Si tratta di una parte del rachide cervicale. Con il nome di epistrofeo si intende infatti una vertebra della colonna cervicale, la seconda, che fa parte della colonna vertebrale.
La forma dell’epistrofeo è particolare: presenta infatti, a differenza delle altre vertebre, un rilievo cilindrico. Da questo parte un collo stretto, che nella parte finale ha un apice smusso.
Nella sua faccia superiore non è presente l’incisura verticale, che va a formare il foro di coniugazione o intervertebrale della spina dorsale. Questa scanalatura è infatti posizionata dietro la faccetta articolare superiore. In questo modo si crea un solco che viene utilizzato come passaggio dal secondo nervo spinale.
Il processo odontoideo dell’epistrofeo, conosciuto anche come dente, va a formare il punto intorno al quale gira l’atlante, che permette alla testa di ruotare. Per questo motivo questa zona è rivestita di cartilagini, anteriori e posteriori.
Le tre principali tipologie di fratture che possono coinvolgerlo sono:
Non essendo presente, tra la prima e la seconda vertebra cervicale superiore, un disco intervertebrale, non si può verificare un’ernia cervicale, mentre questa si può presentare nel rachide inferiore, tra C3 e C7.