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Actinomicosi

Dermatologia Microbiologia e virologia
Actinomicosi

Che cos’è l’actinomicosi?

L’actinomicosi è un raro tipo di infezione batterica.

L’actinomicosi polmonare nota anche con il nome di actinomicosi toracica è una rara infezione batterica ai polmoni.

Tale patologia non è contagiosa e può verificarsi ad ogni età, anche se solitamente colpisce i soggetti tra i 30 e i 60 anni, con una maggiore incidenza per il sesso maschile.

I sintomi dell’actinomicosi sono:

  • rigonfiamento e infiammazione della parte colpita
  • danno al tessuto che diviene cicatrizzato
  • formazione di ascessi (rigonfiamenti pieni di pus)
  • piccole lesioni che si sviluppano nel tessuto e che fanno fuoriuscire un tipo di pus grumoso

L’actinomicosi è causata da una famiglia di batteri conosciuti come batteri actinomiceti.

Per quel che riguarda l'agente infettivo causale: generalmente si tratta dell’actinomyces israelii, ma anche il bovis, l’odontolyticus ed altri possono causare la malattia.

Quali sono i tipi di actinomicosi?

In teoria, l’actinomicosi può svilupparsi quasi ovunque all’interno del tessuto del corpo umano, ma la malattia tende a colpire alcune aree del corpo e può essere classificata in quattro principali forme:

  1. actinomicosi cervicofacciale: quando l’infezione si sviluppa all’interno del tessuto del collo, della mascella o della bocca. Molti casi sono dovuti a problemi dei denti, come la carie. L’actinomicosi cervicofacciale è il tipo più comune di actinomicosi, tanto da essere la causa della metà dei casi esistenti

  2. actinomicosi toracica: Quando l’infezione si sviluppa all’interno dei polmoni o delle vie respiratorie; ma prima di parlare della actinomicosi polmonare, bisogna dire che esiste una malattia dermatologica che più frequentemente ha sede a livello laterocervicale e successivamente toracica e addominale. Si pensa che molti casi di actinomicosi toracica siano dovuti ad accidentali inalazioni di fluidi contaminati. L’actinomicosi toracica copre il 15-20% dei casi

  3. actinomicosi addominale: quando l’infezione si sviluppa all’interno dell’addome. Questo tipo di actinomicosi può avere una serie di potenziali cause. Può svilupparsi come una complicazione secondaria di un’infezione più comune, come l’appendicite, o dopo aver masticato accidentalmente qualcosa che contenga i batteri, come le ossa di pollo. L’actinomicosi addominale copre il 20% dei casi
  4. actinomicosi pelvica: quando l’infezione si sviluppa all’interno della pelvi (la struttura ossea che include le ossa del bacino). L’actinomicosi pelvica generalmente si manifesta nelle donne perché molti casi sono dovuti al diffondersi dei batteri actinomiceti dai genitali femminili alla pelvi. Si pensa che molti casi di actinomicosi pelvica siano associati a un uso del dispositivo intrauterino, un tipo di contraccettivo, conosciuto come spirale. La spirale è un dispositivo a forma di T installato all’interno dell’utero. L’actinomicosi pelvica ricopre il 10% dei casi

Quali sono i sintomi dell’actinomicosi?

Actinomicosi cervicofacciale

I sintomi dell’actinomicosi cervicofacciale includono:

  • sono noduli duri ed elastici ad un tempo con tragitti fistolosi attraverso cui si eliminano dei granuli caratteristici (sulfurei di Langenbeck)
  • colore della pelle rossastro o bluastro sui noduli
  • temperatura corporea alta (febbre) a 38°C e oltre

Nella fase iniziale dell’actinomicosi cervicofacciale, i grumi possono essere morbidi prima di diventare dolorosi e duri al tatto.

I muscoli della mascella possono essere colpiti e questo può causare difficoltà nella masticazione. L’actinomicosi cervicofacciale può causare anche piccole aperture, le fistole, sulla superficie della pelle delle aree affette. Le fistole fanno fuoriuscire del pus, che può contenere del materiale giallastro e granuloso.

Actinomicosi toracica

I sintomi dell’actinomicosi toracica includono:

Si può anche sviluppare una tosse secca o una tosse catarrosa. Può capitare di vedere qualche goccia di sangue o del catarro macchiato di sangue.

