Cos'è la fibromialgia
La
fibromialgia è una malattia multifattoriale che causa
alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale.
I numerosi studi volti a capire le cause della fibromialgia hanno documentato
alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale, cioè di quelle sostanze di fondamentale importanza nella comunicazione tra le cellule nervose: la fibromialgia può quindi essere considerata essenzialmente una
patologia della comunicazione intercellulare.
La fibromialgia è stata
precedentemente nota come fibrosite. I tessuti coinvolti non sono accompagnati da infiammazione, pertanto la fibromialgia, nonostante potenzialmente invalidante,
non sviluppa danni o deformità del corpo.
La
fibromialgia, inoltre, non causa danni agli organi interni del corpo. In queste malattie, l'infiammazione dei tessuti è la causa principale di:
- dolore;
- rigidità;
- sensibilità dei tendini delle articolazioni e dei muscoli.
Sintomi della fibromialgia
Ogni
paziente con fibromialgia ha
sintomi unici e uno qualsiasi di tali sintomi può verificarsi
saltuariamente e in diverse combinazioni. I più rilevanti
sintomi di fibromialgia includono:
- dolore;
- rigidità;
- sensibilità dei tendini e articolazioni;
- sonno agitato;
- sensazione di spossatezza al risveglio;
- stanchezza cronica.
E, ancora:
Il più evidente segno della fibromialgia è il dolore che di solito colpisce collo, glutei, spalle, braccia e la parte superiore della schiena e del torace. Il dolore può poi essere accentuato da:
- rumore al tocco dell'articolazione;
- cambiamento di intensità del tempo;
- stress emotivo.
Cause della fibromialgia
La
causa della fibromialgia non è nota, anche se molte ricerche hanno rilevato:
- alterazioni dei neurotrasmettitori a livello del sistema nervoso centrale;
- livelli elevati di un segnale chimico nervoso, chiamato sostanza P;
- fattore di crescita nervosa nel liquido cerebro-spinale.
I livelli della
serotonina chimica del cervello sono relativamente bassi nei pazienti con fibromialgia.Alcuni
studi sul dolore nella fibromialgia hanno suggerito che il
sistema nervoso centrale può essere in qualche modo
supersensibile.
Gli scienziati hanno constatato che sembra esserci un
disturbo diffuso della percezione del dolore nei pazienti con fibromialgia. Inoltre, i pazienti con
fibromialgia hanno una
compromissione della fase del sonno non-REM, (che probabilmente, almeno in parte, spiega la caratteristica comune di svegliarsi stanchi).
L'insorgenza della fibromialgia è stata associata a:
- disturbi psicologici;
- traumi;
- infezioni.
Chi è colpito da fibromialgia
La
fibromialgia colpisce prevalentemente le
donne di età compresa tra i 35 e i 55 anni di età. Meno comunemente, la fibromialgia può colpire anche gli uomini, i bambini e gli anziani.
Diagnosi di fibromialgia
La
diagnosi di fibromialgia è basata sui criteri dell'
American College of Rheumatology che prevedono: la
presenza di dolore muscoloscheletrico diffuso (cioè che interessa entrambi i lati del corpo sia nella parte superiore che inferiore e che coinvolge tutta la colonna vertebrale)
da almeno 3 mesi.
Occorre sottolineare l'importanza della
diagnosi differenziale in considerazione del fatto che la fibromialgia è una sindrome e
molti dei sintomi sono aspecifici, così come l'importanza della
individuazione di una eventuale patologia associata alla fibromialgia.
Per tale ragione si consiglia di sottoporre il paziente con sospetto di fibromialgia a un
controllo laboratoristico che preveda esami, come:
- VES
- PCR
- ANA test Emocromo con formula CPK
- Test della transaminasi per anticorpi anti-EBV e anti-HCV, TSH, FT4.
Cura della fibromialgia
Per quanto riguarda la
terapia farmacologica per fibromialgia, la grande novità è stata l'introduzione dei
farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina utilizzati primariamente come
antidepressivi, ma che si è poi visto essere estremamente efficaci su alcune delle manifestazioni della
fibromialgia, in particolare sulla
astenia e sull'
insonnia.
Da ricordare anche l
’importanza dei sali di magnesio che rivestono un ruolo essenziale nel
metabolismo muscolare, non tutti i prodotti in commercio sono però ugualmente efficaci in quanto alcuni hanno uno scarso assorbimento.
Altri
farmaci utilizzati nella terapia della fibromialgia sono:
- antiepilettici;
- analgesici centrali;
- antiparkinsoniani;
- farmaci antidepressivi;
- farmaci inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina.
Per quanto riguarda invece la
terapia non farmacologica si può affermare che un radicale cambiamento nella
prognosi della fibromialgia è stato ottenuto grazie alla
terapia di rilassamento muscolare profondo.
La terapia di
rilassamento muscolare è basata sulle tecniche analogiche ericksoniane, definite "a breve termine" per la rapidità con la quale permettono di ottenere il risultato. Sono
tecniche di derivazione psicologica che inducono il rilassamento muscolare riducendo l'iperattività neurovegetativa alla base della fibromialgia.
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