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Peristalsi

Gastroenterologia Proctologia
Peristalsi

Cos'è la peristalsi

La peristalsi consiste in movimenti involontari dei muscoli longitudinali e circolari, principalmente nel tratto digestivo, ma occasionalmente anche in altre parti del corpo. La peristalsi è caratterizzata pertanto proprio da contrazioni progressive ondulatorie.

Le onde peristaltiche avvengono nell’esofago, nello stomaco e nell’intestino. Tali onde possono essere riflessi brevi e localizzati, oppure contrazioni lunghe e continue che viaggiano attraverso l’intera lunghezza dell’organo, in base alla posizione e a cosa ha causato il movimento ondulatorio.

La peristalsi nell’esofago comincia nella porzione superiore del tubo e viaggia attraverso l’intera lunghezza, spingendo il cibo nello stomaco. Le particelle di cibo che non raggiungono l’esofago con la prima onda peristaltica subiscono una seconda peristalsi.

Un’onda peristaltica viaggia attraverso l’intera lunghezza del tubo in circa nove secondi.

Quando lo stomaco è pieno, le onde peristaltiche diminuiscono. La presenza di grassi nel pasto possono completamente interrompere questi movimenti per brevi periodi fino a quando il contenuto dello stomaco non viene diluito con i succhi gastrici e infine rimosso.

Le onde peristaltiche cominciano come contrazione deboli all’inizio dello stomaco e progressivamente diventano più forti con l’avvicinarsi alle regioni distali dello stomaco. Le onde aiutano a mescolare il contenuto dello stomaco e a spingere la bile nell’intestino tenue.

Fasi e sintomi della peristalsi intestinale

La peristalsi intestinale è un processo fisiologico, che non ha quindi sintomatologia. Persone particolarmente sensibili possono percepire movimenti intestinali, segno che sta avvenendo la normale peristalsi

Nell’intestino tenue, la stimolazione locale della muscolatura liscia provocata dalla presenza delle particelle di cibo, causa le contrazioni che tendono a viaggiare dal punto di stimolazione in entrambe le direzioni. In circostanze normali, la progressione delle contrazioni in direzione orale (bocca) viene velocemente inibita.

In genere, le onde peristaltiche nascono nell’intestino tenue a intervalli irregolari e viaggiano per varie distanze. La peristalsi intestinale espone il cibo alle pareti intestinali per permettere l’assorbimento delle sostanze e per muovere il materiale fecale in avanti, attraverso l’intestino crasso e infine nel tratto anale, permettendo l’evacuazione delle feci.

Nell’intestino crasso, detto anche colon, l’onda peristaltica è continua e progressiva. Infatti, procede costantemente attraverso il tratto finale dell’intestino, spingendo il materiale di scarto. Quando questi movimenti sono sufficientemente vigorosi da far passare la massa fecale nel retto, sono accompagnati dal sintomo di defecare. Se le feci che arrivano nel retto non vengono defecate, ritornano nell’ultimo segmento del colon per essere conservate più a lungo, attraverso un’onda peristaltica inversa.

Infine, la motilità intestinale è particolarmente utile non solo per la defecazione, ma anche per evacuare il gas dall’intestino crasso e per controllare la crescita batterica, agendo in modo meccanico come agente pulente che rimuove colonie batteriche potenzialmente dannose. 

Cosa significa avere una peristalsi intestinale assente

L’atonia intestinale, nota anche come peristalsi intestinale assente, consiste proprio in una completa assenza della motilità intestinale e nell’impossibilità di progressione del materiale fecale all’interno dell’intestino.

Generalmente, questa condizione è temporanea e regredisce in modo del tutto spontaneo nel giro di un paio di giorni. La forma più grave della peristalsi intestinale torpida e assente è costituita dall’occlusione intestinale, una condizione raramente reversibile.

Le cause più comuni della peristalsi assente sono rappresentate dalle infiammazioni intraperitoneali e retroperitoneali, come:

Altre cause sono:

Peristalsi lenta

Una peristalsi intestinale lenta è accompagnata da sintomi particolarmente spiacevoli e fastidiosi, perché sebbene inizialmente provochi una lieve stitichezza, è possibile che a lungo andare causi complicazioni quali emorroidi e diverticolosi.

Avere una peristalsi lenta significa che le feci ristagnano nel tratto intestinale, cominciando a perdere acqua e a diventare molto secche.

Peristalsi vivace

Un sintomo evidente della peristalsi vivace è la diarrea, che può essere particolarmente pericolosa per la salute se la condizione persiste troppo a lungo. Infatti, quando la diarrea non viene arrestata in modo repentino può causare una rapida disidratazione dell’organismo.

Un’altra complicazione legata alla peristalsi intestinale accentuata è caratterizzata dalla difficoltà di assorbire gli elementi nutritivi necessari per l’organismo, oltre allo sconvolgimento del microbiota intestinale.

Le cause principali della diarrea sono le allergie alimentari e le infezioni.

Come stimolare la peristalsi intestinale

Per stimolare la peristalsi può essere sufficiente modificare la propria alimentazione, introducendo nella dieta alimenti ricchi di fibra e bevendo maggiori quantità di acqua.

Quando la peristalsi e la stitichezza perdurano, nonostante una dieta equilibrata, è necessario rivolgersi al proprio medico curante e ad uno specialista per adottare il trattamento più adeguato al proprio caso.

Dr. Enrico Tempèra Medico Chirurgo
Dr. Enrico Tempèra
gastroenterologo

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