Cos'è il pallore
Per
pallore in viso si intende un’alterazione del solito colorito di pelle e mucose di un soggetto, visibilmente più chiaro rispetto al normale. Tale condizione clinica è in realtà il sintomo di altre patologie, prima fra tutte l’
anemia.
Grazie ad altri segni e sintomi il medico è in grado di effettuare una prima
diagnosi dello stato di salute di un soggetto e proporre le giuste
terapie. Il pallore può insorgere lentamente e in modo graduale, per malattie croniche o patologie persistenti a lungo termine oppure all’improvviso, spesso precedendo di poco lo
svenimento. Inoltre, può interessare non solo il viso, ma anche le varie parti del corpo: in quest'ultimo caso, viene definito
pallore cutaneo.
Nello specifico, il
pallore in viso è molto spesso associato alle
occhiaie nere sintomo di un'
insufficienza vascolare periferica. Come è stato descritto in precedenza, il pallore è considerato in ambito medico un
sintomo di diverse patologie, come ad esempio:
Inoltre, può essere sintomo di patologie molto gravi, come i tumori del tratto gastrointestinale, ma per poter effettuare una corretta diagnosi, è necessario effettuare numerosi controlli.
Cause di pallore
La perdita di colore in viso e nel resto del corpo è segno evidente di una ridotta circolazione del sangue nei tessuti periferici. In particolar modo, il pallore può essere causato da:
- scarsi livelli di emoglobina
- occlusione dei vasi sanguigni
- vasocostrizione
- diminuzione del sangue in circolo, come per esempio nel caso delle emorragie.
Pallore e anemia
Nel caso dell’anemia, il pallore rientra nei sintomi del
ferro basso, così come anche la
stanchezza e la sensazione di
avere sempre sonno. Chi soffre di anemia, ha una
ridotta concentrazione di emoglobina, cioè una proteina di colore rosso, costituente dei globuli rossi e responsabile del trasporto di ossigeno ai tessuti.
In genere, si parla di anemia quando l’emoglobina è inferiore a:
- 13 g/dl per gli uomini
- 12 g/dl per le donne.
Le principali cause dell’anemia sono:
Pallore e occhiaie nei bambini
Il
pallore e le occhiaie sono sintomi che associati determinano in genere una
carenza di ferro. Se a questo si aggiunge che a causa della velocità dello sviluppo bambini e adolescenti hanno spesso carenze di ferro, non sorprende che sono proprio i bambini ad essere maggiormente affetti da occhiaie e pallore.
Altri sintomi che possono indicare una mancanza di ferro nei bambini sono:
Per risolvere il problema, è necessario evitare le autodiagnosi e rivolgersi al
pediatra che eseguirà tutti i test necessari per diagnosticare il problema e l’eventuale carenza di ferro.
Infatti, non è detto che il bambino soffra di ferritina bassa: le
occhiaie e il pallore possono anche essere
sintomo di
riniti allergiche o
allergie in generale.
Rimedi per il pallore
Non esiste un vero e proprio
rimedio per il pallore, perché non è considerata una patologia in sé e per sé. La condizione è senza dubbio reversibile, trattando le malattie o i disturbi che hanno contribuito a svilupparla.
Per esempio, trattando l’anemia e seguendo una
dieta a base principalmente di ferro, accompagnando la dieta con integratori a base di ferro e
vitamina B12, è possibile ripristinare i corretti livelli di emoglobina e quindi ridare colorito al viso.
Per evitare la carenza di ferro, è consigliabile seguire una dieta varia e sana, ricca di alimenti che contengono ferro, come carni bianche, pesce, uova e legumi. Anche le carni rosse hanno alti contenuti di ferro, ma a parità di valori, le carni bianche sono molto meno caloriche.
Se si è
accertata una carenza di ferro, allora potrebbe essere necessario includere nella propria dieta gli
integratori a base di
vitamina C o consumare molti alimenti che la contengono come limoni, frutta e verdura, perché questa vitamina è un veicolo per il ferro e ne migliora l’assorbimento.
Se si è sofferto di
diarrea per qualche giorno, è necessario non solo spostare la dieta verso gli alimenti che riequilibrano il
microbiota intestinale, ma anche verso gli alimenti che contengono ferro, proprio perché la diarrea diminuisce le risorse di ferro.
Questo è doppiamente importante nei bambini che hanno avuto
i vermi o i parassiti nell’intestino, che prosciugano le risorse di ferro. Gli
integratori di ferro possono essere acquistati previa prescrizione del medico curante, perché devono essere presi solo nei casi strettamente necessari; poiché un’assunzione incontrollata può creare dei depositi di ferro all’interno del
fegato.
Come sempre, le
autodiagnosi possono solo complicare la situazione. Se si sospetta una carenza di ferro è consigliabile farsi visitare dal medico e richiedere le
analisi del sangue.