Cos'è la sacroileite
La
sacroileite è l’
infiammazione di una o di entrambe le articolazioni sacro iliache, cioè di quelle articolazioni che si trovano nella parte bassa della schiena e congiungono l’osso sacro e il
bacino (osso iliaco).
Non è una condizione molto semplice da diagnosticare, in quanto le zone colpite dal dolore spesso sono le stesse che interessano anche altri disturbi, per esempio la
disfunzione sacro iliaca.
Sintomi della sacroileite
Tra i
sintomi principali della sacroileite c’è sicuramente il
dolore articolare, in fondo alla schiena e ai glutei.
Il
dolore articolare può essere anche avvertito:
- all’inguine;
- alle cosce o alle gambe;
- quando ci si stende a letto;
- quando si cammina
- quando si corre.
- quando si fanno le scale.
Un altro sintomo dell’infiammazione può essere la comparsa di febbre.
Cause della sacroileite
Ci sono diverse
ragioni che possono scatenare l’infiammazione all’articolazione sacro iliaca.
Tra le
cause principali si possono menzionare:
- Traumi
-
Osteoartrite, una patologia che causa problemi al funzionamento e all’elasticità della cartilagine
-
Spondilite anchilosante, una peculiare forma di artrite cronica che agisce infiammando la colonna vertebrale
- Alterazioni delle articolazioni sacro iliache in seguito a gravidanza
- Infezioni di una delle due articolazioni, con la possibilità che dipendano dallo Stafilococco
- Infiammazioni alle vie urinarie
Sacroileite: terapia fisica ed esercizi
Una
terapia riabilitativa può essere utile per migliorare il dolore provocato dall’infiammazione.
Alcuni
esercizi potrebbero prevedere, per esempio:
- un allungamento della muscolatura lombare;
- il rafforzamento dei muscoli limitrofi alle articolazioni sacro-iliache;
- lo stretching.
In ogni caso, è opportuno consultare un fisioterapista.
Diagnosi
Come accennato in precedenza, la
sacroileite non è facile da diagnosticare, dunque, per farlo potranno essere necessari:
-
Esame obiettivo: mirato principalmente all’esecuzione, da parte del paziente di alcuni movimenti fisici volti a comprendere l’intensità con cui si avverte il dolore, in determinate parti del corpo.
-
Diagnostica per immagini: radiografia e risonanza magnetica, volte ad osservare eventuali danni alle articolazioni sacro iliache e/o altri problemi articolari
-
Analisi del sangue: per analizzare eventuali infiammazioni in corso.
Sacroileite: cure
La
cura per la sacroileite può prevedere vari trattamenti, per
alleviare il dolore causato dall’infiammazione.
Tra questi:
- Riposo
- Esercizio fisico
- Impacchi di ghiaccio caldi e freddi
- Fisioterapia e terapie fisiche (eseguite con apposite apparecchiature)
- Magnetoterapia
- Somministrazione di FANS (farmaci antiinfiammatori non steroidei)
- Radiofrequenza
- Intervento chirurgico, nei casi molto gravi
In ogni caso, è importare fare attenzione all’atteggiamento della postura e al modo in cui ci si riposa, non svolgendo attività che possono acuire la percezione del dolore nelle zone interessate dalla sacroileite.
Cosa non fare
Un modo per alleviare il dolore potrebbe essere non fare le scale, non correre, non stare troppo tempo in piedi o seduti e non assumere atteggiamenti posturali scorretti.
Come dormire
Cambiare posizioni per dormire potrebbe aiutare ad alleviare il dolore causato dalla sacroileite.
Si può provare a dormire su un fianco, oppure a mettere un cuscino in mezzo alle gambe.
Sacroileite bilaterale
La
sacroileite bilaterale si verifica quando l’infiammazione interessa entrambe le articolazioni sacro iliache.
Generalmente, però, interessa soltanto un lato.
Quanto dura la sacroileite?
La
durata dell’infiammazione dipende dai singoli soggetti.
Seppur non sia semplice da diagnosticare, è sempre opportuno il consulto di un esperto (in reumatologia), così da trattare la patologia e il dolore.
Invalidità da sacroileite
Come accennato, la sacroileite può comporta dolori articolari nei soggetti colpiti.
Chi soffre di
dolori alle articolazioni causati da patologie reumatiche può ottenere il riconoscimento dell’invalidità civile (
Legge 104), ma la percentuale minima per l’invalidità è del 33%. In ogni caso, è bene consultare l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale.