Prima di sottoporsi ad un trattamento con amikacina è importante informare un medico per discutere sull’opportunità di iniziare le cure e sull’eventuale dosaggio del medicinale.
L’amikacina è utile soltanto contro i batteri, non per comuni infezioni virali.
È importante assumere questo farmaco per tutto il trattamento, affinché le forme batteriche vengano definitivamente eliminate. In caso contrario, invece, c’è il rischio che i batteri si abituino alle cure, rendendo più difficile un eventuale futuro trattamento.
Un uso eccessivo di questo antibiotico non è salutare, perché può causare una seconda infezione.
L’amikacina va utilizzata con cautela, soprattutto in pazienti anziani e neonati, i sensibili ad eventuali effetti collaterali.
È sconsigliata l’assunzione di amikacina se si soffre di:
Alcuni medicinali possono interagire con l’amikacina. È importante consultare un medico sui farmaci che si stanno assumendo prima di iniziare qualsiasi trattamento con amikacina.
Bisogna sempre assumere l’amikacina come è indicato dal medico, secondo il corretto dosaggio.
L’amikacina è somministrata tramite un’iniezione endovenosa o intramuscolare.
È raccomandato bere molti più liquidi del solito durante la sua assunzione.
In linea generale, gli amminoglicosidi possono determinare importanti effetti collaterali dose-dipendenti che aumentano con la durata del trattamento, tra cui spiccano ototossicità (amikacina) e nefrotossicità. L’assunzione di amikacina può causare diversi effetti collaterali, anche con un dosaggio nella norma.
Ecco i principali:
Alcuni di questi effetti indesiderati possono non aver bisogno di cure mediche: quando l’organismo si abitua al trattamento, infatti, potrebbero scomparire da soli.
Purtroppo alcuni effetti collaterali dell’amikacina possono presentarsi anche al termine della cura.
L’amikacina può causare danni al feto, anche se non esistono dati certi su gravidanze umane.
È stato verificato, tuttavia, un alto rischio di nefrotossicità fetale e di ototossicità dopo l'esposizione ad altri tipi di aminoglicosidi durante il periodo della gravidanza.
L’amikacina va quindi somministrata in gravidanza soltanto se non esistono altre alternative e solo se i benefici superano i rischi.
L’amikacina viene escreta nel latte materno in piccole quantità. Anche se la tossicità sistemica nel lattante è improbabile, è consigliato non allattare al seno durante l’assunzione di amikacina oppure bisogna sospendere la somministrazione del farmaco.