Cosa è l'osteopenia?
L’
osteopenia è un disturbo generato dalla diminuzione della densità minerale ossea, con un conseguente indebolimento delle ossa, esposte così a
fratture.
Si manifesta nei pazienti intorno ai 50 anni di età, soprattutto, nelle donne durante la
menopausa, quando si assiste a un calo di ormoni deputati all’equilibrio del metabolismo osseo.
Quali sono le cause dell'osteopenia?
Le
cause dell’osteopenia sono molteplici, tra queste:
- l’invecchiamento, con l'incapacità dell'apparato scheletrico di assimilare correttamente minerali fondamentali, come il calcio e il fosforo;
- componente ereditaria;
- abuso di fumo e di alcol;
- assunzione di particolari farmaci (tra questi, ad esempio, i chemioterapici);
- l'ipertiroidismo;
- alimentazione scorretta;
- calo di estrogeni nelle donne (menopausa) e di testosterone nell’uomo (andropausa);
- sedentarietà e scarsa attività fisica;
- obesità.
Osteopenia: che esami fare?
L’
osteopenia si diagnostica con l'esame della densitometria ossea (DEXA), che rileva la densità minerale all’interno delle ossa.
Si tratta di un esame indolore, che sfrutta l'azione dei raggi X.
Valori bassi dell'esame indicheranno la presenza di osteopenia oppure di osteoporosi.
Qual è la differenza tra osteopenia e osteoporosi?
Quando si evidenzia una leggera riduzione di BMD (dall'inglese,
Bones Mass Density),
parliamo di osteopenia, mentre una elevata riduzione porta all'
osteoporosi.
La densiometria ossea fornisce un punteggio, denominato
T-score, che serve a misurare la densità ossea per segnalare eventualmente l'osteopenia e l'osteoporosi.
Se il punteggio T-score è tra -1 e -2,5 si tratta di osteopenia. Se, invece, è uguale o più basso di -2,5, è osteoporosi.
Osteopenia: come si cura e cosa fare?
Per bloccare o rallentare la riduzione dei minerali nelle ossa,
lo specialista di riferimento è il reumatologo che saprà indicare la terapia più adatta. Questa potrebbe prevedere:
- alimentazione sana, soprattutto ricca di calcio;
- corretta idratazione;
- limitare l'alcol;
- esporsi correttamente alla luce solare;
- rinuncia al fumo e cambiamento nello stile di vita generale;
- attività fisica, per fortificare i tessuti ossei (esercizi posturali, jogging, esercizi con i pesi o camminate da eseguire con costanza possono essere utili);
- terapia farmacologica (da valutare con lo specialista);
- integrazioni di vitamina D o di calcio.
Questi accorgimenti possono essere anche utili a prevenire l'osteopenia.
Cosa mangiare in caso di osteopenia?
Una corretta alimentazione può costituire un supporto nel trattamento della condizione. Una dieta per l'ostepenia potrebbe prevedere il
consumo di alimenti ricchi di calcio e vitamina D, come:
- Latte e derivati (latticini).
- Pesci (salmone e sgombro) e frutti di mare.
- Gamberi.
- Verdure (broccoli, cavolfiori).
- Pinoli, sesamo e mandorle.
Quando l'osteopenia è femorale
L’
osteopenia femorale è una delle forme più comuni di riduzione della densità ossea.
Colpisce in primis persone dopo i 50 anni, con prevalenza fra le donne, a causa dei cambiamenti ormonali dovuti alla menopausa.