Actinomicosi addominale

I sintomi dell’actinomicosi addominale includono:

  • febbre: generalmente una temperatura non superiore ai 38°C
  • perdita di peso
  • stanchezza
  • disturbi intestinali come stipsi o diarrea
  • dolore addominale
  • nausea
  • vomito
  • evidente massa o bozzo nel basso addome
  • comparsa di fistole sulla superficie dell’addome

Actinomicosi pelvica

I sintomi dell’actinomicosi pelvica includono:

  • dolore al basso addome
  • sanguinamento e secrezioni vaginali di tipo irregolare o anomalo
  • inappetenza
  • stanchezza
  • lieve febbre
  • evidente massa o bozzo sulla pelvi (la struttura ossea che comprende le ossa delle anche)

Chi è colpito da l’actinomicosi?

L’actinomicosi è probabilmente più diffusa nelle parti del mondo dove gli antibiotici non sono diffusi e i canoni di igiene dentale sono poveri.

Tuttavia, è difficile calcolare l’estensione statistica della malattia in quanto i dati attendibili non sono facilmente reperibili.

In tre casi su quattro di actinomicosi le persone colpite sono uomini di età compresa tra i 20 e i 60 anni di età. Le ragioni di questo non sono chiare.

Quali sono le cause dell’actinomicosi?

L’actinomicosi è causata da un ceppo di batteri chiamati actinomiceti. Gli actinomiceti si trovano in molte cavità del corpo, come all’interno della bocca e, meno comunemente, nell’intestino. Nelle donne, questi batteri possono trovarsi anche nell’utero e nelle tube di Falloppio (attraverso cui le uova arrivano all’utero).

L’actinomicosi polmonare è causata da batteri presenti nel tratto gastrointestinale e nella bocca, dove di solito non causano danni.

Solitamente l'infezione si verifica in seguito a malattia o a lesione, come ad esempio un ascesso o una patologia gengivale.

Tuttavia, la scarsa igiene dentale e l’ascesso dentale possono aumentare il rischio di contrarre questa malattia. L’abuso di alcool, cicatrici nei polmoni (bronchiectasie), e l’enfisema polmonare sono tutti fattori di rischio associati con infezioni polmonari causate dall’actinomicosi.

Il tessuto danneggiato infatti facilita la migrazione del batterio verso i polmoni o altre parti del corpo, dove causa danni.

Questa patologia si manifesta solitamente quando un misto di cibo e batteri finisce accidentalmente nei polmoni anziché nello stomaco.

Analisi

Come si diffonde l’actinomicosi?

Gli actinomiceti sono batteri anaerobici, come si è già detto; ciò che significa che non possono sopravvivere in ambienti ricchi di ossigeno.

Dunque, non possono causare la malattia quando sono in una cavità del corpo, come la bocca o il tratto intestinale. Tuttavia, gli actinomiceti attraversano la parete protettiva (la membrana di mucosa) circondando le cavità e possono penetrare nel tessuto dell’intestino. Non appena nella parte più profonda dei tessuti umani i livelli di ossigeno si abbassano, i batteri sono capaci di riprodursi velocemente , infettando il tessuto sano.

Gli ascessi

Nel tentativo di combattere l’infezione, il sistema immunitario (la difesa naturale del corpo contro le infezioni e le malattie) invia le cellule che combattono l’infezione alla sua base.

Tuttavia, queste cellule non hanno la capacità di uccidere i batteri e muoiono velocemente.

Non appena le cellule che hanno combattuto l’infezione muoiono, si accumulano in un liquido giallastro chiamato pus.

Avendo fallito contro l’infezione, il sistema immunitario tenta di limitare la sua diffusione usando il tessuto sano formando una barriera protettiva intorno al pus.

Così è come un rigonfiamento pieno di pus, conosciuto come ascesso, si forma. Purtroppo, gli actinomiceti sono un ceppo di batteri che riescono a penetrare la barriera protettiva di un ascesso e arrivano al tessuto sano.

Il sistema immunitario prova a contrastare l’infezione producendo più ascesso.

Le fistole

Il corpo potrebbe aver bisogno di liberarsi dell’accumulo di pus. Per farlo, si sviluppano dei piccoli canali chiamate fistole che portano l’ascesso sulla superficie della pelle.

Le fistole fanno fuoriuscire il pus, nonché dei granuli di zolfo, che sono una sostanza gialla e in polvere. I granuli di zolfo sono di fatto costituiti dei bozzi di batteri, ma sono conosciuti come granuli di zolfo per il fatto che sono del suo stesso colore.L’actinomicosi è un’infezione occasionale che non causa sintomi a meno che non se ne verifichi una possibilità di una loro penetrazione nel tessuto del corpo.

