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IUI

Ginecologia
IUI

Cos'è la IUI?

Il termine IUI deriva dall’inglese intra-uterine insemination ed indica l’inseminazione intrauterina, una tecnica di procreazione medica assistita di primo livello. Questa tecnica è molto comune nel trattamento contro l’infertilità, in particolare quando vi è la presenza di una sterilità di origine sconosciuta, alla quale non è possibile attribuire una causa.

I casi più comuni nei quali viene impiegata la IUI sono:

  • difficoltà degli spermatozoi a raggiungere l’utero;
  • impotenza;
  • vasectomia;
  • concentrazione sotto la media di spermatozoi;
  • eiaculazione retrograda, cioè all’interno della vescica;
  • patologie del tratto genitale, come ipospadia;
  • endometriosi;
  • disfunzioni ovulatorie;
  • fattori immunologici, ossia la produzione di anticorpi contro gli spermatozoi, sia da parte dell’uomo che della donna.

In generale, questo tipo molto comune di inseminazione artificiale comporta l’introduzione del seme maschile nella cavità uterina con l’impiego di un catetere, da eseguire durante il periodo pre-ovulatorio. 

Tale procedura di inseminazione assistita permette di ridurre il percorso degli spermatozoi e di favorire l’incontro, e quindi la fecondazione, tra i gameti all’interno dello stesso corpo della donna. 

IUI: la procedura

La IUI può essere di due tipi: l’inseminazione intrauterina omologa o eterologa.

La prima consiste nell’inseminazione con il liquido seminale del partner, impiegata nei casi di fertilità maschile ridotta.

La IUI eterologa invece prevede l’inseminazione effettuata con lo sperma di un donatore ed è utilizzata quando il liquido seminale maschile è totalmente compromesso. 

Come è stato descritto in precedenza, la IUI consiste in un tipo di inseminazione identico a quello naturale, ma più mirato, per aumentare le possibilità di concepimento. Infatti, sebbene il seme maschile sia inserito direttamente nell’utero, la fecondazione tra spermatozoi e ovocita avviene in modo normale nell’apparato genitale femminile

I passaggi della IUI sono essenzialmente tre:

  • controllo e stimolazione ovarica, tramite la quale è possibile stimolare le ovaie a produrre più di un follicolo e maturare fino a 3 ovociti, per aumentare le possibilità di concepimento. Prima di eseguire la fecondazione, viene eseguito il controllo dell’ovulazione, in modo da dare inizio al processo di fecondazione nel periodo più fertile della donna. Generalmente, quando 3 ovociti hanno raggiunto le giuste dimensioni, viene indotta l’ovulazione in modo farmacologico, per sfruttare il momento più adatto per l’inseminazione;
  • preparazione del liquido seminale, ottenuto tramite masturbazione in seguito a 5 giorni di astinenza. Il seme inoltre viene sottoposto ad un trattamento speciale in laboratorio che permette di identificare gli spermatozoi con maggiore motilità e volume;
  • inseminazione, eseguita dopo circa 36 ore dalla somministrazione dei farmaci per favorire la stimolazione ovarica. Il liquido seminale viene rilasciato all’interno dell’utero della donna con un catetere molto sottile, inserito nella cervice uterina

La IUI è molto semplice e indolore, molto simile ad una visita ginecologica di routine. Ma dopo la IUI, quando avviene la fecondazione? Il processo è molto rapido. Infatti, già a 2 settimane dall’inseminazione è possibile eseguire le analisi del sangue per verificare l’instaurarsi di una gravidanza

Quali sono i sintomi post IUI?

L’inseminazione intrauterina in genere non prevede complicazioni e ha dei rischi molto bassi. Le maggiori accortezze sono da ricercare nella somministrazione dei farmaci per la stimolazione ovarica, per evitare problemi come la sindrome da iperstimolazione ovarica, cioè uno sviluppo eccessivo di follicoli. 

In effetti, proprio questa condizione può causare:

È bene considerare che, in caso di stimolazione ovarica corretta e sotto controllo, la percentuale di gravidanze multiple è maggiore dell’8% rispetto ai concepimenti spontanei. 

Successi della IUI

Se sono presenti difficoltà a concepire, dopo circa 2 anni di tentativi, sicuramente ci si chiederà: ma la IUI funziona? Sebbene sia una procedura relativamente molto semplice, la IUI non offre buone probabilità di concepimento.

Per ogni ciclo di inseminazione, la percentuale di probabilità di iniziare una gravidanza in questo modo è del 10-15%. È invece il caso di passare a metodi più particolari, come la fecondazione in vitro, se non si è verificato l’instaurarsi di una gravidanza dopo 3-4 cicli di IUI. 

Quali sono i costi della IUI?

I costi della IUI variano a seconda dei cicli e del monitoraggio follicolare, ma si aggirano attorno ai 400/700 euro nelle strutture pubbliche per ciclo. 

Redazione Pazienti Redazione
Redazione Pazienti
medico generale

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