Cos’è la sindrome premestruale
La
sindrome premestruale (PMS, dall'inglese
Pre Mestrual Syndrome) è il nome dato ai sintomi fisici, psicologici e comportamentali che possono verificarsi nella donna nelle due settimane prima del ciclo.
È nota anche come tensione premestruale (PMT). La sindrome premestruale consiste in una varietà molto complessa, ma strettamente collegata al ciclo mestruale, di:
- sintomi premestruali
- alterazioni biologiche
- alterazioni psicologiche
La sindrome premestruale è molto difficile da diagnosticare, proprio a causa della grande varietà di sintomi che la interessano. Tuttavia, le condizioni necessarie per poter definirne la presenza sono:
- ricorrenza dei sintomi nella stessa fase di ciclo per almeno tre cicli consecutivi
- presenza di un periodo esente da sintomi (almeno sette giorni), durante la fase follicolare
- gravità e natura dei sintomi
In procinto del
ciclo mestruale, la maggior parte delle donne lamenta i classici sintomi del ciclo per lo più sgradevoli.
Il 10% circa delle donne in età fertile ha diverse ripercussioni sullo svolgimento delle normali attività proprio a causa di questi sintomi. Tuttavia soltanto il 5% presenta la sindrome premestruale in piena regola.
Chi viene colpito da sindrome premestruale
Quasi tutte le donne in età fertile presentano alcuni sintomi premestruali, ma quelle tra i 20 e i 40 anni sono più colpite.
Sintomi della sindrome premestruale
Esistono più di
100 diversi sintomi classificabili all'interno della
sindrome premestruale, ma i più comuni sono elencati di seguito.
I soggetti più a rischio non sono le ragazze al primo ciclo mestruale, bensì le donne in età avanzata, con presenza di ciclo doloroso e solitamente lungo.
Sintomi fisici della sindrome premestruale
Sintomi psicologici della sindrome premestruale
Sintomi comportamentali della sindrome premestruale
- perdita di interesse per il sesso
- alterazioni dell'appetito
- peggioramento di eventuali malattie croniche (lungo termine), come asma o emicrania
Disturbo disforico premestruale (PMDD)
Il
disturbo disforico premestruale (PMDD) è un tipo più intenso di
sindrome premestruale.
I sintomi sono simili a quelli della sindrome premestruale, ma più marcati.
Essi possono includere:
- sensazione di disperazione
- persistente tristezza o depressione
- rabbia estrema e ansia
- diminuzione dell’interesse per le attività abituali
- dormire molto di più o di meno del solito
- autostima molto bassa
- estrema tensione e irritabilità
Cause della sindrome premestruale
La
causa della sindrome premestruale non è totalmente chiara, ma c’è una serie di possibili fattori che possono contribuire ai sintomi. Ad esempio:
Sindrome premestruale causata da cambiamenti ormonali
Durante il
ciclo mestruale, i livelli di ormoni come gli estrogeni e il progesterone si alzano e si abbassano.
Si pensa che i cambiamenti ormonali siano la causa più comune della
sindrome premestruale. Il fatto che la
sindrome premestruale migliori durante la
gravidanza e dopo la
menopausa, quando i livelli ormonali sono stabili, conferma questa teoria.
Sindrome premestruale causata da cambiamenti chimici
Alcune sostanze chimiche nel cervello, come la serotonina, fluttuano durante il ciclo mestruale. La serotonina regola l’umore, quindi è possibile che le donne con bassi livelli di serotonina siano particolarmente sensibili ai sintomi della sindrome premestruale.
Bassi livelli di serotonina possono anche contribuire a sintomi come:
- stanchezza
- fame
-
insonnia (difficoltà a dormire)
Altre cause della sindrome premestruale
- obesità ( relativo accumulo di Estrogeni)
- mancanza di esercizio fisico
- stress ( che influisce sulla sostanza bianca cerebrale)
- dieta non bilanciata
Diagnosi di sindrome premestruale
Non esiste alcun test o procedura che può diagnosticare la
sindrome premestruale, ma è bene consultare il medico in presenza di sintomi particolarmente accentuati.In caso di “
disordine disforico premestruale (PMDD)”, consultare subito il medico.
Il "disordine disforico premestruale" è diagnosticato quando i sintomi dell'umore compromettono seriamente le relazioni e impediscono la normale routine quotidiana.
Cura per la sindrome premestruale
Non esiste una
cura per la sindrome premestruale, ma ci sono trattamenti che possono aiutare a gestire i sintomi in modo che non interferiscano con la vita quotidiana.Tuttavia, se la sindrome
premestruale è lieve o moderata, si consiglia semplicemente di apportare modifiche alla propria dieta e al proprio stile di vita, prima di ricorrere alle cure mediche.
Infatti, molti dei trattamenti medici possono avere effetti collaterali peggiori dei sintomi stessi.
