L'ascesso polmonare è un processo infiammatorio suppurativo localizzato al polmone causato da un’infezione microbica con conseguente formazione di cavità contenenti residui necrotici e/o pus. L’ascesso polmonare e la polmonite necrotizzante sono manifestazioni diverse di un analogo processo patologico infettivo/infiammatorio.
Un ascesso polmonare può essere difficile da trattare e può essere pericoloso per la vita.
Gli ascessi polmonari possono essere singoli o multipli, acuti o cronici. In base all’eziologia, sono invece definiti primari se di origine infettiva e causati da aspirazione o polmonite in un ospite sano; secondari, se causati da una condizione preesistente, come complicanza di altra patologia, ostruzioni, anomalie dei polmoni, inalazione di materiali pericolosi o altre infezioni. Gli ascessi polmonari, inoltre, possono essere ulteriormente caratterizzati e definiti a seconda del patogeno responsabile.
L'inalazione di materia pericolosa, sia per intossicazione o con anestesia, può causare un ascesso polmonare. Il materiale inalato è spesso dannoso per i tessuti polmonari. E' anche pieno di batteri, sia per l'infezione che per i batteri abituali che si trovano in bocca, nel tratto respiratorio o nello stomaco.
Le persone che soffrono di alcolismo sono fortemente predisposte a sviluppare ascessi polmonari, perché spesso sperimentano periodi di vomito e alterati livelli di coscienza. Queste condizioni aumentano la probabilità di inalare i contenuti dello stomaco e i batteri che si trovano nei polmoni, che possono causare un'infezione. Un ulteriore fattore di rischio è che le persone alcolizzate spesso hanno indeboliti i propri sistemi immunitari a causa della cattiva salute e della malnutrizione.
Il lobo inferiore del polmone destro è quello più frequentemente interessato a causa di peculiari caratteristiche anatomiche (il bronco destro ha un calibro e una verticalità maggiori rispetto al bronco sinistro).
Gli individui colpiti sono solitamente pazienti con patologie polmonari o sistemiche, con condizioni predisponenti (allettamento, alcolismo, diabete mellito) o con immunodeficit (pazienti oncologici, tossicodipendenti, pazienti in terapia intensiva).
I sintomi possono essere conseguenza sia dell’interessamento sistemico (sepsi) sia del processo locale e quindi aspecifici e sovrapponibili a quelli di una polmonite:
Nei casi avanzati, può sopravvenire, a seguito di un colpo di tosse, un’espettorazione molto copiosa di tipo muco-purulento, talvolta misto a sangue, conosciuta come vomica, secondaria allo svuotamento della raccolta ascessuale.
Le persone che soffrono di alcolismo o sono state recentemente ammalate (specialmente di polmonite) hanno un elevato rischio di sviluppare un ascesso polmonare. Anche altre persone con sistemi immunitari indeboliti che presentano condizioni come il cancro, l'HIV, hanno subito trapianti di organi e sono immunodepressi, sono a rischio. Il rischio è alto anche per le persone che sono state recentemente sotto anestesia.
Per diagnosticare un ascesso al polmone, il medico guarderà innanzitutto la storia della salute del paziente. Rivedrà le recenti operazioni in cui è stata utilizzata l'anestesia. Se sospetta un ascesso, il medico analizzerà l'espettorato o il pus, raccogliendone un campione e facendolo analizzare.
La radiografia del torace è utile in casi limitati (segni radiologici indiretti), ma è sempre consigliabile nei casi dubbi o fortemente sospetti eseguire una TC del torace per la diagnosi differenziale (neoplasie, bronchiectasie, sarcoidosi, granulomatosi, polmoniti).
Gli esami microbiologici (esame espettorato, esame colturale, emocoltura) sono di valido ausilio per la terapia antibiotica/antimicotica mirata così come, in alcuni casi, BAL, broncoscopia e broncoaspirato.
Il trattamento primario per un ascesso al polmone è a base di antibiotici. Potrebbe essere necessario un uso prolungato di farmaci, fino a sei mesi. Inoltre, il medico potrebbe suggerire trattamenti a domicilio tra cui tecniche respiratorie profonde e trattamenti di fisioterapia toracica. Anche cambiamenti di stile di vita, come non fumare e bere più liquidi, possono essere suggeriti.
In alcuni casi, possono essere necessarie procedure o operazioni chirurgiche più invasive. Un tubo può essere inserito nei polmoni per facilitare lo scarico del pus dall'ascesso o può essere necessaria una procedura chirurgica per rimuovere il tessuto polmonare infettato o danneggiato.
In rari casi, un ascesso polmonare può rompersi. Questa è una grave preoccupazione medica. Un'altra potenziale complicazione è l'infezione che si diffonde in altre parti del corpo.
L'ascesso cronico o un ascesso non trattato possono portare a:
È anche possibile che l'ascesso si rompa, il che può causare sanguinamenti significativi nei polmoni, un polmone collassato e un'ulteriore diffusione dell'infezione. Questa condizione può essere fatale se non trattata.
Il tasso di guarigione con la terapia antibiotica è del 90%. Lo stato patologico e la mortalità sono generalmente associati ad evidenti patologie come il carcinoma bronchiale. La prognosi tende ad essere altamente negativa solo nei soggetti di età avanzata, affetti da polmonite, dal ridotto livello di coscienza, affetti da anemia e infezioni varie.