Cos’è
La
tonsillite è un’
infezione delle tonsille. Le
tonsille sono due piccole ghiandole che si trovano nella parte posteriore della gola, dietro la lingua: la funzione di queste ghiandole non è del tutto chiara, ma la ricerca suggerisce che possano aiutare a combattere le infezioni.
La tonsillite acuta è una condizione frequente specialmente nei bambini di età compresa tra i 4 e gli 8 anni, in cui le tonsille sono infiammate e ingrossate. Si accompagna talvolta a ingrossamento delle adenoidi , altre due piccole masse linfatiche collocate dietro le cavità nasali. La tonsillite acuta viene curata con antibiotici associati ad antinfiammatori.
Quando la
tonsillite diventa una condizione che si verifica ripetutamente si dice che si è trasformata in
tonsillite cronica. La tonsillite cronica influisce spesso sullo stato di salute generale, con
febbre ricorrente dovuta a continue infezioni,
apnee notturne o di
disfagia grave. In questi casi è necessaria l’
asportazione chirurgica delle tonsille detta
tonsillectomia.
Tonsillite batterica
Le tonsille trattengono, nel loro filtro, microrganismi patogeni come virus e batteri. Le tonsilliti causate da batteri sono dette tonsilliti batteriche. Un batterio che causa spesso tonsilliti è lo Streptococco (tonsillite streptococcica). In tal caso va somministrata una adeguata terapia antibiotica.
Tonsillite virale
Tuttavia la tonsillite batterica è meno frequente rispetto alla tonsillite di origine virale, cioè causata da un virus. Tra i virus che possono determinare tonsillite virale sono inclusi:
Il
periodo di incubazione (il tempo compreso tra il contagio con l’infezione e l’apparire dei primi sintomi) è generalmente di due o quattro giorni.
Cosa sono le tonsille
Le
tonsille sono due masse di tessuti molli situate nella parte posteriore della gola, la faringe. Sono composte da tessuto simile a linfonodi e ricoperte da una mucosa rosa.
Per dimensioni possono variare molto da persona a persona. Le tonsille fanno parte del sistema linfatico e hanno il compito di combattere le infezioni provenienti da virus e batteri. La loro rimozione, tuttavia, non sembra aumentare l’incidenza di infezioni.
Bisogna fare la distinzione tra
tonsille palatine e
tonsille faringee (note come
adenoidi). Le prime due si trovano sul retro della gola mentre le seconde, due anche queste, sono collocate dietro le cavità nasali.
Entrambe sono piccole masse di tessuto linfatico che agiscono come dei filtri, intrappolando germi che altrimenti potrebbero entrare nelle vie respiratorie e causare infezioni. Esse, inoltre, producono
anticorpi utili per combattere le infezioni.
Sintomi
ll principale
sintomo della tonsillite è il
mal di gola. Gli altri sintomi più frequenti sono:
- Presenza di una placca bianca o gialla sulle tonsille
- Vesciche o ulcere nella gola
- Raucedine o perdita della voce
- Mal di testa
- Mancanza di appetito
- Dolore all'orecchio
- Deglutizione dolorosa
- Difficoltà a respirare attraverso il naso
- Gonfiore delle ghiandole del collo o nella zona della mascella
-
Febbre e brividi
- Alitosi
I sintomi di tonsillite nei bambini, possono includere anche:
Soggetti colpiti
I soggetti colpiti dalla tonsillite in misura maggiore sono bambini e adolescenti di età compresa tra i 5 e i 15 anni, tuttavia chiunque può ammalarsi.
Cause
La
causa di tonsillite può essere determinata sia da virus sia da batteri, tuttavia molti casi sono virali. La tonsillite acuta è, di solito, determinata da batteri delle prime vie aeree, in particolare dallo
streptococco emolitico di tipo A.
Gli
streptococchi sono una vasta famiglia di batteri anaerobici di forma tonda (cocchi), che di solito crescono in coppie o piccole catene. Sono batteri emolitici, cioè capaci di distruggere i
globuli rossi grazie all’azione della streptolisina, una delle tossine che sono in grado di produrre.
Lo
streptococco mutans di tipo A è il principale agente patogeno della
carie dentale. Non è raro, quindi, che a essere colpiti dalla tonsillite, che è fortemente recidivante, siano i bambini e gli adolescenti che non curano adeguatamente l’igiene orale.
Contagio
La
tonsillite può essere
contagiosa. Per la tonsillite di origine virale, il contagio è più facile. La trasmissione può avvenire in aree chiuse in cui le persone stanno a stretto contatto per molto tempo, per esempio a scuola.
Il contagio si verifica attraverso il contatto fisico, per esempio dopo aver toccato la bocca, attraverso tosse o starnuti oppure condividendo posate, bicchieri o strumenti per l’igiene orale.
Di solito il periodo di incubazione, ovvero tempo che intercorre tra il contagio e la comparsa della sintomatologia, è di circa 3-4 giorni.
La tonsillite può trasmettersi da persona a persona attraverso il contatto con le mani (dopo essersi toccati la bocca con le mani contaminate), respirando goccioline trasportate nell’aria di qualcuno affetto da tonsillite che ha starnutito e condividendo utensili o spazzolino di una persona infetta.
