Le lipasi sono enzimi lipolitici idrosolubili che catalizzano la digestione dei lipidi alimentari, scindendo il legame estereo che lega i gruppi ossidrili del glicerolo agli acidi grassi a lunga catena.
Esse sono responsabili della digestione dei grassi e sono naturalmente presenti nel corpo; la funzione di questi enzimi, nello specifico, è quella di trasformare i trigliceridi in glicerolo e acidi grassi in modo che i nutrienti essenziali vengano correttamente assorbiti dall'intestino. La lipasi è un elemento prodotto in larga parte dal pancreas, in parte dalla bocca e in parte dallo stomaco.
I valori di riferimento delle lipasi oscillano tra le 0 e le 90 unità internazionali per litro o tra 5-60 UI/L a seconda del metodo adottato per la misurazione). I livelli possono essere verificati attraverso un comune esame del sangue.
Un aumento dei valori delle lipasi può essere determinato da:
I casi più frequenti di lipasi alta sono infine riconducibili a infiammazioni come la pancreatite o altri disturbi a carico del pancreas. Tali tipi di infiammazioni portano i livelli di lipasi ad alzarsi fino a tre volte tanto rispetto ai normali valori di lipasi.
Ciò è dovuto al fatto che l'infiammazione del tessuto rende il pancreas più permeabile, perciò gli enzimi, tra cui la lipasi, passano molto più facilmente dal pancreas al sangue.
Anche ulcere all'intestino, in particolare nel tratto superiore dell'intestino (ad esempio nella parte del duodeno), possono innalzare i valori di lipasi.
Un'altra causa di lipasi alta è la celiachia: difatti, un malassorbimento del glutine fa alzare i livelli di lipasi.
L’aumento delle lipasi è quasi sempre parallelo a quello dell’amilasi, per questo motivo i due esami vengono spessi richiesti contemporaneamente.
Le quantità di lipasi basse si riscontrano in quei pazienti affetti da pancreatite cronica, diabete, fibrosi cistica o morbo di Crohn. Per queste specifiche condizioni potrebbe essere necessaria un'integrazione di lipasi, per ripristinare i normali valori di lipasi.
I sintomi tipici della carenza di lipasi sono: carenza di appetito, dolori addominali, vomito, nausea, dolori muscolari
Se si hanno valori bassi di lipasi, è consigliabile ridurre l'apporto di grassi (non più di 20 grammi al giorno) e di assumere vitamine liposolubili (vitamina A, vitamina D, vitamina E, vitamina K).
Nel caso in cui, con questi accorgimenti, il problema persista, è necessario consultare uno specialista.
Mediamente il cibo permane all'interno dello stomaco per circa due o tre ore; in questo lasso di tempo le lipasi orali e gastriche scindono circa un terzo dei grassi di origine alimentare.
Infatti le lipasi agiscono come catalizzatori nel processo digestivo dei lipidi alimentari trasformando i trigliceridi in glicerolo e acidi grassi.
In assenza o in carenza di lipasi, l'assorbimento dei grassi non avviene in maniera corretta e una parte dei lipidi alimentari passa nelle feci provocando steatorrea (abbondante emissione di escrementi pastosi, di aspetto lucido e brillante).
La lipasi pancreatica è una particolare lipasi secreta dal pancreas, il cui compito è l'idrolisi dei lipidi, processo indispensabile nella digestione dei grassi.