La cataratta è una opacizzazione del cristallino, una lente presente all'interno dell'occhio che svolge un ruolo fondamentale nella focalizzazione delle immagini sulla retina e dunque nel processo stesso della visione.
Un cristallino non più trasparente determina un calo della vista e/o sintomi visivi quali abbagliamenti, intolleranza alla luce, percezione di aloni attorno alle sorgenti luminose, percezione alterata dei colori.
Le cause della cataratta sono per lo più legate all'invecchiamento (cataratta senile) ma anche riferibili a malattie sistemiche (diabete) assunzione di farmaci (cortisonici), congenite o traumatiche.
La chirurgia della cataratta si esegue quando la cataratta causa sintomi significativi, in primis un calo sensibile della vista.
In casi particolari l' intervento di cataratta può essere eseguito per eliminare miopie molto elevate o per ampliare la profondità di alcune strutture anatomiche oculari (angolo irido corneale).
È un intervento rapido ed indolore, si esegue in anestesia locale (comunemente con gocce di collirio anestetico), dura mediamente 30 minuti e non richiede ricovero.
I risultati sono molto soddisfacenti, circa 95 pazienti su 100 migliorano la vista, in 4 su 100 la vista rimane come prima dell'intervento, ed in 1 su 100 peggiora.
Viene comunemente eseguita inserendo all'interno dell'occhio ,attraverso una incisione di circa due millimetri, una sonda che rilascia ultrasuoni in grado di frammentare ed aspirare il cristallino, per poi inserire la lente artificiale attraverso la stessa incisione .
Il recupero visivo è molto rapido (uno/due giorni) e richiede l'utilizzo di gocce per alcune settimane.
Da alcuni anni è disponibile anche un macchinario denominato Femtolaser in grado di eseguire tramite un laser robotizzato parte dell'intervento di cataratta, che richiede comunque di essere completato secondo la metodica più tradizionale nei restanti passaggi.
Inoltre sempre da alcuni anni sono disponibili lenti intraoculari multifocali o toriche (per correggere l'astigmatismo) che riescono nella maggior parte dei casi ad evitare l'utilizzo di occhiali dopo l'intervento.
È un intervento efficace e sicuro, ma non scevro da complicanze come ogni intervento chirurgico.
Circa un caso su cento può richiedere un secondo intervento chirurgico per rimediare a problematiche intraoperatorie, e circa un caso su mille può sviluppare una pericolosa infezione intraoculare denominata endoftalmite che può essere impossibile debellare e può condurre alla perdita della funzione visiva.
La perdita fisica dell'occhio è estremamente rara ( meno di un caso su 10000).
Dopo l'intervento può inoltre verificarsi:
Una sequela frequente dell'intervento di cataratta è la opacizzazione della capsula posteriore o cataratta secondaria, che può verificarsi mesi o anni dopo l'intervento e viene rapidamente curata in regime ambulatoriale con un trattamento laser.
Si dovranno instillare nell'occhio operato colliri terapeutici per alcune settimane, bisogna astenersi da rilevanti sforzi fisici per almeno 15 giorni e seguire specifiche regole di igiene e prevenzione delle infezioni.