Sesso anale: cosa si intende?
Con
sesso anale si intende quel tipo di
attività sessuale che avviene tramite la penetrazione del pene nell’ano.
Si stima che il rapporti anale sia praticato dal 90% degli uomini che hanno rapporti omosessuali e dal 5%-10% di donne che si impegnano in un
rapporto anale ricettivo.
L’
ano è pieno di
terminazioni nervose e risulta quindi molto sensibile, il che lo rende una
zona erogena che risponde alla stimolazione sessuale. Per il partner attivo, l’ano può dare una gradevole sensazione intorno al
pene.
È stato inoltre dimostrato che il sesso anale presenta alcuni aspetti positivi:
- Può essere straordinariamente efficace ad aiutare le donne a raggiungere un orgasmo (orgasmo anale).
- Può aiutare gli uomini che hanno qualche difficoltà ad avere un’erezione (disfunzione erettile).
- Non mette a rischio di gravidanza.
Bisogna però essere consapevoli del fatto che, il sesso anale, possa mettere a rischio di contrarre infezioni.
Penetrazione anale: cos'è e come avviene
La penetrazione anale consiste nell'
introduzione del pene, o di oggetti, all'interno dell'ano durante l'attività sessuale. Questa area è particolarmente sensibile grazie alla presenza di numerose terminazioni nervose, rendendo la pratica potenzialmente piacevole per alcuni, ma anche associata a rischi.
Tra i principali rischi vi sono lesioni, irritazioni o infezioni, specialmente se non vengono seguite le dovute precauzioni. L'uso di lubrificanti a base d'acqua e di preservativi aiuta a prevenire danni.
È importante che la penetrazione anale sia consensuale e che si rispettino i limiti personali per garantire sicurezza e comfort.
Rapporti anali: i rischi
Esistono una serie di
rischi del sesso anale, a cui si va incontro praticandolo. Eccoli:
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Proliferazioni batteriche: l’ano non è lubrificato naturalmente come la vagina. Ciò può provocare delle lesioni al suo interno, cosa che potrebbe permettere a virus e batteri di penetrare nel flusso sanguigno. Il partner ricettivo ha un’esposizione al virus dell'Hiv 30 volte superiore rispetto a un rapporto vaginale. L’esposizione al papilloma (HPV) può portare allo sviluppo di verruche e cancro anale. Queste lesioni possono essere prevenute, anche se non completamente, grazie all'utilizzo di lubrificanti.
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Infezioni batteriche: il tessuto dentro l’ano è più delicato. Non ha, come la pelle esterna, uno strato di cellule morte che lo protegge dalla diffusione delle infezioni. L’ano è inoltre pieno di batteri. Anche se nessuno dei partner ha malattie o infezioni, è bene ricordare che i batteri naturalmente presenti nell’ano possono potenzialmente infettare il partner attivo. Praticare il sesso vaginale, dopo quello anale, può portare a vaginiti e infezioni del tratto urinario.
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Indebolimento dello sfintere: la funzione principale dell’ano è quella di contenere feci. È circondato dallo sfintere anale (un muscolo) che si stringe dopo aver defecato. Questo può rendere la penetrazione anale difficile e dolorosa. Se praticato a lungo, il sesso anale può portare a un indebolimento dello sfintere stesso, rendendo difficile trattenere le feci (incontinenza fecale). Per prevenire e correggere il problema, sono utili gli esercizi di Kegel.
Il contatto orale con l’ano può provocare:
Da ricordare che, se lo sperma viene espulso vicino all’apertura della vagina, può comunque verificarsi una gravidanza.
Talvolta, può accadere di avere un’
emorragia dopo un rapporto anale: ciò può essere dovuto a una lesione, alle
emorroidi o, nei casi più gravi, a una perforazione del
colon. Nell’ultimo caso, recarsi immediatamente in ospedale.
Come fare sesso anale: le posizioni migliori
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posizione del cucchiaio: i due partner si sdraiano di lato, uno dietro all'altro. Tra tutte le posizioni anali viene considerata come una delle più adatte ai meno esperti, pertanto risulta adatta anche alle prime volte;
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posizione della reverse cowgirl: anche chiamata "dell'amazzone", consente a chi viene penetrato di regolare la profondità della penetrazione e il ritmo delle spinte con più facilità. Si esegue facendo posizionare il partner sdraiato sulla schiena, poi ci si mette a cavalcioni sopra di lui dandogli la schiena e si procede con la penetrazione;
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posizione doggy style rivisitata: questa versione rivisitata è perfetta per chi comincia ad approcciarsi a questa pratica. Nello specifico, i due partner si posizioneranno a pancia in giù: il partner ricevente è sdraiato sulla pancia, il partner che mette in atto la penetrazione tiene le braccia distese, spingendo sul materasso come a simulare un plank;
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posizione dell'incudine: i partner si posizionano uno di fronte all'altro, con la persona che penetrerà inginocchiata. Il partner che verrà penetrato manterrà la schiena appoggiata a terra e le cosce sollevate, appoggiate al busto del partner. Tra le varie posizioni per il rapporto anale, questa è considerata piuttosto faticosa: ecco perché si consiglia di utilizzare un cuscino da riporre sotto i glutei del partner ricevente o sotto le ginocchia del partner che mette in atto la penetrazione, in modo da non stancare troppo la muscolatura e di mantenersi più rilassati. Tra i vantaggi di questa posizione vi sono il fatto che viene mantenuto il contatto visivo per tutta la durata del rapporto, cosa che molti trovano decisamente eccitante, e che permette di avere un canale comunicativo aperto e chiaro; la posizione dell'incudine inoltre favorisce una penetrazione molto profonda e decisamente intensa;
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posizione della montagna magica: per chi è alla ricerca della miglior posizione per sesso anale tenera e intima, quella della montagna magica è l'ideale. Semplice da eseguire, permette di avere un buon contatto con il proprio partner. Per farla occorre creare una piccola montagnola di cuscini e poi sdraiarvisi sopra mantenendo le gambe divaricate (per quanto riguarda il partner ricevente). Il partner che metterà in atto la penetrazione si appoggerà a sua volta sul partner ricevente, in una variazione della tradizionale posizione da tergo.
