Il termine IUI deriva dall’inglese intra-uterine insemination ed indica l’inseminazione intrauterina, una tecnica di procreazione medica assistita di primo livello. Questa tecnica è molto comune nel trattamento contro l’infertilità, in particolare quando vi è la presenza di una sterilità di origine sconosciuta, alla quale non è possibile attribuire una causa.
I casi più comuni nei quali viene impiegata la IUI sono:
In generale, questo tipo molto comune di inseminazione artificiale comporta l’introduzione del seme maschile nella cavità uterina con l’impiego di un catetere, da eseguire durante il periodo pre-ovulatorio.
Tale procedura di inseminazione assistita permette di ridurre il percorso degli spermatozoi e di favorire l’incontro, e quindi la fecondazione, tra i gameti all’interno dello stesso corpo della donna.
La IUI può essere di due tipi: l’inseminazione intrauterina omologa o eterologa.
La prima consiste nell’inseminazione con il liquido seminale del partner, impiegata nei casi di fertilità maschile ridotta.
La IUI eterologa invece prevede l’inseminazione effettuata con lo sperma di un donatore ed è utilizzata quando il liquido seminale maschile è totalmente compromesso.
Come è stato descritto in precedenza, la IUI consiste in un tipo di inseminazione identico a quello naturale, ma più mirato, per aumentare le possibilità di concepimento. Infatti, sebbene il seme maschile sia inserito direttamente nell’utero, la fecondazione tra spermatozoi e ovocita avviene in modo normale nell’apparato genitale femminile.
I passaggi della IUI sono essenzialmente tre:
La IUI è molto semplice e indolore, molto simile ad una visita ginecologica di routine. Ma dopo la IUI, quando avviene la fecondazione? Il processo è molto rapido. Infatti, già a 2 settimane dall’inseminazione è possibile eseguire le analisi del sangue per verificare l’instaurarsi di una gravidanza.
L’inseminazione intrauterina in genere non prevede complicazioni e ha dei rischi molto bassi. Le maggiori accortezze sono da ricercare nella somministrazione dei farmaci per la stimolazione ovarica, per evitare problemi come la sindrome da iperstimolazione ovarica, cioè uno sviluppo eccessivo di follicoli.
In effetti, proprio questa condizione può causare:
È bene considerare che, in caso di stimolazione ovarica corretta e sotto controllo, la percentuale di gravidanze multiple è maggiore dell’8% rispetto ai concepimenti spontanei.
Se sono presenti difficoltà a concepire, dopo circa 2 anni di tentativi, sicuramente ci si chiederà: ma la IUI funziona? Sebbene sia una procedura relativamente molto semplice, la IUI non offre buone probabilità di concepimento.
Per ogni ciclo di inseminazione, la percentuale di probabilità di iniziare una gravidanza in questo modo è del 10-15%. È invece il caso di passare a metodi più particolari, come la fecondazione in vitro, se non si è verificato l’instaurarsi di una gravidanza dopo 3-4 cicli di IUI.
I costi della IUI variano a seconda dei cicli e del monitoraggio follicolare, ma si aggirano attorno ai 400/700 euro nelle strutture pubbliche per ciclo.