La tricotillomania è un disturbo di tipo ossessivo-compulsivo, che porta il paziente a tirarsi e strapparsi i capelli dal cuoio capelluto. Molto spesso, questo atto coinvolge le sopracciglia, le ciglia e altri peli del corpo.
Questo disturbo, a lungo andare, causa la comparsa di chiazze glabre soprattutto a livello del cuoio capelluto.
Il desiderio, vissuto come una necessità, di strapparsi i capelli è causato da una tensione emotiva che sfocia poi in questo atto violento contro sé stessi. Questo, infatti, è un atto di tipo ossessivo-compulsivo.
Tensione ed eccitamento precedono il momento dello strappo, per poi lasciarsi andare a sensazioni di sollievo e rilassamento. Un terzo momento è quello del senso di colpa e della frustrazione per non essere stati in grado di bloccare con la propria forza di volontà questo gesto.
La tricotillomania è molto comune nei bambini sino ai 6 anni e negli adolescenti. Molto spesso, chi soffre del disturbo in età adolescenziale può ricaderne in età adulta, se un episodio turba la normale serenità quotidiana.
Di solito, il disturbo dura un lasso di tempo limitato. Circa il 4% della popolazione ha manifestato, almeno una volta nella vita, questa mania, e pare che a esserne colpite siano soprattutto le donne.
Chi ne soffre, manifesta inoltre altre parologie, come:
ll sintomo più evidente della tricotillomania è la perdita dei capelli in zone della cute, quelle più colpite dal distacco, di solito quelle frontali.
Quali sono i movimenti consueti che anticipano lo strappo?
Tutti i soggetti che soffrono di questa mania tendono a negarla per imbarazzo.
Ovviamente, a lungo andare possono insoregere delle complicazioni, ovvero:
Come ogni mania, anche la tricotillomania si cura grazie al sostegno di uno psicotrapeuta.
Due sono i percorsi terapeutici più indicati:
Terapia cognitivo-comportamentale: mira ad individuare le cause della tricotillomania.
Terapia farmacologica: di solito è indicata per diminuire lo stato di ansia, depressione e i sintomi ossessivo-compulsivi che accompagnano la mania.