Qual è il significato di emulazione?
Emulare vuol dire eguagliare o superare qualcuno o qualcosa. Di conseguenza l'
emulazione può essere definita come l'impulso ad imitare le azioni o il comportamento d’altri, prenderlo a modello, per non apparire inferiore ad esso.
L’
emulazione e l'imitazione hanno un profondo significato evolutivo.
Il processo imitativo è un processo innato nell’essere umano, che serve al bambino ad imparare il linguaggio e a evolversi nel processo di crescita psichica ma anche motoria.
L’imitazione e l’emulazione fanno da tramite all’identificazione, ovvero quel processo psicologico per cui alcune figure dominanti sono innalzate a modello (genitori, insegnanti, figure di riferimento o personaggi noti).
Atti di emulazione
Gli
atti di emulazione sono il risultato della volontà di emulare un modello.
Questo genere di comportamenti viene solitamente messo in atto da persone insicure, con una bassa autostima ed un altrettanto scarso senso di autoefficacia che li induce a replicare i comportamenti o gli atteggiamenti tipici di un'altra persona, non sentendosi sicuri di sé e della proprie capacità di giudizio.
Gli atti di emulazione ed i comportamenti imitativi sono comportamenti tipici dell’epoca adolescenziale: una fase di transito tra l’infanzia e l’età adulta durante la quale le difficoltà derivanti dai processi di maturazione e di formazione dell’identità adulta spingono i giovani a rifarsi ad un preciso modello di comportamento, che può essere più o meno positivo, con il rischio di finire con il dipendere fortemente dai modelli emulati senza riuscire a far emergere il loro vero Io.
L’emulazione di modelli negativi può infatti portare, soprattutto i più giovani, a mettere in atto comportamenti ad alto rischio, che possono portarli a diventare autori (più o meno consapevoli) di atti di bullismo, di atti autolesivi, portarli ad abusare di alcol o sostanze stupefacenti o a commettere violenze più o meno gravi messe in atto pedissequamente allo scopo di ricalcare il modello scelto.
Se da un lato l’emulazione rappresenta una fase dello sviluppo fisiologica, dall’altra il suo protrarsi nelle fasi dello sviluppo successive, può rappresentare un serio problema legato a possibili disturbi della personalità.
Spirito di emulazione
Nel gergo comune il termine spirito di emulazione è utilizzato per indicare il desiderio di imitare, eguagliare o superare altri in qualche cosa, come ad esempio in comportamenti e/o qualità che si ritengono particolarmente meritevoli.
Emulazione in psicologia
L’
emulazione in psicologia è da intendersi, entro certi livelli, come una normale fase dello sviluppo tipica dell’infanzia e dell’adolescenza.
In genere, oltre queste due età, l’emulazione é indicativa di un profondo sentimento di solitudine, dell’incapacità di accettarsi per come si è, e di una profonda ferita
narcisistica, che suggerisce di aderire ad un modello esterno piuttosto che cercare di esprimere autenticamente se stessi.
Di recente diversi studi condotti nell’ambito della neuropsicologia hanno messo in relazione i comportamenti imitativi con una particolare classe di
neuroni definita
neuroni specchio.
Queste cellule, scoperte solo a partire dagli anni ‘90, ci hanno aiutato a comprendere il meccanismo alla base dell’empatia sociale e dell’apprendimento.
Questi neuroni possono essere importanti per la comprensione delle azioni di altre persone e quindi nell'apprendimento attraverso imitazione.
Alcuni ritengono che il sistema specchio possa simulare le azioni osservate e perciò contribuire a una teoria della conoscenza o, come qualcuno la chiama, teoria della mente.
Secondo quanto emerso da studi di imaging, i neuroni specchio, localizzati in aree motorie e premotorie, si trovano anche nell'area di Broca e nella corteccia parietale inferiore, si attivano sia durante l'esecuzione di un compito (o un'azione), sia alla vista dello stesso compito eseguito da un altro soggetto.
Quando imitiamo o emuliamo un modello nel nostro cervello si attiva dunque questa particolare classe di neuroni.
Terapie
Quando l’
emulazione conduce a comportamenti negativi può essere necessario rivolgersi ad un esperto, psicologo o psicoterapeuta che intervenga per lavorare con il paziente alla risoluzione dell'
impasse in cui questi si trova.
In particolare la terapia ad indirizzo cognitivo comportamentale permette di lavorare sugli ostacoli che concorrono allo sviluppo e al mantenimento di determinati comportamenti disattivi che facilitano l’assimilazione passiva di atteggiamenti e pensieri altrui.
Recentemente la ricerca sull’argomento ha evidenziato la necessità di progettare
interventi di prevenzione primaria e secondaria, volti a ridurre l’incidenza di
atti emulativi negativi (quali atti
autolesivi,
suicidi, tentativi di suicidio e la messa in atto di comportamenti ad alto rischio).
Fornire un adeguato supporto psicologico e una rete sociale organizzata in grado di far fronte alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione (in particolare gli adolescenti), riducono infatti il rischio di sviluppare comportamenti emulativi a carattere negativo.