Dipendenza dalla pornografia: cos'è e come si cura

Anna Nascimben | Editor

Ultimo aggiornamento – 04 Luglio, 2024

Uomo nel buio che guarda lo schermo del PC

Che cosa si intende con la definizione "dipendenza dalla pornografia" e come si manifesta questa condizione?

Approfondiamo l'argomento cercando di individuare le quali sono alcune possibili soluzioni per contrastare la porn addiction.

Che cos'è la dipendenza dalla pornografia?

È bene sottolineare che il termine dipendenza da pornografia, al pari della dipendenza sessuale, non rappresenta un’etichetta riconosciuta a livello nosografico (cioè dai manuali psicodiagnostici), né dall’American Psychiatric Association. 

A scopo divulgativo, e per semplicità, si utilizzerà tuttavia tale termine; così facendo, si metteranno in evidenza alcuni meccanismi che caratterizzano sia l’utilizzo eccessivo di pornografia, sia alcune dipendenze più note all’interno della letteratura scientifica.

La dipendenza dalla pornografia racchiude una serie di comportamenti patologici e ossessivi che prevedono l'utilizzo smodato di materiale pornografico da parte del soggetto. 

Tale disturbo, divenuto negli ultimi anni sempre più comune, non va tuttavia confuso con l'ipersessualità, dal momento che, in questo specifico caso, il focus della dipendenza è la fruizione dei contenuti pornografici, non l'atto sessuale in sé.

Il termine "dipendenza da porno" è stato introdotto per la prima volta nel 1995 dalla studiosa Kimberly Young. I tratti salienti che contraddistinguono questo disturbo sono l'ossessione verso la ricerca e la visione del materiale porno, finalizzato, talvolta ma non sempre, alla pratica dell'autoerotismo.

Chi soffre di questa dipendenza trascorre una grande quantità di tempo a ricercare e visionare video, immagini o altro genere di contenuti a sfondo sessuale, senza riuscire a porre un freno a quelli che sono, a tutti gli effetti, dei comportamenti compulsivi.


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L'individuo non riesce quindi a porre un freno all'emergere di questo bisogno insaziabile che condiziona pesantemente numerosi aspetti della sua esistenza

Al contrario della dipendenza da sesso in senso stretto, quella da porno non comporta la condivisione con un'altra persona e il soggetto è un fruitore passivo che non intraprende alcun tipo di relazione con l'altro.

Per quanto riguarda la sua diffusione, le ricerche mostrano una maggior prevalenza negli individui di sesso maschile rispetto alle donne (sebbene il numero di soggetti femminili pornodipendenti sia in crescita), siano essi single o inseriti stabilmente in una relazione.

Come riconoscere la dipendenza dalla pornografia

Riconoscere la dipendenza dal porno non è semplice, visto che spesso tale compulsione viene abilmente mantenuta nascosta dal soggetto

Le caratteristiche fondamentali che tratteggiano il profilo di questa problematica includono:

  • la presenza di una vera e propria ossessione nei confronti del materiale pornografico, che si manifesta con una ricerca costante e duratura che arriva ad occupare buona parte della giornata;
  • l'emergere di un forte senso di colpa o di vergogna dopo aver visionato i porno;
  • la segretezza dell'attività, che va mantenuta nascosta a tutti in quanto fonte di umiliazione;
  • la presenza di pensieri ossessivi, cioè il soggetto non fa altro che pensare ai contenuti che visionerà e, progressivamente, perderà interesse verso altre aree della sua vita;
  • la diminuzione della vita relazionale e sessuale, che tende ad avere sempre meno importanza e ad essere poco rilevante;
  • l'impossibilità a interrompere tale forma di dipendenza;
  • l'ossessione verso l'autoerotismo, che viene praticato in modo estremamente intenso e continuativo;

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  • progressivo calo del desiderio verso l'attività sessuale svolta con un partner;
  • il fatto che spesso l'orgasmo viene raggiunto solamente in seguito alla visione dei porno;
  • l'ignorare responsabilità e doveri (di tipo professionale, famigliare, etc.) per guardare porno;
  • la ricerca di materiale pornografico sempre più estremo per sopperire alla progressiva mancanza di eccitazione;
  • la comparsa di frequenti sentimenti di frustrazione e insoddisfazione;
  • le spese ingenti destinati all'acquisto di contenuti porno;
  • la comparsa di problematiche quali insonnia e stress;
  • le relazioni caratterizzate da anaffettività e scarsa partecipazione emotiva.

