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Quinta malattia

Dermatologia Microbiologia e virologia
Quinta malattia

Cos'è la quinta malattia

La quinta malattia, detta anche eritema infettivo, è un tipo di infezione virale dovuta al parovirus B19. Viene anche chiamata megaloeritema epidemico

Questa patologia fa parte del gruppo delle malattie esantematiche, esattamente come la quarta malattia o la sesta malattia; occupa il quinto posto delle malattie esantematiche dopo:
La quinta malattia è un’infezione solitamente tipica nei bambini tra i 3 e i 15 anni di età, con un'incidenza maggiore attorno ai 4-5 anni d'età. Nella maggior parte dei casi, si manifesta durante gli ultimi mesi dell’inverno o a inizio primavera.

Dal momento che la malattia è molto diffusa, si stima che circa la metà della popolazione italiana abbia già gli anticorpi necessari a contrastarla, per cui è protetta dall'infezione. Una volta presa non ci si ammala più di quinta malattia.

Il sintomo principale della quinta malattia è un caratteristico sfogo rosso acceso (esantema) sulle guance.

Sintomi della quinta malattia

La quinta malattia generalmente inizia a manifestarsi nelle prime due settimane dopo che il bambino è stato esposto al parvovirus B19.

Il più tipico sintomo della quinta malattia è quello del volto schiaffeggiato (infatti, la quinta malattia è anche chiamata malattia dello shiaffo), dal momento che il viso appare rosso come se il bimbo avesse preso dei ceffoni sul volto; l'eruzione tende poi a estendersi su braccia e gambe e, più lievemente sul tronco.

Gli altri sintomi della quinta malattia tendono a seguire tre stadi distinti.

Il primo stadio è generalmente caratterizzato da lievi sintomi, simili a quelli dell’influenza, come:
In molti casi, i tre stadi non si presentano o sono così lievi da essere notati a malapena. Durante il primo stadio dei sintomi, il bambino è molto contagioso.

Nel secondo stadio, tra i 3 e i 7 giorni dopo l’inizio dei sintomi, il bambino sviluppa uno sfogo rosso acceso su entrambe le guance. Questo sfogo si nota particolarmente alla luce del sole. 

Il terzo stadio dei sintomi generalmente inizia dopo 1 o 4 giorni dopo la comparsa dell’eritema.

Durante questo stadio, lo sfogo si diffonde generalmente sul torace del bambino, sullo stomaco, sulle braccia e sulle cosce. L'esantema è composto da maculo-papule grandi, poco rilevate, confluenti, dapprima di colore rosso e in seguito bluastro, fino a scomparire.

Lo sfogo di solito ha un aspetto sopraelevato, che somiglia alla trama del pizzo e può causare fastidio e prurito, inoltre potrebbe notarsi di più dopo aver eseguito dell’esercizio fisico oppure se il bambino si è accaldato o è in ansia o è stressato.

A questo punto, il bambino non dovrebbe essere più contagioso e potrebbe ritornare alle normali attività quotidiane. Lo sfogo dovrebbe quindi scomparire dopo pochi giorni. In casi rari può durare più di 4 o 5 settimane.

L’esposizione al sole non è favorevole perché le eruzioni della pelle si arrossano di più, peggiorando inoltre il prurito già fastidioso.

Cause della quinta malattia

La principale causa della quinta malattia è il parovirus B19, un virus che si trasmette per via aerea e che si diffonde per lo più nello stesso modo del virus del raffreddore e dell’influenza.

Il parovirus B19 può diffondesi attraverso colpi di tosse o starnuti che rilasciano piccole goccioline o droplets di saliva contaminata che sono poi respirate da un’altra persona.

È molto difficile prevenire la diffusione del virus, in quanto le persone sono più contagiose prima del manifestarsi dei sintomi e non sono consapevoli del fatto di essere infette.

Una volta che si è stati infettati, si dovrebbe sviluppare l’immunità alla malattia per tutta la vita. L'incubazione della malattia va generalmente da una settimana fino a 10 giorni, ma in rari casi può essere anche di 2 o 3 settimane.

Si è contagiosi solo nei giorni immediatamente prima che compaiano i classici sintomi, per cui risulta essere difficile isolare il malato dagli altri, dal momento che ancora non si è consapevoli di aver contrato la malattia.

Le regole per la prevenzione sono comunque le stesse dell'influenza: lavarsi accuratamente le mani, non mettere le mani non lavate in bocca e utilizzare fazzoletti di carta usa e getta.

Il bambino che ha contratto la quinta malattia può uscire e andare all'asilo, a scuola, al parco e avere contatti con altri bambini perché ormai, una volta che si è capito di quale malattia si tratta, non è più contagioso.

Quinta malattia negli adulti

Il più comune sintomo della quinta malattia negli adulti è il dolore e la rigidità articolare di:
  • Mani
  • Ginocchia
  • Polsi
  • Caviglie.
Altri sintomi, come l’insorgere di febbre e mal di gola, sono rari.

