Le fosfatasi sono un gruppo di enzimi che catalizzano l’idrolisi del legame esterico fra alcoli e acido fosforico con liberazione di fosfato inorganico. Sulla base del pH ottimale per il loro funzionamento, si distinguono in Fosfatasi acida (lavora meglio in condizioni di acidità) e fosfatasi alcalina (funziona in ambiente basico, quindi con pH > 7).
La fosfatasi alcalina è, quindi, un enzima appartenente alla famiglia delle fosfatasi, in grado di rimuovere un gruppo fosfato da una molecola mediante una reazione chiamata defosforilazione.
Tale enzima viene prodotto da ossa, placenta, intestino e fegato. Controllare i suoi valori nel sangue serve per verificare la presenza di malattie ossee.
La fosfatasi alcalina ha una struttura dimerica e viene chiamata alcalina perché lavora in un ambiente il cui pH è superiore a 7.
La fosfatasi alcalina si trova sulle membrane citoplasmatiche di molte cellule, in particolare su:
Le principali forme di questo enzima sono:
I valori entro i quali deve rientrare la fosfatasi alcalina, per essere considerata nella norma, sono di 90-250 mU/ml per gli adulti e di 100-700 mU/ml per i bambini.
Quando i valori sono più bassi si parla di fosfatasi alcalina bassa.
Gli esami del sangue per la conta della fosfatasi alcalina sono spesso integrati con quelli per il controllo dell’ast nel sangue, per controllare che l’ast non sia alto.
Altro aspetto che viene sempre controllato allo stesso momento è quello dell’alanina aminotransferasi alta.
I valori normali della fosfatasi alcalina sono, in sintesi:
Quando gli enzimi alti di fosfatasi alcalina si presentano nel sangue siamo in presenza di:
I sintomi della fosfatasi alcalina alta, sono direttamente correlati a quelle che sono le cause che hanno portato all’innalzarsi del valore nel sangue.
Si tratta di una condizione che si presenta nella gravidanza e nelle fase di accrescimento. È un valore che indica la velocità di formazione e di ricambio del tessuto osseo.
La fosfatasi acida prostatica totale è un enzima che si origina da prostata, milza, fegato, globuli rossi e piastrine del midollo osseo. È usato come valore indicativo per la diagnosi di tumore alla prostata.