possibile ipoglicemia;
- possibile ipotensione;
Keto-influenza ovvero la sindrome legata allo scarso adattamento dell'organismo dopo 2-3 giorni dall'inizio della dieta chetogenica che comprende:
- mal di testa;
- affaticamento;
- vertigini;
- nausea leggera;
- irritabilità.
- aumento della possibilità di svenimento;
- crampi muscolari;
- stipsi;
- sensazione di palpitazioni cardiache;
- aumento del carico di lavoro del fegato, per incremento della neoglucogenesi, dei processi di transaminazione e deaminazione.
La dieta chetogenica può essere inoltre particolarmente nociva per:
- soggetti malnutriti come, ad esempio, i soggetti colpiti da disturbi del comportamento alimentare (DCA);
-
diabetici di tipo I;
- gravide e nutrici;
- chi già soffre di patologie epatiche e/o renali.
Inoltre, occorre tenere presente che non ci sono prove che, sul lungo periodo, i risultati ottenuti siano migliori e più duraturi di quelli raggiunti con una dieta bilanciata.