L’esofago di Barrett consiste in una alterazione del normale tessuto che riveste l’esofago, che viene sostituito con un epitelio simile a quello che tappezza internamente le pareti dello stomaco o del duodeno (tratto iniziale dell’intestino tenue). Questa alterazione rappresenta un meccanismo di difesa spontaneo alla malattia da reflusso gastro-esofageo.
La causa è dovuta alla malattia da reflusso gastroesofageo.
L'esofago di Barrett di per sé non presenta sintomi. Il reflusso acido che provoca tale patologia porta a sintomi di bruciore di stomaco.
L'esofago di Barrett può essere diagnosticato con una endoscopia e una biopsia esofagea.
La terapia si basa sui farmaci antisecretori che inibiscono la secrezione acida.
La gravità dell'esofago di Barrett non dipende dalla sintomatologia ma dalla potenziale evoluzione verso l’adenocarcinoma (tumore dell'esofago), qualora non venga adeguatamente trattato.
Quando la endoscopia mostra alterazioni cellulari che possono portare al cancro si instaurano diverse modalità di trattamento. Se sono presenti lievi alterazioni cellulari (basso grado di displasia) può essere sufficiente il monitoraggio periodico con esami endoscopici ogni 12-36 mesi.
Nel caso di displasia di grado elevato, può essere necessario asportare o distruggere il tessuto anomalo: