La visita ostetrica è un'indagine completa volta a tracciare la situazione clinica presente e passata della paziente con riguardo a malattie, anche di tipo ereditario.
Naturalmente, oltre alle informazioni di tipo clinico generale, andrà approfondita la raccolta de i dati attinenti allo stato clinico ostetrico-ginecologico della donna ed alla sua storia ostetrica: su precedenti gravidanze, eventuali aborti, a malattie infettive specifiche che possano riguardare la evoluzione di una gravidanza (tipo: rosolia, parotite, toxoplasmosi).
Si raccoglieranno notizie su eventuali farmaci presi o che si stanno prendendo informazioni dettagliate sul partner e informazioni sullo stile di vita.
Parte fondamentale della visita è anche il colloquio di tipo genetico: oltre alle informazioni ricevute dalla paziente sui suoi precedenti, è fondamentale dare informazioni approfondite sulle possibili alterazioni genetiche che possano interessare il feto e su tutte le “diagnostiche” oggi a disposizione (di tipo invasivo e non) per poter prevedere eventuali problemi del feto, indipendentemente dalle decisioni che poi vorrà prendere la donna in merito: di tale colloquio genetico dovrà restare traccia nei documenti riguardanti la donna: è importante anche dal punto di vista medico-legale.
Durante la visita ostetrica si procede poi con la rilevazione di:
La visita ostetrica può prevedere un esame clinico del seno attraverso la palpazione e l'esecuzione di un Pap test qualora la donna non lo abbia effettuato durante l'ultimo anno, il ginecologo compila una scheda (diario della gravidanza) e prescrive eventuali esami (per lo più previsti anche dal Sistema Sanitario Nazionale), anche programmando le Ecotomografie (di solito tre) previste anche per una gravidanza fisiologica e terapie che potrebbero essere necessari.
Di tutti gli esami, prescrizioni, colloqui, dovrà restare traccia nella scheda della gravidanza, sia per la donna, sia per facilitare chi la accoglierà al momento del parto.