Sangue dopo rapporto intimo, tutte le cause e quando preoccuparsi

Valentina Montagna | Editor

Ultimo aggiornamento – 07 Novembre, 2022

Scopriamo le cause e i rimedi del sangue dopo un rapporto intimo

Sanguinamento postcoitale è il termine medico per indicare il problema del sangue dopo rapporto intimo o durante. Le cause di questo sanguinamento possono essere ormonali, infettive e non infettive, e anche variare nell'intensità e nella durata.

È importante stabilire se il sanguinamento proviene dalla vagina, dal collo dell'utero o dall'interno dell'utero. Ecco perché in questo articolo passiamo in rassegna tutte le possibili cause, fermo restando che spetta al medico specialista fare una diagnosi precisa.

Perdite dopo rapporto sessuale, le cause

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Come premesso, le cause del sanguinamento intimo possono essere diverse. A questo proposito, è importante capire da dove proviene, soprattutto in età fertile, prima della menopausa, quando potrebbero essere necessari alcuni esami di controllo.

Generalmente, il caso più semplice è il sanguinamento dall’entrata della vagina che può dipendere dalla rottura dell’imene durante il primo rapporto, o dei suoi residui nei successivi rapporti. Oppure, può dipendere da abrasioni della mucosa vaginale nel caso di rapporti un po' troppo "intensi" o con scarsa lubrificazione.

Il sanguinamento dopo rapporto dall’interno dell’utero può essere dovuto a cause di natura ormonale o perché si stanno assumendo contraccettivi ormonali. Altrimenti, possono esserci cause di tipo organico come fibromi uterini, polipi endometriali o ispessimenti dell’endometrio.

Ecco in sintesi le maggiori cause delle perdite di sangue dopo rapporto:

  • Cause ormonali
  • Secchezza vaginale (vaginite atrofica) dopo menopausa
  • Ectopia o ectropion del collo dell'utero
  • Infiammazione Cervicale o Cervicite
  • Cisti dell'ovaio, polipi uterini, cervicali o endometriali
  • Malattia Infiammatoria Pelvica
  • Infezioni a Trasmissione Sessuale
  • Vaginiti infettive
  • Prolasso degli organi pelvici
  • Lesioni precancerose o tumori del collo dell’utero, spesso correlati a infezione virale da HPV
  • Nei casi più rari, il sanguinamento può essere il sintomo di cancro cervicale o vaginale.

Prima di entrare nel dettaglio di alcune delle casistiche elencate, ribadiamo l'importanza di affidarsi sempre al medico ginecologo, o ad altro specialista genito-urinario, eventualmente raccomandato dal medico di famiglia.

Sanguinamento vaginale, le cause ormonali 

Le cause di natura ormonale possono dipendere dall'assunzione di contraccettivi o anche da disturbi della tiroide, del surrene, aumento della prolattina, ovaio microcistico.

Da considerare che in genere, in questi casi, le perdite di sangue si verificano anche al di fuori dei rapporti sessuali, tra un ciclo e l'altro.

Secchezza vaginale e perdite di sangue durante un rapporto 

La secchezza vaginale è un'altra causa di sanguinamento durante il rapporto, ma può dipendere da questi fattori:

  • scarsa igiene intima
  • uso di contraccettivi estroprogestinici a basso dosaggio
  • scarsa o assente lubrificazione vaginale dovuta a mancanza di eccitazione sessuale
  • carenza di estrogeni per la menopausa.

Atrofia Vulvo Vaginale

È uno dei disturbi più frequenti della menopausa dovuto alla riduzione delle secrezioni vaginali che idratano e mantengono umido l'ecosistema vaginale. In pratica, il rivestimento della vagina diventa più secco e sottile a causa della mancanza di estrogeni.

A causa di questa assente o scarsa lubrificazione, lo sfregamento, l'attrito che avvengono durante il rapporto intimo possono provocare abrasioni, micro lesioni o piccole piaghette che generano il sanguinamento durante o dopo un rapporto intimo.

L'atrofia vaginale può riguardare persone di tutte le età, anche se il disturbo interessa perlopiù le donne in menopausa.

Esami e Terapie 

In caso di secchezza vaginale, in base alla causa scatenante, il medico specialista valuterà se prescrivere creme o gel vaginali lubrificanti e idratanti o agli estrogeni in caso di ipoestrogenismo, terapia ormonale sostitutiva, cambio del tipo di pillola estroprogestinica.

Ectropion cervicale

Si tratta di un problema molto diffuso soprattutto in età fertile a causa dei cambiamenti ormonali. Solitamente asintomatico, sebbene non debba creare particolari allarmismi, merita comunque una supervisione da parte di un medico perché potrebbe favorire infezioni e infiammazioni.

Si tratta di un'alterazione benigna della cervice uterina, la parte di utero che si trova più in basso, indicata come una piccola "piaga" sul collo dell'utero.

Nella fattispecie si tratta di una estroflessione, ossia di uno spostamento verso la parte esterna della cervice, di alcune cellule ghiandolari che si trovano all'interno del canale cervicale.

Le perdite di sangue dopo un rapporto può dipendere dal fatto che le cellule interne al collo dell'utero sono più delicate e quindi possono andare incontro a microabrasioni o a piccole lesioni superficiali al solo sfregamento.

Esami e Terapie 

Le “piaghette” del collo dell'utero si possono indagare attraverso la visita e la colposcopia per valutare attentamente il collo dell’utero.

Dopo questi esami, in base alla loro natura, il medico valuterà se trattarle o monitorarle, per scongiurare la comparsa di eventuali lesioni e infezioni vaginali.

