L'irritabilità consiste nella manifestazione di comportamenti aventi reazioni spropositate nei confronti di stimoli esterni anche di poco conto. La reazione, di solito, è quella di un'ostilità ingiustificata verso il prossimo, che si traduce poi, in modo più esteso, in una negatività generalizzata del comportamento sociale.
La sintomatologia riguarda sia disturbi psicologici che disturbi fisici.
A livello comportamentale, il soggetto irritabile manifesta:
Le manifestazioni fisiche sono:
L’irritabilità può essere una manifestazione della depressione. Tra i sintomi psicofisici è possibile riscontrare anche:
Molti dei sintomi dell’irritabilità possono portare il soggetto a non poter vivere una vita normale.
Nervosismo e irritabilità si manifestano soprattutto durante periodi particolarmente difficili e problematici che sottopongono il soggetto ad uno stress psicofisico non indifferente. A volte, una carenza di magnesio, può aumentare la stanchezza, rendendo il soggetto incapace di affrontare i problemi con serenità e facendo aumentare, di conseguenza, l'rritabilità.
In alcuni casi, irritabilità e nervosismo possono avere diverse cause, tra cui da:
Non sono rari i casi di irritabilità dovuti a soggetti che fanno abuso di sostanze come caffeina, alcol, farmaci e droghe.
Momenti "no" e i periodi stressanti sono qualcosa con cui, purtroppo, tutti abbiamo prima o poi a che fare. Esami, problemi economici, malattie, lavoro, problemi relazionali, sono alcuni dei motivi che ci inducono verso forti periodi di stress. Tuttavia, non c’è da preoccuparsi se l’irritabilità, con tutto il suo corredo sintomatologico, rimane confinata ad un determinato periodo particolarmente stressante che, una volta superato, non lascia segni sul soggetto, il quale non mostra più il quadro sintomatologico specifico.
Nel caso in cui, invece, i sintomi persistono nel tempo è da considerare il consulto di uno specialista che potrà interpretare il comportamento del soggetto e individuarne cause remote ed inconsce. L’irritabilità potrebbe, infatti, essere la punta dell’iceberg di un problame più complesso: ciò significa che l’individuo manifesta determinati comportamenti in un periodo che lo ha messo a dura prova psicologicamente, ma le vere motivazioni sono da ricercarsi nel suo inconscio.
Occorre rivolgersi ad uno specialista in grado di individuare e diagnosticare correttamente il problema.
Se le cause sono dovute ad una patologia, vengono prescritti dei farmaci specifici a supporto di una terapia psicoanalitica. Fondamentali si sono rivelati esercizi di respirazione, lo yoga, la meditazione e l’attività fisica all’aria aperta. Anche il contatto con la natura e con gli animali può essere un valido aiuto. Da non trascurare un’alimentazione sana ed equilibrata, ricca di frutta, verdura, legumi e acqua. Possono aiutare anche tisane e infusi a base di erbe calmanti come melissa e camomilla.
Un nuovo approccio del mondo occidentale nei confronti del malessere psicologico è la cosiddetta “mindfulness”. Una tecnica psicologica basata sulla presa di consapevolezza, sul proprio stato e sul vivere in un preciso momento. L’ascolto e la presa di coscienza di ogni parte del corpo, del respiro, delle sensazioni e delle emozioni provate, può essere di grande aiuto, a patto che vengano sempre messi da parte: giustificazioni, spiegazioni e giudizi su se stessi.