Curare la sindrome premestruale cambiando stile di vita e dieta
- mangiare piccoli pasti più frequenti per aiutare a ridurre il gonfiore
- evitare cibi salati per limitare il gonfiore e la ritenzione di liquidi
- bere molta acqua (circa 6-8 bicchieri al giorno)
- mangiare molti carboidrati semplici ecomplessi (si trovano in alimenti come frutta, verdura e cereali integrali)
- mangiare alimenti ricchi di calcio, come il formaggio e il latte
- evitare la caffeina e alcol
- fare esercizio fisico per mezz'ora almeno cinque volte a settimana
- fare esercizi di respirazione, come yoga e pilates
Curare la sindrome premestruale con la terapia psicologica
Se si hanno sintomi psicologici, come
depressione e emotività, può essere utile parlare con uno specialista. La “terapia cognitivo-comportamentale” (CBT) è il termine per una serie di terapie che sono progettate per aiutare a risolvere problemi come
ansia e depressione.
Curare la sindrome premestruale con i farmaci
Se la sindrome premestruale è grave o si soffre di disordine disforico premestruale (PMDD), potrebbe essere necessario un trattamento medico. Tuttavia, non c’è un trattamento unico che funziona per tutti. Esiste una vasta gamma di trattamenti disponibili.
Potrebbe essere necessario provarne diversi prima di trovare quello adatto. La scelta del trattamento sarà improntata sulla gravità dei sintomi.
I trattamenti medici più comuni sono:
- farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS)
- contraccettivi orali
- farmaci SSRI: inibitori Selettivi della Ricaptazione della Serotonina , conosciuti anche come antidepressivi non triciclici ( vanno usati sotto controllo specialistico)
- Analoghi del GnRH (ormone liberante gonadotropine) : agiscono inibendo la funzione ovarica e , quindi, l’eccesso di estrogeni. Sono farmaci con molti effetti collaterali, di prescrivibilità da Centri autorizzati e , quindi non con indicazione diretta per la sindrome premestruale.
Dieta per chi soffre di sindrome premestruale
L’
alimentazione può migliorare la situazione delle donne che soffrono di
sindrome premestruale, come lo sono anche l’attività fisica e il corretto r
apporto sonno veglia.
Durante la seconda metà del ciclo è opportuno evitare di assumere: caffè, tè, coca cola, superalcolici.
Andrebbero evitati anche i cibi salati (causa di ritenzione idrica), quelli ricchi di grassi saturi (che innalzano i livelli di estrogeni), e i cibi in scatola (il glutammato in essi contenuto ha un’azione eccitante).
Una dieta sana prevede piccoli pasti (da effettuarsi varie volte durante la giornata) ricchi di frutta e verdura, per migliorare la situazione intestinale.
Infine, il pesce aiuta a diminuire il dolore addominale e la soia aiuta a mantenere ottimale il rapporto tra estrogeni e progesterone.
Non è possibile eliminare la sindrome premestruale in modo definitivo, se non dopo la menopausa e quindi la totale scomparsa del ciclo mestruale. Tuttavia, è possibile alleviarne i sintomi sottoponendosi a diverse forme di terapie o modificando il proprio stile di vita. I farmaci più comunemente utilizzati per alleviare i sintomi della sindrome pre ciclo sono:
- progesterone e progestinici
- vitamina B6
- diuretici, in caso di gonfiore e ritenzione idrica,
- pillola contraccettiva,
- farmaci per ridurre i livelli di prolattina, a base di cabergolina
- inibitori delle prostaglandine, per alleviare dolori pelvici, diarrea e cefalee
Inoltre, è possibile avere un sollievo dai sintomi più fastidiosi anche modificando l'alimentazione dello stile di vita. Pertanto in fase premestruale si consiglia di:
- eliminare caffè e sale dalla dieta
- fare pasti più volte al giorno
- assumere integratori di vitamine, calcio e minerali come il magnesio
- assumere bevande ricche di carboidrati
- fare esercizio fisico
- praticare training autogeno
Integratori per la sindrome premestruale
Gli
integratori di calcio e magnesio sono utili durante questa fase premestruale. Vanno a
ridurre gli spasmi dell’utero ed a migliorare l’umore.
Curare la sindrome premestruale con le erbe
Per il trattamento della sindrome premestruale si possono utilizzare:
- agnocasto
- angelica sinensis
- cannabis sativa e oenothera biennis
- matricale
- verbena officinalis
- rhodiola rosea
- griffonia simplicifolia
- passiflora incarnata
Quanti giorni prima del ciclo inizia la sindrome premestruale
I sintomi del pre-ciclo possono essere previsti facendo affidamento al calendario del ciclo mestruale. Tuttavia, in via generica, tendono a comparire dai sette ai dieci giorni prima del ciclo.