Nella maggior parte delle persone, i sintomi della quinta malattia scompaiono in una o tre settimane, sebbene un adulto su cinque presenti episodi di dolore e di rigidità muscolare per diversi mesi.

Quinta malattia in gravidanza

La malattia di solito non è un problema per le donne in stato di gravidanza, anche perché la metà di queste risulta perlopiù immune al parovirus B19 e dunque sia loro che il bambino sono protetti dal virus.

Anche le donne in gravidaza non immuni non sviluppano complicazioni gravi dopo aver contratto la quinta malattia; come negli adulti, l'eruzione cutanea risulta molto leggera e anche sul feto non vi sono complicanze.

In rarissimi casi, il feto potrebbe iniziare a soffrire di anemia, con il rischio per la madre di incorrere in aborto spontaneo, ma tale evenienza si verifica in meno del 5% dei casi e con una maggiore incidenza nelle donne che si trovano all'interno della prima metà della gestazione.

Ad ogni modo, è opportuno non entrare in contatto con malati che stanno attraversando la quinta malattia, per scongiurare ogni rischio.

Cura della quinta malattia

Non esiste una vaccinazione per la quinta malattia e, per la maggior parte delle persone, l’infezione si manifesta generalmente in forma lieve, che guarisce velocemente senza il bisogno di particolari cure.

La cura per la quinta malattia prevede quinti una serie di tecniche di automedicazione che si possono usare per alleviare i sintomi e sono:
  • Antidolorifici – Gli antidolorifici usati per alleviare i sintomi, come temperatura corporea alta, mal di testa e dolore articolare
  • Antistaminici – Gli antistaminici possono essere usati per alleviare i sintomi del prurito. Alcuni antistaminici non sono disponibili per i bambini di età inferiore a 2 anni
  • Crema idratante – Un altro modo per lenire il prurito
  • Bere molta acqua e riposarsi – Aiuta ad alleviare i sintomi del mal di gola e della febbre
  • FANS – I cosiddetti FANS, ossia farmaci antinfiammatori non steroidei, alleviano i dolori e la rigidità muscolari
  • Antiepiretici – Vanno assunti antipiretici se la febbre sale eccessivamente.
Il decorso della malattia richiede solo un po' di pazienza; i sintomi generalmente scompaiono in una decina di giorni, ma se la pelle è esposta a sole, freddo intenso o sforzi fisici, può protrarsi anche per 2-3 settimane.

Rimedi naturali per la quinta malattia

I rimedi naturali per la quinta malattia forniscono conforto per i sintomi e aiutano a il sistema immunitario a combattere il virus. Essi includono:
  • Aceto di sidro di mele – Anche se di natura acida, in realtà aiuta ad alcalinizzare il corpo. Quando è in uno stato più acido, il corpo non combatte bene la malattia e il dolore è più evidente. Un ottimo tonico all'aceto di mele può essere fatto per aiutare contro la febbre, mal di gola e dolori articolari. Il tonico è particolarmente utile al mattino e prima di andare a dormire.
  • Bagno al bicarbonato di sodio – I bagni di bicarbonato di sodio sono calmanti per tutti i tipi di malattie. Durante la fase di eruzione della quinta malattia, un bagno di bicarbonato di sodio può alleviare il prurito e il dolore che può accompagnare l'eruzione cutanea. Basta aggiungere una tazza di bicarbonato al bagno caldo.
  • Bagno al sale Epsom – Fornisce al corpo un extra di magnesio, che rilassa il corpo. I bagni di sale Espom sono comunemente usati per alleviare il dolore alle articolazioni di tipi diversi. 
  • Radice di astragalo – Le capsule di radice di astragalo possono essere utilizzate durante la malattia per supportare il sistema immunitario. Può anche essere aggiunta a zuppe o piatti di riso.
  • Vitamina C – La vitamina C è un antiossidante che ha proprietà antivirali.
  • Vitamina D – Se il tempo lo consente, alcune quantità modeste di sole daranno al corpo l'opportunità di produrre vitamina D:. Se il tempo non lo consente, un integratore di vitamina D può essere usato invece per il supporto immunitario.
  • Zinco: Lo zinco è un'altra vitamina necessaria per la funzione immunitaria.
Fornire al corpo sostanze nutritive di alta qualità lo aiuterà a far fronte alle malattie e a guarire in modo più efficiente. Frutta e verdura sono cibi meravigliosi quando il corpo sta combattendo un virus.

I latticini tendono ad aumentare la produzione di muco e dovrebbero essere evitati, specialmente se la congestione è un sintomo fastidioso. L'olio di cocco extra vergine è un potente alimento antivirale

Gli zuccheri è meglio evitarli o ridurli al minimo durante il corso di un virus. Tendono a promuovere l'infiammazione, che peggiorerà il dolore, specialmente se il dolore alle articolazioni accompagna la quinta malattia.
Dr. Cosimo Moccia Medico Chirurgo
Dr. Cosimo Moccia
Specialista in igiene e medicina preventivapneumologo

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