Cure
Il
trattamento per la tonsillite dipende dalla causa. Per determinare la causa, il medico può prescrivere un test colturale dopo aver eseguito un tampone orofaringeo.
Nel caso in cui il test identificasse una
causa batterica, la terapia adeguata è a base di
antibiotici. Il trattamento va completato per evitare recidive. In alcuni casi è necessario assumere un secondo ciclo di antibiotici per curare l'infezione.
Se alla base della tonsillite vi è una causa virale, gli antibiotici non funzionano e bisogna aspettare che il corpo combatta da solo l'infezione. Per alleviare i sintomi si possono seguire i così detti “rimedi casalinghi” che includono:
- Bere liquidi caldi o molto freddi per alleviare il dolore alla gola
- Mangiare cibi liquidi o frullati
- Utilizzare un deumidificatore in camera
- Eseguire gargarismi con acqua salata tiepida
- Assumere farmaci antidolorifici e antinfiammatori.
Tonsillite: quale antibiotico
Come già detto, la
terapia antibiotica per curare la tonsillite va applicata unicamente in caso di
tonsillite batterica e non virale, perché gli antibiotici agiscono sulle infezioni batteriche ma non sono efficaci sulle infezioni virali.
In generale, si raccomanda di
portare sempre a termine il periodo consigliato di terapia antibiotica, anche nel caso in cui si noti un miglioramento in poco tempo. Terminare la terapia farmacologica, oltre ad assicurare una piena guarigione della malattia per cui è stata prescritta, fa infatti parte delle misure preventive per l'
antibiotico resistenza.
Ma
quali antibiotici usare in caso di tonsillite? Ecco alcuni consigli:
-
Penicillina – Si tratta del miglior farmaco per trattare la tonsillite batterica. Se però si risulta allergici alla penicilina, si può optare per un diverso tipo di antibiotico.
-
Claritromicina – Tipo di penicilina, assumibile in compresse.
-
Amoxicillina – Si può assumere per via orale e particolarmente efficace nel caso di infezione dovuta a Streptococco piogene.
-
Paracetamolo – Solitamente utilizzato per ridurre la febbre e il dolore. Si può assumere sia oralmente che in compressa, sciroppo o bustina. Se la febbre persiste, rivolgersi al medico.
-
Ibuprofene – Viene prescritto in bustine effervescenti e compresse per contrastare il dolore alla gola
-
Acido acetilsalicilico – Si può assumere sia per via orale che rettale. Non si deve però somministrare a pazienti con meno di 12 anni: la somministrazione di salicilati a infanti e bambini può infatti causare la sindrome di Reye, danni cerebrali e al fegato.
Cosa mangiare con la tonsillite
In caso di tonsillite, mangiare cibi e e bere bevande e fluidi che aiutano a lenire la gola. Per esempio, bere liquidi caldi come il tè o il brodo; oppure optare per dolci freddi come il gelato, lo yogurt freddo o i ghiaccioli.
Evitare sostanze irritanti come il fumo di sigaretta e profumi e prodotti per la pulizia chimica domestica che possono irritare la gola.
Come riconoscere le placche
Le placche di solito si presentano come piccole vesciche di un colore bianco tendente al grigiastro. Nella fase acuta dell’infezione sono piene di materiale purulento. Sempre presenti in caso di tonsillite sulle tonsille stesse, possono però interessare anche il palato molle e l’ugola.
Nelle tonsilliti più gravi appaiono talmente gonfie da occludere, quasi completamente, la trachea provocando l’effetto della deglutizione dolorosa.
Differenza tra mal di gola e tonsillite
Tonsillite e
mal di gola vengono spesso usati come sinonimi visto che hanno
sintomi simili. In realtà, si tratta di patologie diverse tra loro. Avere mal di gola non significa, necessariamente, avere le tonsille infiammate.
In caso di
tonsillite il mal di gola è dato sopratutto dal
dolore acuto nel momento della deglutizione, dolore causato dalle placche sulle tonsille che occludono la
trachea.
Nel mal di gola più comune, invece, si prova in genere un senso di fastidio “il raschio in gola” o si ha la sensazione di avere un corpo estraneo nella gola. Spesso c’è la presenza di tosse stizzosa. In questi casi non si tratta di tonsillite (o faringite) ma di un mal di gola che può avere origine infiammatoria batterica o virale ma anche di altra natura.
Una delle cause più comuni del mal di gola è dovuto a problemi gastrici, in particolare il cosiddetto “micro reflusso faringo-laringeo”. Questi micro-reflussi non presentano i sintomi classici del reflusso, ma sono caratterizzati da:
- Sensazione di corpo estraneo in gola (bolo faringeo)
- Necessità di raschiare la gola
- Disfonia
Il meccanismo sarebbe dovuto all’effetto dell’acido refluito sull’esofago che provoca piccole lesioni sui tessuti della laringe e della faringe. La contrazione dello sfintere esofageo superiore (muscolo cricofaringeo) è la causa del senso di costrizione alla gola e della sensazione di corpo estraneo.
La terapia non sarà quindi basata sull’utilizzo delle terapie standard con antibiotici e antiinfiammatori ma di antiacidi per medi-lunghi periodi.