Cos’è l’infertilità maschile
L’arrivo di un bambino rappresenta per una coppia il coronamento di un sogno che, in alcuni casi, può essere precluso a causa dei
problemi di infertilità.
Si stima che circa il 15% delle coppie abbia
difficoltà a concepire, nonostante rapporti regolari non protetti; in un terzo dei casi, la causa risiede nella
sterilità maschile. La
fertilità maschile è legata alla quantità e alla qualità dello sperma prodotto. Di conseguenza, se si produce
poco sperma o se è di bassa qualità, la fecondazione sarà molto difficile, se non impossibile.
Le persone con problemi di infertilità presentano infatti uno
sperma liquido e poco denso. Questo accade perché l’eiaculato maschile è costituito da
spermatozoi e da liquido seminale prodotto dalle vescicole seminali, dalla prostata e dalle ghiandole bulbo-uretrali;
pertanto, uno
sperma trasparente è indice di un numero più basso del normale di spermatozoi.
Cause dell’infertilità maschile: quali sono?
Perché un uomo sia fertile, è importante che lo sviluppo delle gonadi durante la pubertà avvenga correttamente, grazie alla produzione di
testosterone. Oltre a dover produrre una quantità adeguata di spermatozoi, è importante che siano dotati della
motilità necessaria a raggiungere e fecondare la cellula uovo.
Sono diverse le
cause dell’infertilità maschile:
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Difetti genetici - Le cause genetiche possono essere responsabili della scarsa produzione di sperma. Di particolare rilevanza clinica è la sindrome di Klinefelter, in cui l’uomo presenta due cromosomi X e uno Y. Questa sindrome si caratterizza per un non corretto sviluppo delle gonadi, che quindi producono poco sperma.
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Varicocele - È la dilatazione delle vene testicolari. Costituisce una causa comune di infertilità, probabilmente legata a difetti nella regolazione della temperatura a livello testicolare. Questa condizione può essere trattata così da ripristinare la normale produzione di spermatozoi.
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Infezioni - Alcune infezioni possono essere alla base dell’infertilità maschile o anche bloccare il regolare transito degli spermatozoi. Tra le infezioni più comuni occorre menzionare l’epididimite, l’orchite e le malattie sessualmente trasmissibili, come la gonorrea.
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Criptorchidismo - In alcuni uomini si verifica la mancata discesa del testicolo dalla cavità addominale al sacco scrotale, che normalmente accoglie il testicolo.
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Squilibri ormonali - L’infertilità può essere la conseguenza della mancata produzione di ormoni da parte dei testicoli o di altre ghiandole, come l’ipotalamo, l’ipofisi e le ghiandole surrenali.
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Anticorpi contro gli spermatozoi - Per motivi non ancora chiari, il sistema immunitario può arrivare ad attaccare cellule dello stesso corpo, come ad esempio gli spermatozoi.
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Tumori - Un tumore ai testicoli o alle ghiandole responsabili della produzione di ormoni androgeni può determinare infertilità maschile.
Molto spesso, anche la chemioterapia oncologica può essere causa di infertilità.
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Farmaci - L’assunzione prolungata di testosterone, di anabolizzanti steroidei o di alcuni farmaci antifungini può portare a una riduzione della fertilità.
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Fattori ambientali vari - L’esposizione ad alcune radiazioni e il contatto con metalli pesanti e sostanze chimiche tossiche possono avere conseguenze sia sulla quantità sia sulla qualità dello sperma.
Sintomi dell’infertilità maschile
Nella maggior parte dei casi, non si notano
sintomi dell’infertilità maschile; il segno più evidente è sicuramente l’impossibilità di concepire un figlio.
Tuttavia, è possibile individuare alcuni
segnali e sintomi associati all’
infertilità:
- difficoltà durante l’eiaculazione, ad esempio con la produzione di uno scarso volume di eiaculato;
- dolore e gonfiore a livello dei genitali;
- riduzione dei peli sul corpo e in viso, a causa di squilibri ormonali.
Rimedi per l’infertilità nell'uomo: quali i più validi?
Migliorare il proprio stile di vita e la propria alimentazione sono sicuramente due aspetti fondamentali su cui dover intervenire, per
normalizzare la produzione di spermatozoi. Se si desidera concepire un bambino, occorre aumentare la frequenza dei rapporti sessuali, soprattutto in corrispondenza del
periodo di maggiore fertilità della donna, ossia durante l’ovulazione.
Sono inoltre disponibili numerosi
integratori per l’infertilità maschile, come:
- Nigella sativa
- Coenzima Q10
- Acido folico
Tuttavia, è bene precisare che sono necessari ulteriori studi per valutare il reale impatto di questi prodotti.
Cure per l’infertilità
Non sempre si riesce ad individuare una causa precisa del disturbo. Comunque, sono disponibili diversi
trattamenti per l'infertilità maschile:
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Intervento chirurgico - Utile per la correzione del varicocele o per problemi al dotto deferente.
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Trattamento antibiotico - È necessario se si è dinanzi a un’infezione a livello dell’apparato riproduttivo.
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Trattamento ormonale e farmacologico - Il medico può consigliare questo trattamento se la causa dell’infertilità maschile è legata a una forma di squilibrio ormonale.
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Tecniche di riproduzione assistita - Lo sperma può essere prelevato attraverso una normale eiaculazione o aspirato chirurgicamente, per poi essere inserito all’interno dell’apparato riproduttivo della donna o anche utilizzato per effettuare una fecondazione in vitro.
Le difficoltà legate al concepimento possono causare stress psicologico e depressione, pertanto anche l’intervento di uno psicologo può essere prezioso.