Cause e possibili conseguenze della pornodipendenza

Una delle cause che hanno portato alla sempre maggior diffusione della pornodipendenza negli ultimi anni è la crescente disponibilità di materiale a sfondo sessuale disponibile per gli utenti

Se, infatti, fino a qualche decennio fa era molto più difficile reperire contenuti di questo tipo in forma anonima, oggi, grazie all'avvento del web, i video porno disponibili 24 ore su 24 sono entrati a far parte della quotidianità di molte persone.

Oltre alla facilità di accesso, all'anonimato e alla convenienza a livello economico (spesso, infatti, il materiale è gratuito), per alcuni soggetti è divenuto molto più facile cadere nella trappola dell'ossessione.

Altri fattori di rischio che possono influenzare la comparsa di tale problematica sono inoltre:

  • le difficoltà relazionali;
  • la scarsa autostima;
  • la mancanza di fiducia in sé stessi;
  • problematiche famigliari o sociali;
  • stress e ansia presenti in modo intenso;
  • alterazioni a livello biologico, come ad esempio uno squilibrio nella produzione di dopamina, serotonina o endorfine, oppure problematiche ormonali;
  • disturbi come ansia, depressione, disturbi dell'umore o della personalità;
  • traumi infantili a sfondo sessuale;
  • traumi infantili, come ad esempio l'aver subito abusi oppure l'essere cresciuto in un ambiente anaffettivo.

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Purtroppo le conseguenze della dipendenza da pornografia sono numerose e possono danneggiare fortemente la vita di chi ne soffre. 

Dal punto di vista fisico sarà facile soffrire di un calo del desiderio sessuale, di fastidi agli organi genitali e di disfunzione erettile in occasione rapporti con un partner.

In aggiunta a ciò, il porno dipendente può sperimentare grandi difficoltà relazionali, isolamento sociale, cali del rendimento professionale e problematiche di natura economica. 

Sarà sempre più difficile costruire dei rapporti affettivi o sociali con gli altri, nonché nascondere la propria patologia, con la conseguenza che si andrà incontro ad alti livelli di stress e di ansia.

Altre conseguenze negative possono includere poi la comparsa di insonnia, l'isolamento sociale, la difficoltà a concentrarsi e svolgere la propria attività professionale, il forte senso di vergogna e la sensazione di essere "sbagliato" che rendono ancor più complicato uscire da questa forma di ossessione in modo autonomo.

Come curare la dipendenza da porno

Curare la dipendenza dal porno da soli non è semplice, infatti generalmente si consiglia di rivolgersi a un sessuologo o uno psicologo o psicoterapeuta specializzato nel trattamento delle problematiche sessuali e delle dipendenze. 

A seconda della gravità del problema, i soggetti che abusano di pornografia"" possono seguire una psicoterapia, eventualmente abbinata alla frequentazione di gruppi di aiuto, oppure possono essere trattati in parallelo con una cura farmacologica.

I medicinali più utilizzati sono la paroxetina, che appartiene alla categoria delle sostanze in grado di inibire il reuptake della serotonina, e che viene comunemente prescritto nella terapia per la depressione, i disturbi d'ansia e i disturbi ossessivo-compulsivi; in alternativa, è possibile assumere il naltrexone, un farmaco che in genere viene usato per chi soffre di dipendenza dal alcol, droghe o da altre forme di compulsioni.

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Per quanto riguarda la psicoterapia, invece, buoni risultati sono stati ottenuti con la terapia cognitivo comportamentale, la quale agisce sulla formulazione dei pensieri ossessivi e mira a modificare il modo in cui il paziente percepisce gli stimoli; in particolare, questo approccio terapeutico ha l'obiettivo di identificare:

  • i fattori che predispongono al disturbo e che, quindi, sono la causa indiretta della compulsione;
  • i fattori precipitanti, ovvero i trigger che rendono il ricorso alla pornografia immediato;
  • i fattori perpetuanti, cioè tutto quello che mantiene il soggetto così dipendente dalla pornografia;
  • i fattori protettivi, ovvero la risorse emozionali che, grazie all'aiuto del terapeuta, il soggetto potrà individuare e riconoscere come soluzioni in grado di ridurre la visione di materiale porno;
  • le modalità alternative, che mirano a insegnare una maggior capacità di riconoscere e gestire le proprie emozioni e le avversità che si verificano nella vita di tutti i giorni, senza dover necessariamente ricorrere alla pornografia.
Anna Nascimben | Editor
Scritto da Anna Nascimben | Editor

Con una formazione in Storia dell'Arte e un successivo approfondimento nello studio del Digital Marketing, mi occupo da anni di creare contenuti web. In passato ho collaborato con diversi magazine online scrivendo soprattutto di sport, vita outdoor e alimentazione, tuttavia nel corso del tempo ho sviluppato sempre più attenzione nei confronti di temi come il benessere mentale e la crescita interiore.

a cura di Dr. Alberto Galia
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