Significato di menorragia
Con il termine
menorragia si indica, ogni volta che si ha il ciclo, la presenza di
grandi perdite di sangue e dei
crampi tali per cui non è possibile svolgere le solite attività quotidiane. Se soffrite di un sanguinamento mestruale con tali caratteristiche, parlatene con il medico perché esistono molti trattamenti per la menorragia molto efficaci.
Ci sono alcuni fattori che consentono al ginecologo o al medico di capire
quando il flusso è troppo abbondante e può essere considerata una condizione seria da trattare; in questi casi si parla di sanguinamenti anomali dell'utero o menorragia.
I
segnali di un flusso anomalo sono per esempio l'utilizzo di
assorbenti (più di uno all'ora) o la durata complessiva del ciclo mestruale insieme alla quantità e alle dimensioni dei coaguli di sangue, tipico del flusso.
Menorragia e premenopausa
Un
flusso mestruale abbondante è inoltre tipico di alcuni periodi della vita di una donna, come gli
anni prima della menopausa (
menorragia premenopausa) e gli anni della
pubertà.
Anche se il sanguinamento mestruale è una preoccupazione comune tra le donne in pre-menopausa, è anche vero che la maggior parte di esse non presenta
perdite di sangue abbastanza gravi da causare la menorragia.
Complicazioni di menorragia
Le
complicazioni della menorrea possono portare ad altre condizioni mediche, tra cui:
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Anemia da carenza di ferro– In questo tipo comune di anemia, il sangue ha dei bassi valori di emoglobina, una sostanza che permette di globuli rossi di trasportare l'ossigeno ai tessuti. Questa condizione può essere il risultato di un’assunzione insufficiente del ferro.
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Dolore intenso – Insieme con l’eccessivo sanguinamento mestruale, si potrebbero avere crampi mestruali dolorosi (dismenorrea), tanto che a volte sono abbastanza gravi da richiedere la prescrizione di farmaci o di una procedura chirurgica.
Rimedi naturali per la menorragia
Se si soffre di menorragia, è importante apportare alcune modifiche alla dieta per contribuire a migliorare la vostra condizione. Ecco quindi alcuni
rimedi naturali per contrastare la menorragia:
- Consumare una dieta ricca di verdure, frutta ad alto contenuto di vitamina C, cereali integrali, legumi, pesce ad alto contenuto di oli omega-3, noci, semi e cibi ricchi di ferro come lievito di birra, germe di grano e melassa.
- Ridurre i grassi animali saturi (come carne di manzo, pollo e latticini) per sostenere una buona formazione di prostaglandina.
- Mangiare il più biologico possibile, soprattutto carne biologica. Altrimenti si corre il rischio di aggiungere ormoni, antibiotici e altre sostanze chimiche presenti nelle carni animali da allevamento intensivo che probabilmente peggioreranno la menorragia.
- Gestire al meglio le allergie e intolleranze alimentari, in quanto sono note per causare infiammazione nel corpo, che può aggravare la menorragia.
- Evitare l'alcol, poiché il suo consumo può aumentare l'infiammazione e peggiorare i sintomi.
Integratori per la menorragia
Tra i vari rimedi naturali per la menorragia, esistono anche una serie di integratori che è possibile iniziare ad assumere. Eccoli elencati:
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Flavonoidi e vitamina C – Nelle donne sane, l'integrità dei capillari diminuisce sia dopo l'ovulazione che prima del flusso mestruale. I flavonoidi e la vitamina C migliorano l'integrità capillare e hanno dimostrato di ridurre la menorragia. Inoltre, i bioflavonoidi possono occupare i siti del recettore degli estrogeni sull'utero, riducendo così l'effetto estrogeno-stimolante sull'endometrio. Questo, a sua volta, potrebbe ridurre la perdita di sangue mestruale. Pertanto, le donne con menorragia possono avere bisogno di maggiori quantità di vitamina C e bioflavonoidi rispetto alle altre. La vitamina C aiuta anche nell'assorbimento del ferro. Notare che l'integrazione della vitamina C da sola non ha dimostrato di essere efficace come il suo utilizzo in combinazione con bioflavonoidi.
