La sindrome di Williams è una malattia genetica rara caratterizzata da disturbi dello sviluppo, associati, nel 75% dei casi, a cardiopatie (di solito stenosi sopra valvolare dell'aorta, SSA), ritardo psicomotorio, dismorfismi facciali caratteristici e profilo cognitivo e comportamentale specifico.
Chi è colpito da questo disturbo ha difficoltà in attività visuo-spaziali, mentre non ne ha in campi legati alla lingua parlata, alla musica e alla memorizzazione meccanica.
Fisicamente i bambini affetti da questa sindrome hanno caratteristiche specifiche:
Crescendo il viso si presenta come lungo e scarno.
I casi sono 1 su 7500-10000 persone.
La sindrome è dovuta a mancanza di materiale genetico nella regione del cromosoma 7. I geni mancanti di solito sono i Clip2, ELN, GTF2I, GTF2IRD1, e LIMK1. Gli studiosi pensano che il gene NCF1 sia legato al rischio di sviluppare o meno ipertensione nei soggetti con la sindrome di Williams; la sua assenza infatti lo riduce, mentre la sua presenta amplia la possibilità che insorga.
Quasi mai, anche se ci sono stati rari casi. Basta una copia alterata del cromosoma 7 per generarla.
Sì.