La sindrome metabolica è la presenza di diverse alterazioni del metabolismo che hanno in comune l’insulino-resistenza o l’iperinsulinemia e che si manifestano contemporaneamente in un individuo e lo espongono al rischio di sviluppare malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2.
Tra queste alterazioni vi sono:
alterazioni della glicemia e insulino-resistenza, ossia resistenza all'ormone che aiuta a regolare le quantità di glucosio nell'organismo, con conseguente innalzamento dei livelli di glicemia
sovrappeso o obesità, con grasso localizzato prevalentemente a livello addominale (sono da ritenere a rischio le misurazioni della circonferenza vita superiori a 88 cm nella donna e 102 cm di circonferenza nell’uomo)
La sindrome metabolica predispone l’individuo allo sviluppo di malattie cardiovascolari, esponendolo al rischio di ischemia e ictus.
Se il paziente è affetto da sindrome metabolica o da una delle manifestazioni sopra indicate, il cambiamento immediato dello stile di vita può rallentare o persino ostacolare lo sviluppo di problemi di salute. In alcuni casi, il trattamento richiede anche l’intervento farmacologico.
Sintomi
La maggior parte delle condizioni associate alla sindrome metabolica è asintomatica.
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Tuttavia, esistono alcuni segni di sindrome metabolica a cui prestare attenzione:
circonferenza della vita
pressione arteriosa elevata
Il medico prescriverà una serie di esami utili ad approfondire la situazione e, in presenza di obesità, soprattutto se addominale, unitamente a trigliceridi alti, HDL basso e glicemia alta, porrà diagnosi di sindrome metabolica.
Se si riscontrano alti livelli di zucchero nel sangue, questi potrebbero essere un segno della comparsa del diabete, assieme a:
Le cause della sindrome metabolica sono di natura patologica e sono legate a:
sovrappeso
inattività
obesità
insulino-resistenza
Normalmente, l’apparato digerente mette in atto la trasformazione del cibo ingerito in zucchero (glucosio). L’insulina è l’ormone prodotto dal pancreas per aiutare lo zucchero a essere recepito dalle cellule per essere poi trasformato in energia. Inoltre, l’insulina esercita altre funzioni, poiché:
induce la lipogenesi (produzione dei lipidi)
determina la glicogenosintesi (sintesi del glicogeno, una molecola che funziona da riserva per il glucosio)
inibisce la glicogenolisi (scissione del glicogeno, da cui segue il rilascio di glucosio)
Nelle persone affette da insulino-resistenza, le cellule non rispondono in modo normale all’insulina e il glucosio non riesce a essere recepito dalle cellule facilmente. Di conseguenza, i livelli di glucosio aumentano nel sangue. L’aumento dei livelli di glucosio nel sangue è chiamato iperglicemia.
L’alterazione di tutti gli altri processi regolati dall’insulina causa una serie di problemi metabolici, soprattutto per quanto riguarda il metabolismo lipidico.
Fattori di rischio
I fattori di rischio della sindrome metabolica includono:
età maggiore a 40 anni (anche se dati di indagini recenti evidenziano un aumento della sindrome metabolica anche tra i bambini e gli adolescenti)
inattività fisica
obesità
insulino-resistenza
Essere affetti da sindrome metabolica aumenta il rischio di sviluppare:
diabete – se non si apportano cambiamenti al proprio stile di vita volti a controllare il peso, i livelli di glucosio continuano ad aumentare, con il rischio di sviluppare il diabete; il diabete può anche essere causa di altre condizioni, quali la sindrome post flebitica, una complicanza della trombosi venosa profonda
malattie cardiovascolari – colesterolo alto (LDL) e pressione alta possono essere fattori contribuenti all’accumulo di placche nelle arterie. Queste placche, dette placche aterosclerotiche, possono restringere le arterie, con il conseguente rischio di attacco di cuore, infarto e ictus.
Diagnosi
La diagnosi di sindrome metabolica viene effettuata quando si presentano 3 o più dei fattori di rischio che arrivano a causare tale condizione. Essi, lo ricordiamo, includono:
grande quantità di grasso localizzato prevalentemente a livello addominale
obesità
trigliceridi alti (superiori a 250 mg/dl)
pressione alta
glicemia alta (superiore a 100mg/dl a digiuno)
bassi livelli di colesterolo HDL (sono da considerare valori rischiosi al di sotto dei 50 mg/dl nella donna e al di sotto dei 40 mg/dl nell’uomo)
Trattamento
Per curare la sindrome metabolica,bisogna anzitutto ridurre il peso corporeo che causa obesità o sovrappeso aumentando l'attività fisica e sottoponendosi ad una dieta.
Se l'endocrinologo lo ritiene necessario, è possibile ricorrere all'assunzione di farmaci per ridurre la pressione arteriosa e la glicemia.
Dieta
Per curare la sindrome metabolica, è utile attenersi a una dieta sana, che può migliorare il proprio livello di colesterolo, l'insulino-resistenza e la pressione sanguigna.
In generale, una dieta sana comporta:
pochi grassi saturi, colesterolo e sale
il controllo degli zuccheri semplici, che dovrebbero provenire prevalentemente dalla frutta
buon consumo di frutta e verdura, carni magre, pesce, legumi, prodotti caseari poveri di grasso e cereali integrali.
Molti medici suggeriscono di attenersi alla dieta mediterranea, che pone l'accento su:
consumo di alimenti contenenti grassi sani (cioè non saturi, come l'olio d'oliva), consumo quotidiano di cereali (preferibilmente integrali), frutta, verdura e latticini
buon consumo di legumi, in particolare insieme ai cereali
moderato consumo di alimenti di origine animale quali pesce, carne bianca, latticini e uova
modeste quantità di carne rossa
consumo di dolci sporadico, limitato ad alcune occasioni.