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Gastrina

Gastroenterologia
Gastrina

Cos'è la gastrina e a cosa serve

La gastrina è un ormone peptidico prodotto dall'apparato digerente, fondamentale per il corretto funzionamento del sistema digestivo perché stimola le cellule responsabili della produzione di acido gastrico, necessario per la digestione delle proteine e l'attivazione degli enzimi digestivi.

Viene prodotto dalle ghiandole gastriche che contengono le cellule G (gastrina), che si trovano nella parte inferiore dello stomaco (antrum); tuttavia, piccole quantità vengono prodotte anche nel duodeno e nel pancreas.

Ma il suo ruolo va oltre, influenzando la motilità gastrica, facilitando il transito del cibo attraverso lo stomaco e contribuendo alla rigenerazione della mucosa gastrica, protetta dall'azione corrosiva dell'acido. 

Livelli anomali di gastrina possono causare problemi digestivi: mentre i livelli bassi si verificano più raramente, livelli alti di gastrina possono indicare la presenza di alcune malattie e condizioni gastrointestinali.

La gastrina svolge diverse funzioni nel processo digestivo:

  1. stimola lo stomaco a rilasciare acido gastrico: la gastrina stimola le cellule parietali dello stomaco a produrre acido cloridrico, essenziale per la digestione delle proteine e l'attivazione di enzimi digestivi;
  2. favorisce la motilità gastrica: aumenta le contrazioni muscolari dello stomaco, facilitando il transito del cibo;
  3. agisce sulla mucosa gastrica: favorisce la rigenerazione del rivestimento dello stomaco, proteggendolo dall'azione corrosiva dell'acido;
  4. attiva la cistifellea e il pancreas: in sinergia con altri ormoni, come la colecistochinina, stimola la contrazione di questi organi, essenziale per la digestione dei grassi e delle proteine;
  5. regola il tono dello sfintere esofageo inferiore: aiuta a prevenire il reflusso gastroesofageo.

Come viene regolato il rilascio di gastrina

Il rilascio di gastrina è controllato da un complesso sistema di feedback: il cervello e l'apparato digerente comunicano tra loro in un continuo scambio di informazioni; le fibre vagali del cervello inviano un segnale a quelle dello stomaco affinché si prepari al rilascio di gastrina per processare la digestione. Una volta che si inizia a mangiare, i nervi dello stomaco rilevano la presenza di cibo e rilasciano più gastrina.

Tra i principali fattori che stimolano la secrezione della gastrina:

  • aumento del livello di ph nello stomaco (ambiente meno acido);
  • distensione delle pareti dello stomaco per far spazio al cibo;
  • presenza di alcuni alimenti, in particolare proteine, nel lume gastrico;
  • alcuni aminoacidi e peptidi stimolano direttamente la secrezione di gastrina; 
  • stimolazione vagale (segnali nervosi dal cervello).
La gastrina stimola il rilascio di acido gastrico che, a sua volta, attiva la pepsina: queste sostanze aiutano a scomporre le proteine nello stomaco; attiva, inoltre, i movimenti dei muscoli dello stomaco.

Inibizione della secrezione di gastrina

La secrezione di gastrina viene inibita quando il cibo transita dallo stomaco al duodeno e i livelli di acido aumentano: questo passaggio stimola la cistifellea e il pancreas, che rilasciano i succhi digestivi necessari per la digestione.

Successivamente, l'apparato digerente rilascia l'ormone somatostatina, che inibisce la produzione di altri ormoni digestivi, inclusa la gastrina; svolge un ruolo chiave in questo sistema, spegnendo la produzione di ormoni quando non sono più necessari, permettendo così al sistema digestivo di prepararsi per le fasi successive della digestione.

Questo processo di feedback negativo aiuta a regolare la digestione, assicurando che gli ormoni e gli enzimi digestivi vengano prodotti nelle quantità giuste e al momento opportuno.

In sintesi, ecco cosa avviene:

  1. diminuisce il ph gastrico (aumento dell'acidità);
  2. il cibo parzialmente digerito passa dallo stomaco al duodeno;
  3. viene rilasciato l'ormone somatostatina.

Ipergastrinemia (gastrina alta)

Con ipergastrinemia ci si riferisce ai livelli elevati di gastrina che, a volte, può indicare la presenza di tumori che secernono gastrina (gastrinomi) nel pancreas o nel duodeno.

In altri casi, invece, può essere il sintomo di un problema legato all'acido gastrico nello stomaco che non viene prodotto abbastanza innescando il rilascio di una maggiore quantità di gastrina e inibendo i segnali che ne bloccano la secrezione.

La gastrina elevata può essere causata da diverse condizioni:

Livelli più elevati di gastrina possono causare un aumento dei livelli di acido gastrico nello stomaco e nel duodeno, responsabili di eroderne la mucosa provocando ulcere (ulcera peptica). Un surplus di acidi gastrici possono anche causare la comparsa del reflusso gastroesofageo.

Ipogastrinemia (gastrina bassa)

Livelli bassi di gastrina sono casi più rari che dipendono da condizioni come:
Tra i sintomi più comuni dell'ipergastrinemia:
È importante notare che questi sintomi possono essere indicativi di condizioni gastrointestinali come ulcera peptica, gastrite atrofica o malattia da reflusso gastroesofageo (GERD), che richiedono una diagnosi e un trattamento appropriati.

Diagnosi e trattamento dei disturbi legati alla gastrina

La diagnosi di disturbi legati alla gastrina inizia con un'anamnesi dettagliata e un esame fisico.

Il test della gastrina a digiuno, esame del sangue che ne controlla i livelli, è il gold standard per la diagnosi dell'ipergastrinemia. In alcuni casi, possono essere necessari test aggiuntivi come l'endoscopia o la tomografia computerizzata.

Il trattamento dipende dalla causa sottostante:

  • per i gastrinomi, l'approccio può prevedere la chirurgia e/o la terapia con inibitori di pompa protonica;
  • per la gastrite atrofica autoimmune potrebbe essere necessaria l'integrazione della vitamina B12
  • in caso di infezione da H. Pylori, invece, si ricorre alla terapia antibiotica.
Dr. Christian Raddato Medico Chirurgo
Dr. Christian Raddato
medico generale

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