Cosa è la risonanza magnetica
La
risonanza magnetica (RM) nota anche come
risonanza magnetica nucleare (RMN) è un
esame diagnostico impiegato per rendere visibili le parti interne del corpo umano. La
risonanza magnetica è utilizzata in campo:
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Ortopedico − Consente di ottenere immagini chiare della colonna vertebrale o di altre aree; la risonanza magnetica del ginocchio, ad esempio, serve per diagnosticare specifiche patologie di questa complessa articolazione.
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Oncologico − Evidenzia la presenza di tumori.
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Cardiologico − Utilizzata per analizzare disfunzioni cardiache e trovarne la cause.
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Gastroenterologico − Rende possibile ottenere immagini chiare dei tessuti.
La risonanza magnetica (RM) viene anche utilizzata per lo studio della vascolarizzazione arteriosa e venosa.
Risonanza magnetica aperta
La
risonanza magnetica aperta è una tipologia di esame utilizzata con pazienti particolari, come bambini, anziani, persone con
obesità o che soffrono di
attacchi di panico o di claustrofobia.
Rispetto alla classica risonanza magnetica, essa consente di
accogliere il paziente in un ambiente più ampio e aperto; si può effettuare in cliniche di radiologia e ospedlai particolarmente all'avanguardia.
Risonanza magnetica con contrasto
La risonanza magnetica con contrasto richiede l'utilizzo, come dice anche il nome stesso, di un
mezzo di contrasto. Il
mezzo di contrasto, che viene iniettato nel paziente in endovena, serve a ottenere immagini di organi, tessuti e vasi sanguigni più nitide e dettagliate.
Essa, dunque, è una
risonanza magnetica nucleare solo più specifica e dettagliata. Essa risulta
invasiva ma solo
a livello minimo: in alcuni pazienti, infatti, l'iniezione del mezzo di contrasto può provocare reazioni avverse.
Risonanza magnetica: come funziona
La
risonanza magnetica sfrutta il movimento rotatorio e angolare dei protoni dotati di momento magnetico. Analizzando il periodo di tempo che i nuclei impiegano a ritornare nella posizione iniziale, si ottiene una
mappa tridimensionale delle parti del corpo analizzate.
Come leggere una risonanza magnetica
Il paziente, al termine dell'esame, riceverà il
referto, che contiene quanto evidenziato dalla risonanza magnetica. Tale documento è scritto dal
radiologo e interpretato o letto dallo specialista di riferimento (neurologo in caso di
sclerosi multipla, ad esempio, o osteopata e fisioterapista nel caso di problemi ossei o articolari).
Se ci si sottopone spesso a risonanza magnetica, è necessario
portare con sé anche i risultati delle risonanze precedenti, in modo che il radiologo possa confrontarli con i nuovi.
Come ci si prepara ad una risonanza magnetica
La
risonanza magnetica non comporta particolari effetti collaterali e non richiede l'osservanza di regole alimentari o di
digiuni prima di sottoporsi all'esame. Il paziente deve poi effettuare la risonanza magnetica senza indossare oggetti o indumenti con parti metalliche.
Risonanza magnetica: costo
Il
costo di una risonanza magnetica a carico del Sistema Sanitario Nazionale è pari a
66 euro, mentre il prezzo di una risonanza magnetica effettuata in
cliniche private può andare dai
90 euro ai 750 euro circa.
Esistono poi alcune categorie di malati che possono ricevere la
risonanza magnetica gratis, come gli invalidi o chi soffre di patologie rare e croniche, le donne in stato di
gravidanza e chi ha ricevuto diagnosi di tumore precoce.