Che cos'è l'artrodesi delle vertebre cervicali per via anteriore?
Questa procedura, permette di fissare le
ossa del tratto cervicale della
colonna vertebrale con o senza l'inserimento di impianti (cage, plate-cage, placche) metallici o non metallici. Affinché vi sia una vera e propria immobilizzazione delle vertebre contigue, è necessario che si crei una
fusione ossea, ottenuta attraverso un prelievo di cresta iliaca o di origine sintetica. Durante uno stesso intervento, è possibile agire su più
vertebre.
In quali casi si effettua l’artrodesi cervicale per via anteriore?
L'
artrodesi delle vertebre cervicali è una procedura chirurgica consigliata in casi di traumi o di deformazioni post-traumatiche o, più semplicemente, in quei casi in cui si verifica la
compressione di una radice nervosa cervicale (dovuta a formazione di
osteofiti oppure ad
ernia discale o ad entrambe queste cause). Il primo sintomo lamentato dai pazienti è rappresentato dal
dolore. Dolore che inizia al collo, per poi irradiarsi alle zone della spalla o del braccio. Al dolore, possono seguire disturbi della sensibilità sotto forma di
parestesie, ipoestesie e, più raramente, l’anestesia dell’arto.
Solitamente, la prima indicazione che viene data dai medici per alleviare il dolore è l’esercizio fisico, accompagnato dall’assunzione di farmaci e dalla
fisioterapia. Qualora i trattamenti conservativi e le soluzioni non chirurgiche non fossero risolutive o si verificasse un peggioramento dei sintomi, così come in casi seri di
spondilosi cervicale, di
osteofitosi cervicale o di
stenosi cervicale, l’indicazione del medico è solitamente rivolta all’
intervento chirurgico di artrodesi.
In cosa consiste l’intervento di artrodesi cervicale per via anteriore?
Nello specifico, il chirurgo procede all’intervento con un'incisione praticata orizzontalmente o longitudinalmente sul lato destro o sul lato sinistro del collo. Successivamente, procederà ad una
discectomia (procedura eseguita per alleviare la pressione delle
vertebre), alla quale fa seguito la fusione con innesto o l'inserimento di impianti (cage o plate-cage) fissati con viti.
L’intervento viene eseguito in regime di ricovero ospedaliero e il paziente viene sottoposto ad
anestesia generale. La durata della procedura chirurgica varia dai 20 ai 40 minuti.
In cosa consiste il decorso post-operatorio?
Dopo l’intervento, il paziente dovrà rimanere a letto per le successive 6 ore a scopo precauzionale e quindi potrà regolarmente alzarsi. Nei giorni successivi la procedura, è necessario monitorare lo stato funzionale neurologico e la guarigione della ferita, per evitare che questa possa infettarsi.
A seconda dei casi, potrà essere prescritto o meno l’uso del collare di contenzione (solitamente per 3-4 giorni) oppure il solo riposo, con l’indicazione di evitare movimenti bruschi a carico del collo.
L’intervento di artrodesi cervicale per via anteriore ha meno controindicazioni?
Malgrado non ci siano dati sufficienti in letteratura che indichino che l’
artrodesi cervicale per via anteriore sia più indicata di quella posteriore, quello su cui la comunità scientifica sembra essere in accordo è che la scelta del medico per l’uno o l’altro intervento è solitamente influenzata dall’
area in cui è localizzato il problema. Altro parametro preso in considerazione per la scelta del tipo di intervento è l'
instabilità cervicale.
L'approccio per via anteriore consentirebbe un miglior controllo della compressione midollare e quindi minori fastidi e dolori post-operatori. Malgrado ciò, questa procedura non è esente da rischi a carico dei vasi sanguigni, dei visceri e del nervo laringeo.
L’
artrodesi per via anteriore sembra avere effetti positivi anche sul decorso post-operatorio, in quanto i fastidi e i dolori post-operatori associati all'intervento sono ridotti rispetto a quelli associati all'artrodesi per via posteriore. Le possibili complicazioni di questo intervento invece, sono di tipo nervoso (
raucedine o
disfagia), vascolare (è possibile riscontrare a carico delle
arterie) o viscerale (con danni all'
esofago).