Infiammazione Cervicale o Cervicite 

Tra le cause più comuni del sangue dopo rapporto intimo, si annidano i problemi che interessano la zona della cervice, l'estremità stretta e simile a un tubo dell'utero che si apre nella vagina.

Alcuni di questi problemi della cervice possono essere l'infiammazione cervicale o cervicite, l'infiammazione della cervice, spesso a seguito di irritazioni o infezioni a trasmissione sessuale come la clamidia, la gonorrea o la tricomoniasi. 

Altre cause possono includere:

  • vaginosi batterica
  • squilibrio dei batteri presenti nella vagina che causano un'infiammazione correlata al sanguinamento dopo il rapporto
  • irritazione da spermicidi, lavande o lattice dei preservativi.

Esami e Terapie

Gli esami per la diagnosi della cervicite sono l'esame obiettivo ginecologico con palpazione degli organi pelvici e osservazione della cervice; prelievo di fluido cervicale; esame delle urine.

Le infezioni batteriche e virali che causano la cervicite si possono trattare con terapie mirate, antibiotici o antimicotici, da somministrare per via vaginale in forma di ovuli, creme, lavande e/o terapie per via orale.

Perdita di sangue dopo un rapporto a causa di patologie dell'utero e dell'ovaio

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Il sanguinamento dall'interno dell'utero, eventualmente accompagnato da dolore ovulatorio, può dipendere dalla presenza di cisti dell'ovaio o polipi uterini, neoformazioni benigne che si formano lungo il tratto endometriale o cervicale dell'utero.

Nel dettaglio, si tratta di polipi al collo dell'utero, polipi endometriali, ispessimenti o iperplasia dell'endometrio (la mucosa che riveste l'interno dell'utero), fibromi uterini o tumori dell'endometrio.

Nella fattispecie, i polipi cervicali sono escrescenze benigne generalmente piccole, che variano da pochi millimetri a qualche centimetro (1-2 centimetri circa) che appaiono sull'apertura della cervice cervice nell'area che si collega alla vagina.

Esami e Terapie

I sintomi possono essere molto poco evidenti, tanto è vero che molte donne spesso non ne se accorgono fino a quando non si sottopongono a una visita. Dalla visita ginecologica e dall'ecografia transvaginale, il medico può localizzare i polipi uterini.

Attraverso l'ecografia pelvica sopvrapubica o transvaginale è possibile valutare lo stato dell’utero e delle ovaie ma, in caso di patologie endouterine come polipi, iperplasia o fibromi, può essere necessario un approfondimento diagnostico con un isteroscopia.

Papillomavirus (HPV) e perdite di sangue dopo rapporto non protetto

L'infezione da papilloma virus umano (HPV) è molto diffusa ed è una delle cause di sanguinamento che merita più attenzione clinica. Si trasmette per via sessuale a causa di rapporti non protetti e può essere la causa di lesioni precancerose e cancerose che colpiscono il collo dell’utero.

Ecco perché è fondamentale la diagnosi precoce.

Nella maggior parte dei casi si manifesta anche dopo molto tempo dal contagio. I sintomi possono essere dolore durante il rapporto intimo e perdite di sangue dopo il rapporto, o anche tra i cicli mestruali, perdite vaginali senza sangue.

Esami e Terapie

La diagnosi precoce passa il Pap-Test o colposcopia. Il medico valuterà le terapie per la cura dell'infezione da HPV che ha provocato la lesione. Il Pap-Test rileva anche escrescenze anormali, precancerose o cellule tumorali.

Prolasso uterino

Questa condizione si verifica quando i muscoli del pavimento pelvico e i legamenti si indeboliscono e non sono più in grado di sostenere l’utero che scivola verso il basso, nella vagina. I sintomi riscontrati includono dolore pelvico, dolore addominale, mal di schiena, dolore e sanguinamento durante i rapporti sessuali.

Esami e Terapie

La diagnosi passa per esame pelvico, eventuali ecografia e risonanza magnetica.

Per una forma leggera di prolasso uterino, il medico può raccomandare la perdita di peso o esercizi di Kegel per rafforzare la muscolatura. Nei casi più gravi, il medico può inserire un anello per sostenere il tessuto o eseguire un intervento chirurgico per ripararlo.

In conclusione, non sottovalutare questo sintomo ed effettuare sempre una visita ginecologica di controllo in caso di perdite di sangue dopo i rapporti sessuali, per una diagnosi precoce e per un tipo di terapia corretto e risolutivo.

Perdite sangue dopo rapporto, quando preoccuparsi?

Se le perdite di sangue si verificano subito prima delle mestruazioni o entro pochi giorni dalla fine, senza ripresentarsi più, non c'è motivo di preoccuparsi. Se si vuole chiedere un parere, meglio, ma in sostanza il quadro non è affatto preoccupante.

Se le perdite dopo il rapporto diventano costanti, invece, è importante consultare il medico che potrà fare una diagnosi, stabilirne le cause e individuare una cura adeguata.

Valentina Montagna | Editor
Scritto da Valentina Montagna | Editor

La mia formazione comprende una laurea in Lingue e Letterature Straniere, arricchita da una specializzazione in Web Project Management. La mia esperienza nel campo si estende per oltre 15 anni, nei quali ho collaborato con nutrizionisti, endocrinologi, medici estetici e dermatologi, psicologi e psicoterapeuti e per un blog di un'azienda che produce format televisivi in ambito alimentazione, cucina, lifestyle.

a cura di Dr.ssa Silvia Bertolotti
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