Actinomicosi cervicofacciale

le opportunità di infezione di actinomicosi cervicofacciale includono:

  • carie, soprattutto se trascurata per molti anni
  • gengivite
  • ascesso dentale
  • tonsillite
  • infezione interna dell’orecchio
  • chirurgia dentale, come l’estrazione di un dente o un trattamento alla radice
  • chirurgia della mascella

Actinomicosi toracica

Molti casi di actinomicosi toracica si pensa possano essere causate da piccoli granuli di cibo o altro materiale ingerito che si mischia con i batteri actinomiceti.

Piuttosto che arrivare senza complicazioni allo stomaco, i granuli arrivano per sbaglio nella trachea e nelle vie respiratorie.

Le persone con problemi a lungo termine di droga o alcol sono particolarmente a rischio di sviluppare un’actinomicosi toracica per due ragioni:

  • la mancanza di controllo indotta da alcol e droghe aumenta il rischio di ingestione casuale di materiale nei polmoni
  • l’abuso di droga e alcol indebolisce il sistema immunitario, rendendo una l'organismo molto più vulnerabile e predisposto alle infezioni

Actinomicosi addominale

L’actinomicosi addominale si verifica quando qualcosa lacera la parete intestinale, permettendo ai batteri di penetrare a fondo del tessuto. L’intestino può lacerarsi come risultato di un’infezione, come un’improvvisa appendicite che danneggia la parete intestinale.

O può essere danneggiato a causa di un incidente, per esempio, quando qualcuno per sbaglio ingoia un osso di pesce. Ci sono anche casi di actinomicosi addominale causati da complicazioni di chirurgia all’intestino o all’addome.

Actinomicosi pelvica

Molti casi di actinomicosi pelvica sono stati registrati in donne che usano il diaframma come contraccettivo.

Il diaframma è un piccolo dispositivo contraccettivo a forma di T composto do plastica e rame inserito nell’utero.

Le donne colpite tendono ad essere quelle che per lungo tempo hanno usato la spirale.

Una spiegazione per questo alto numero di casi di actinomicosi pelvica nelle donne che usano la spirale è che, nel tempo, essa danneggia la parete dell’utero, permettendo ai batteri di penetrare nel profondo del tessuto. Tuttavia, nessuno studio ha mai dimostrato che ciò possa essere certamente una causa dell’actinomicosi pelvica.

Come si effettua la diagnosi?

La diagnosi di actinomicosi è piuttosto difficoltosa e richiede spesso una diagnosi differenziale con altre patologie simili e un numero piuttosto cospicuo di indagini strumentali e analisi per essere confermata.

Tra le indagini solitamente richieste citiamo:

  • Analisi dell’espettorato (Striscio dell’espettorato AFB, colorazione di Gram dell’espettorato, coltura dell’espettorato) per identificare i batteri eventualmente presenti;
  • Broncoscopia;
  • Biopsia polmonare: viene prelevata un campione di tessuto polmonare per verificare eventuali danni o infezioni;
  • Emocromocitometrico completo (CBC);
  • Radiografia del torace;
  • Tomografia computerizzata del torace per verificare l‘eventuale presenza di anomalie al torace;
  • Toracentesi: prelievo ed esame del liquido contenuto nei polmoni.

Come si cura l’actinomicosi?

L’infezione risponde positivamente alla cura, nonostante sia generalmente necessario la prescrizione da parte del medico di antibiotici per molti mesi per assicurarsi che i batteri siano distrutti. In alcuni casi di actinomicosi, può essere necessario ricorrere a piccoli interventi di chirurgia per riparare il tessuto danneggiato e per drenare via il pus dell’ascesso.

Qual è il trattamento più adeguato?

L’obiettivo principale del trattamento dell’actinomicosi polmonare è quello di curare l’infezione in atto.

Per la completa guarigione potrebbe essere necessario diverso tempo a seconda delle condizioni generali e dell’età del paziente che ne è affetto; per giungere ad una guarigione completa potrebbero essere necessari fino a 18 mesi di cure.

Solitamente il trattamento prevede la somministrazione di penicillina per endovena per 4-6 settimane, seguite da diversi mesi di penicillina presa per via orale. Altri antibiotici indicati per il trattamento di questa patologia sono le tetracicline, macrolidi o clindamicina.

In alcuni casi può rendersi necessario il ricorso alla chirurgia per scaricare il fluido dai polmoni e controllare l’infezione, per evitare un edema polmonare o ancora per riparare il tessuto polmonare danneggiato.

Redazione Pazienti Redazione
Redazione Pazienti
medico generale

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