Il fagocita può essere un organismo unicellulare libero, come un'ameba o una delle cellule del corpo, come un globulo bianco. In alcune forme di vita animale, come le amebe e le spugne, la fagocitosi è un mezzo di alimentazione. Negli animali, uomo compreso, la fagocitosi è principalmente una reazione difensiva contro le infezioni e l'invasione del corpo da sostanze estranee (antigeni).
I fagociti, le cellule spazzine, specializzate nella fagocitosi, come i globuli bianchi presenti nel sistema immunitario, vengono rappresentate dai macrofagi (che derivano dai monociti) e dai leucociti neutrofili. Ingeriscono e distruggono i microrganismi patogeni, cellule morte, cellule danneggiate, trombi, etc.
Le particelle comunemente fagocitate dai globuli bianchi includono batteri, cellule di tessuto morto, protozoi, particelle di polvere, pigmenti e altri piccoli corpi estranei. Negli esseri umani e nei vertebrati in generale, i fagociti più efficaci sono due tipi di globuli bianchi: i macrofagi (cellule fagocitarie grandi) e i neutrofili. I macrofagi si trovano soprattutto nei polmoni, nel fegato, nella milza e nei linfonodi.
La loro funzione è quella di liberare le vie respiratorie, il sangue, altri tessuti e la linfa dai batteri e altre particelle. I fagociti sono principalmente neutrofili che vengono trasportati lungo il sangue fino a raggiungere una zona di tessuto infetto, dove poi passano attraverso la parete dei vasi sanguigni verso quel tessuto. Entrambi i macrofagi e i neutrofili sono attratti verso la zona di infezione o infiammazione mediante sostanze che vengono emanate dai batteri e dal tessuto infetto.
Prima che la fagocitosi avvenga, il fagocita e la particella di tessuto devono aderire l'una all'altra. Nel caso dei batteri, se il fagocita non riesce ad aderire direttamente intervengono i componenti proteici del sangue noti come opsonine che formano una pellicola sulla superficie dei batteri in un processo noto come opsonizzazione. I fagociti aderiscono alle opsonine e avviene la fagocitosi. In assenza di anticorpi specifici che riconoscono i batteri, l’opsonizzazione non può verificarsi.
La velocità con cui una cellula ingerisce una particella varia con la dimensione della particella. Piccole particelle, come batteri o grani di polvere, sono ingeriti quasi istantaneamente. Oggetti più grandi, come ciuffi di batteri o cellule di tessuto, vengono fagocitati più lentamente. L'oggetto che viene inghiottito è racchiuso all'interno di una membrana chiamata fagosoma. Il fagocita digerisce la particella ingerita con gli enzimi idrolitici che sono contenuti all'interno di sacchi membrana chiamati lisosomi e presenti all'interno della cellula.