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Ano artificiale

Proctologia
Ano artificiale

Cosa è un ano artificiale?

Si tratta dell’inserimento chirurgico di uno sfintere artificiale, più precisamente dell'impianto di una valvola nel canale anale per ripristinare la corretta continenza in soggetti che soffrono per una grave insufficienza fecale. Si tratta di una procedura molto poco utilizzata e poco praticata dai proctologi.

Chi soffre di incontinenza fecale?

Secondo recenti studi la percentuale di chi soffre per incontinenza fecale è stimata tra il 7,8% ed il 18,4%, ma spesso la maggior parte dei casi non viene mai segnalata. Questo disturbo colpisce persone di tutte le età e non è una conseguenza diretta dell’invecchiamento. Le donne ne soffrono di più rispetto agli uomini (a causa di lesioni ostetriche post-parto).

L'incontinenza fecale è frequente negli uomini che hanno subito interventi alla prostata.

Quando intervenire chirurgicamente?

Questa procedura è utile per chi soffre di grave incontinenza fecale causata della mancanza di una corretta contrazione muscolare dello sfintere intestinale.

Il lavoro primario del colon è lo stoccaggio dei rifiuti fino al momento della loro l'espulsione sotto forma di feci. Questo processo richiede un delicato equilibrio di tensione e rilassamento dei muscoli, soprattutto quelli relativi al controllo cosciente dell'atto di defecazione attraverso lo sfintere.

In casi particolarmente gravi si può intervenire chirurgicamente inserendo uno sfintere artificiale che, aprendosi e chiudendosi, imita la funzione dello sfintere naturale.

Quali sono le cause di incontinenza fecale?

Le cause più comuni riguardano problemi al tono muscolare dello sfintere che ne compromettono la corretta mobilità meccanica.

Più nel dettaglio, la deficienza sfinterica può derivare da:

  • fratture pelviche
  • ricostruzione della zona uretrale
  • interventi chirurgici alla prostata
  • lesioni del midollo spinale
  • problemi al colon retto (malattia di Crohn)
  • tumore all’intestino
  • disturbi neurologici
  • conseguenze di un parto difficile

Come è fatto un ano artificiale?

Lo sfintere anale artificiale è un dispositivo impiantato sotto la pelle, molto semplice da utilizzare, che imita le funzioni di un normale sfintere anale. È formato da tre componenti:

  1. un bracciale gonfiabile
  2. un serbatoio del liquido (sacchetto)
  3. una pompa semiautomatica che collega bracciale e sacchetto
Il dispositivo viene posto sotto la pelle attraverso piccole incisioni nello spazio pelvico.

Il bracciale gonfiabile viene posizionato attorno al collo dello sfintere anale, il sacchetto dietro all’osso pubico e la pompa in una piccola tasca sotto lo scroto o le labbra.

Come funziona un ano artificiale?

Lo sfintere anale artificiale viene attivato solo sei-otto settimane dopo l’innesto, per permettere la completa guarigione dall’intervento chirurgico. Il paziente viene addestrato nell'uso del dispositivo: il bracciale anale rimane gonfiato nel suo “stato di riposo” e mantiene il canale anale chiuso grazie alla pressione, consentendo la continenza.

Quando decide di defecare, il paziente sgonfia temporaneamente il bracciale premendo la pompa, così la materia fecale viene rilasciata. Il pallone si rigonfia poi autonomamente dopo il movimento.

Procedura prima dell’intervento

È molto importante eseguire esami approfonditi prima dell’operazione per conoscere al meglio quali sono le cause dell’incontinenza e qual è lo stato di salute del paziente.

Esami fisici

  • ispezione visiva dell'ano e dell'area circostante per verificare eventuali infezioni
  • test manuale sullo sfintere per valutarne la forza
Test medici

  • Manometria anorettale: un lungo tubo con un palloncino alla sua estremità viene inserito nel retto per misurare la tenuta dello sfintere anale
  • Ecografia anorettale
  • Raggi X
  • Elettromiografia anale: piccoli elettrodi sono inseriti nei muscoli intorno all'ano per testare i nervi

Procedura dopo l’intervento

È importante che i pazienti seguano alcune importanti indicazioni dopo l’intervento:

  • restrizioni sul regime alimentare
  • assumere medicinali che blocchino la defecazione
  • assumere antibiotici per ridurre il rischio di infezioni
  • pulire frequentemente le incisioni cutanee per ridurre il rischio di infezioni
  • non fare alcun tipo di sforzo fisico
La durata media del ricovero è di 12 giorni.

Dopo circa sei/otto settimane dall’intervento, il paziente viene istruito sull'uso della pompa.

L’impianto di un ano artificiale funziona?

Questo intervento chirurgico viene eseguito con successo ormai da molti anni.

Nella maggior parte dei casi vengono ripristinate le adeguate funzioni dello sfintere ed il tasso di rimozione del dispositivo è piuttosto basso. Anche se si tratta di un’operazione abbastanza semplice, è possibile soffrire di infezioni in seguito all’intervento.

Esistono alternative all’intervento chirurgico?

Per guarire dall’incontinenza fecale, soprattutto se di lieve entità, esistono anche altri metodi:

  • cambiamenti nella propria dieta alimentare
  • assunzione di alcuni farmaci intestinali
  • rafforzamento dei muscoli pelvici attraverso la pratica di esercizi fisici specifici
Il ricorso all’impianto di uno sfintere anale artificiale deve essere l’ultima ipotesi da considerare.

Dr. Nicola Antonacci Medico Chirurgo
Dr. Nicola Antonacci
chirurgo generaleproctologo

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