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Ferro – Anche se è ben noto che l'emorragia mestruale pesante possa portare ad anemia da carenza di ferro, non è così ben noto che l'anemia da carenza di ferro può effettivamente causare o peggiorare la menorragia. La carenza di ferro può causare l'indebolimento dei muscoli dell'utero, riducendo così la capacità di questi muscoli di reprimere i vasi sanguigni, cosa necessaria per diminuire o fermare il sanguinamento. Forti emorragie possono quindi peggiorare la carenza di ferro, il che ha degli effetti sul sanguinamento mestruale, creando così un ciclo vizioso. Pertanto, è molto importante accedere all'anemia da carenza di ferro quando si trattano i pazienti con menorragia e provvedere a integrare di conseguenze le dosi di ferro necessarie.
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Vitamina A – Una carenza di vitamina A compromette la produzione di ormoni e l'attività enzimatica nelle ovaie degli animali. Anche se il meccanismo di azione della vitamina A sulla perdita di sangue durante le mestruazioni non è chiaro, essi hanno una complessa interazione con gli estrogeni. Ad esempio, la somministrazione di estrogeni ha ridotto i livelli sierici di vitamina A di questi animali. Inoltre, le donne che soffrono di menorragia sono solite avere livelli sierici di vitamina A più bassi rispetto alle donne sane.
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Vitamine B – Gli studi hanno dimostrato che una carenza di vitamine B fa sì che il fegato perda la sua capacità di inattivare gli estrogeni, che potrebbero teoricamente provocare un eccesso di estrogeni. Poiché alcune forme di menorragia sono causate proprio da un eccesso di estrogeni, l'integrazione con vitamine del gruppo B può ripristinare la capacità del fegato di metabolizzare correttamente gli estrogeni, riducendo così il flusso del periodo.
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Vitamina E – La vitamina E riduce la fragilità capillare e favorisce la produzione di prostaglandine benefiche.
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Vitamina K – Anche se una carenza di vitamina K è abbastanza rara, il suo ruolo nella produzione di fattori di coagulazione ha chiare implicazioni per il trattamento della menorragia. Tuttavia, la supplementazione di vitamina K ha anche dimostrato di eliminare l'eccessiva perdita mestruale nelle donne senza un noto disturbo della coagulazione, quindi può essere saggio includere questo in un piano di trattamento.
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Zenzero – Si ritiene che la menorragia sia dovuta ad un rapporto prostaglandina-2 alterato e lo zenzero ha dimostrato di inibire gli enzimi legati a questo rapporto alterato: prostaglandina sintetasi e cicloossigenasi.
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Albero casto – Questa può essere l'erba più conosciuta in tutta Europa per la gestione degli squilibri ormonali nelle donne. Agisce sull'ipotalamo e sulle ghiandole pituitarie. Ciò comporta uno spostamento del rapporto tra estrogeni e progesterone, contribuendo così a ridurre il flusso mestruale. L'albero casto ha anche dimostrato di inibire il rilascio di prolattina da parte della ghiandola pituitaria, in particolare quando una donna è sotto stress. Questa erba può impiegare anche 4-6 mesi per fare effetto.
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Bio-Ormoni identici – Questi ormoni prodotti in laboratorio sono derivati da ignami selvatici messicani o semi di soia e sono biologicamente identici al progesterone nel corpo di una donna. Il progesterone naturale sostituisce la mancanza di progesterone a causa della produzione ovarica insufficiente. È molte volte meno potente di un progestinico sintetico.
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Trattamento per l'ipotiroide – L'ipotiroidismo è una causa comune di menorragia. Il trattamento può includere l'ormone tiroideo o approcci naturali pertinenti.
Nonostante gli integratori non necessitino di una ricetta, è sempre consigliabile consultare un medico prima di iniziarne l'assunzione.