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Sesso anale: fa male?
Ecco alcune cose da tenere a mente, se si vuole sapere
se il sesso anale fa male e come praticarlo in modo sicuro e indolore:
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Utilizzare un lubrificante: il sesso anale fa male? Questo è il punto in cui entra in gioco il lubrificante per il sesso anale. In pratica, lo stimolo dovrebbe essere simile a quello della defecazione. Rilassare i muscoli, respirare e usare un lubrificante a base d'acqua. Il retto non è autolubrificante come la vagina, quindi tentare la penetrazione anali senza lubrificazione potrebbe essere molto doloroso. I lubrificanti a base di silicone sono i migliori per il sesso anale, poiché tendono a durare più a lungo. Si possono trovare dei lubrificanti creati appositamente per il sesso anale, i quali tendono a essere ancora più spessi e più resistenti.
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Stimolare le zone erogene opportune: le terminazioni nervose che si stanno cercando di stimolare si trovano infatti nell'ano e non in fondo allo stesso, che è generalmente la parte dolorosa e anche la parte che fa venire lo stimolo della defecazione.
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Evitare movimenti rapidi e improvvisi: procedere lentamente e delicatamente.
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Variare le posizioni: è vero che, durante l'anale, potrebbe essere un po' più difficile ottenere un contatto visivo. Ci sono una varietà di posizioni da provare, come sdraiarsi sulla schiena con i fianchi sollevati. Muoversi fino a trovare quello che fa sentire più a proprio agio.
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Comunicare: durante le penetrazioni anali la comunicazione è la chiave. L'unico modo per sapere cosa funziona e cosa no è essere totalmente onesti con il proprio partner su quello che si sta facendo.
Sesso anale in gravidanza
Nella maggior parte dei casi, è sicuro praticare
sesso anale in gravidanza, anche se esistono alcune delle eccezioni.
È infatti consigliabile
astenersi dai rapporti anali in gravidanza nelle seguenti situazioni:
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Presenza di emorroidi: le emorroidi sono molto comuni in gravidanza e tendono a diventare più grandi man mano che la gestazione progredisce. Praticare sesso anale con le emorroidi, potrebbe causare una notevole perdita di sangue, dal momento che, se presenti, provocano sanguinamenti. Ciò potrebbe mettere in pericolo di vita la madre e il bambino.
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Casi di placenta previa: se si ha la placenta previa (condizione nella quale la placenta si trova nella parte bassa dell’utero, coprendo così l’orifizio uterino parzialmente o integralmente), il sesso anale può causare traumi alla stessa. Ciò può accadere mentre il pene nell'ano spinge contro la cervice, attraverso il setto retto-vaginale, o se si hanno contrazioni a seguito dell'orgasmo. Il trauma può causare un sanguinamento abbastanza significativo da mettere in pericolo la gravidanza.
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Praticare sesso vaginale a seguito del sesso anale: proprio come quando non si è incinta, non si dovrebbe mai passare dal sesso anale a quello vaginale senza prima aver lavato i genitali e aver cambiato i preservativi, se se ne sta usando uno. Altrimenti, si corre il rischio di vaginite batterica, la quale potrebbe causare un parto pretermine.
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Assenza di preservativo: si dovrebbe sempre usare il preservativo, perché l'HIV è un'infezione sessualmente trasmissibile e può infettare la madre e il bambino.
Penetrazioni anali: prevenzione dei rischi
La maniera più efficace per
evitare i rischi del sesso anale è
utilizzare sempre il preservativo.
Altri utili consigli per
prevenire i rischi del sesso anale sono:
- Evitare di inserire il pene nella vagina o nella bocca, dopo un rapporto anale, se non si è messo un preservativo nuovo.
- Usare molto lubrificante, a base acquosa, per evitare lacerazioni.
- Rilassarsi prima della penetrazione riduce il rischio di ferite. Fare un bagno caldo e sdraiarsi sulla pancia rende più facile l’inserimento.
- Fermarsi se il rapporto anale fa male e si sente dolore.
- Se si notano emorragie dopo aver praticato sesso anale o piaghe o grumi intorno all’ano, consultare celermente un medico.
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